La reliquia di Cambridge (1997)

Bartholomew tra scontri ed omicidi

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/La_reliquia_di_Cambridge_Susanna_Gregory__Opinione_1365882

Titolo italiano: La reliquia di Cambridge

Titolo originale: A Bone of Contention

Anno di pubblicazione: 1997

Edizione: Nord (2010), TEA (2011)

Pag.: 426

Prezzo: Euro 9.00

Finito il: 07/12/2011

Vantaggi: Buon giallo medievale, buona ricostruzione storica.

Svantaggi: Nessuno

Torniamo ad incontrare Matthew Bartholomew e le sue indagini medievali, scritte da Susanna Gregory, pseudonimo di Elizabeth Cruwys, con un passato nella polizia inglese e poi di docente all'Universita' di Cambridge. Nella breve biografia riportata sul retro del libro non si parla del nome vero della Gregory, quindi in questa opinione continuero' a riferirmi a lei con il suo pseudonimo.

Il libro di cui voglio parlare e' il terzo della serie con protagonista il dottor Bartholomew. E' intitolato "La reliquia di Cambridge" (titolo originale "A Bone of Contention"). E' stato scritto nel 1997, ma e' arrivato in Italia solo nel 2010 edito dalla Nord. Io ho letto l'edizione TEA del 2011.

Un accenno di trama

Cambridge, settembre 1352.

La citta' e' in un momento molto critico. Sopravvissuta all'epidemia di peste di tre anni prima, la sua popolazione e' in fermento a causa di continui scontri tra i cittadini e gli studenti delle universita'. A questi si aggiunge il ritrovamento di quella che viene ritenuta una reliquia. E una serie di morti strane, prima tra tutte quella di uno studente scozzese, James Kenzie, seguita da altre, forse collegate e forse no.

Ma tocca a fratello Michael, prefetto designato dal rettore, e al suo buon amico Matthew Bartholomew, medico e docente di Michaelhouse, indagare sui crimini che si vanno ad accumulare in tempi cosi' turbolenti.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Il terzo episodio della saga medievale su Cambridge (che e' gia' arrivata a quota diciassette volumi all'estero) si e' rivelato nuovamente interessante.

La Gregory, forse grazie alla sua esperienza di docente a Cambridge, riesce ad ambientare il romanzo in maniera eccellente. Alcuni dei personaggi che compaiono nel libro, come ad esempio i direttori di alcuni college, sono storicamente esistiti. Ma e' il contorno ad essere perfettamente ricostruito.

Gli scontri tra cittadinanza e studenti si sono effettivamente svolti nel XIV secolo. Seppure la citta' ricavasse ricchezze e prestigio dalla presenza delle universita', l'atteggiamento di superiorita' degli studenti non era ben visto. Per di piu' molti di questi ultimi, per convenienza, prendevano gli Ordini Minori, venendo ad essere soggetti alla giustizia ecclesiale, molto piu' leggera di quella laica.

E' stato con immenso piacere che mi sono immerso nuovamente nella storia raccontata dalla Gregory, ritrovando personaggi interessanti come il dottor Bartholomew, il suo pingue amico Michael e tanti altri che ruotano intorno alla vicenda. Siamo ben lontani dalle indagini scientifiche alla CSI o alla NCIS tanto di moda nelle serie tv moderne. Nel XIV secolo la scienza era ancora quasi agli albori, vista con sospetto da molti che preferivano farsi fare un consulto astrologico che seguire poche, semplici ma basilari regole igieniche. Le indagini quindi si traducono in camminate, interrogatori e lavoro delle famose celluline grigie tanto care al Poirot di Agatha Christie. Inizialmente il lavoro investigativo di Bartholomew e soci sembra non portare a nulla, un giro infinito con qualche notizia data a spizzichi e mozzichi. Ma alla fine tutto viene alla luce e trova chiarezza, come si conviene ad ogni buon giallo.

Credo non ci sia altro da aggiungere, se non che a me il libro e' piaciuto, forse perche' ho anche una passione per i gialli medievali.

Quindi lo consiglio agli appassionati di gialli medievali, ovviamente dopo aver letto i due libri precedenti.

Buona lettura a tutti!