Novecento (1994)

Una vita sull'oceano

Titolo: Novecento - Un monologo

Anno di pubblicazione: 1994

Edizione: Feltrinelli

Pag.: 62

Prezzo: Euro 4.50

Finito il: 30/05/2007

Vantaggi: Un monologo pieno di sentimento su un racconto originale che cattura

Svantaggi: A parte la brevita', nessuno

Finalmente sono riuscito a leggere un libro di Alessandro Baricco, dopo averne sentito parlare spesso e bene. Per di piu' si tratta di un mio corregionale essendo nato a Torino, nel 1958, dove ha fondato anche la scuola di scrittura creativa Holden. Al suo attivo ha una lunga lista di pubblicazioni piu' o meno lunghe, ma io ho iniziato a conoscere il suo modo di scrivere dalla sua opera forse piu' corta, formata da appena 62 pagine nell'edizione Feltrinelli (Universale Economica n.1302) a 4.50 euro. Si legge in un'ora o poco piu', ma anche in cosi' poco tempo lascia davvero tanto.

Si tratta infatti di "Novecento", sottotitolo "Un monologo".

E' infatti un'opera da teatro scritta nel 1994, a me e' piu' nota grazie al grande regista Giuseppe Tornatore e alla sua trasposizione cinematografica "La leggenda del pianista sull'oceano" con le splendide musiche di Ennio Morricone e uscita nel 1998. Un filmone da 165 minuti che passano senza che lo spettatore se ne accorga grazie alla magia di una regia e una colonna sonora perfette, interpreti eccezionali, e una storia poetica oltre ogni dire.

La stessa poesia si ritrova in "Novecento", da cui il film e' stato tratto in modo quasi fedele.

E' la storia di Danny Boodman T. D. Lemon Novecento nato nel 1900 e abbandonato su un pianoforte del ponte di prima classe del transatlantico Virginian e qui cresciuto senza mai scendere a terra. Novecento e' un talento naturale e si rivela all'improvviso dando vita agli 88 tasti bianchi e neri del pianoforte. E' un vero genio che riesce a dare vita a melodie fantasiose e originali: sembra che il suo spirito attinga direttamente dall'anima musicale del mondo e di Dio, prendendo spunto dalla miriade di emigranti che passano di volta in volta sul Virginian. Novecento non ha imparato da nessuno a suonare, eppure sa tutto della musica.

Nel racconto di Tim Tooney, il trombettista, impariamo a conoscere questo personaggio che sembra essere un sogno nato dalla fantasia di uno scrittore. Come in effetti e'!

Cosa si puo' dire di un libro di 62 pagine? Direi null'altro, ho gia' detto anche troppo della trama e ogni cosa in piu' potrebbe rovinare il piacere di leggerla.

Avendo visto prima il film di Tornatore, leggendo il libro mi sembrava di rivedere quelle scene, con la poesia e la grande emozione del primo emigrante che avvista l'America all'orizzonte e il viso un po' malinconico di Novecento con le fattezze di Tim Roth, che acquista gioia pura mentre danza un eccentrico valzer a tre (o quattro) con il pianoforte e l'oceano in tempesta.

Il film e' fedele, anche se contiene qualcosa in piu' che non vi svelero'. Se non avete letto il libro, e' giusto che lo facciate per scoprire il talento di Baricco nella sua prima opera teatrale. E se invece non avete ancora visto il film, dovrete farlo per apprezzare Tornatore e Morricone mentre vi ipnotizzano con la loro arte.

E' una delle rare volte che trovo un film bello quanto il libro da cui e' tratto. Sono due espressioni diverse di arte, ma uguali allo stesso tempo: il libro sfrutta la fantasia del lettore per creare la magia di una storia fuori dal comune. Il film invece sfrutta la capacita' dello spettatore di concedersi alla magia e al rapimento del cinema per vivere quasi in una realta' parallela. E' qualcosa che sembra durare sempre troppo poco, ma che si puo' rivivere ad ogni nuova visione.

Che dire d'altro? Nulla se non consigliarvi di leggerlo e immergervi nel sogno che la musica di carta di Baricco e del suo Novecento riescono a produrre.

Buona lettura a tutti!