Il luogo delle ombre (2003)

Il ragazzo che vedeva i morti

Titolo italiano: Il luogo delle ombre

Titolo originale: Odd Thomas

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: Sperling Paperback

Pag.: 435

Prezzo: Euro 8.50

Finito il: 02/10/2009

Vantaggi: Un buon libro thriller con tinte soprannaturali e fantastiche, ben scritto.

Svantaggi: Nessuno

"... il tratto che meglio identifica gli esseri umani e' la loro capacita' di essere disumani gli uni con gli altri" (pag.172)

Forse qualcuno riconoscera' questa citazione.

L'ho gia' usata nella mia precedente opinione sul libro "I nuovi perseguitati" di Antonio Socci.

Ed e' proprio da "Il luogo delle ombre" di Dean Koontz che essa trae la sua origine, almeno per quanto ne so.

Non so infatti se Koontz ne sia l'ideatore oppure se l'abbia semplicemente citata perche' adatta alla storia che stava scrivendo.

Per quanto riguarda l'autore, sul libro non e' riportata alcuna biografia, solo l'elenco (sicuramente incompleto) delle sue opere. E questo elenco e' abbastanza lungo. Koontz e' molto prolifico e ho gia' avuto modo di incontrarlo in passato leggendo "Il fiume nero dell'anima", "Intensity", "L'ultima porta del cielo", "Tracce nel buio" e "Là fuori, nel buio", tutti libri che nel loro genere ho apprezzato molto.

Ma qual e' il loro genere?

Koontz fa un misto: mischia il thriller con il soprannaturale oppure con il fantastico o la fantascienza.

"Il luogo delle ombre" e' un mix di thriller e soprannaturale.

Ma vediamo prima un accenno di trama.

Un accenno di trama

Odd Thomas e' un ventenne californiano. Abita a Pico Mundo, una piccola cittadina immersa nel deserto, dove la temperatura si tiene quasi sempre sopra i trenta gradi.

Odd, che in inglese significa Strano (il nome e' un dono forse involontario della madre, risultato quanto mai profetico), lavora come cuoco in una tavola calda e conduce una vita molto spartana.

Non ha grandi esigenze, ma e' comunque sempre impegnato. Fin da bambino infatti si e' accorto di avere un dono: riesce a vedere i morti.

Il dono in se' non turba Odd. Il problema e' che alcuni di questi morti, peraltro molto silenziosi, hanno bisogno di aiuto e lui, essendo l'unico a vederli, e' il solo che possa darglielo.

Ma non vede solo morti. Gli capita anche di vedere i bodach, ombre di natura misteriosa, attirate dalla violenza e dalla morte.

Un giorno Odd vede i bodach aggirarsi intorno ad uno strano individuo che entra nel locale dove lavora e che lui soprannomina l'Uomo Fungo per il suo aspetto.

E la cosa non puo' che insospettirlo: o l'uomo sta per morire in modo violento oppure sta per compiere un gesto violento.

Cosi' decide di indagare e cio' che scopre va ben al di la' delle sue aspettative.

Ma questo sta a voi scoprirlo.

Le mie considerazioni

La trama, scritta in prima persona dal protagonista, mi ha ricordato un po' la serie "Ghost Whisperer": anche Melinda Gordon, protagonista del telefilm, vede i morti. Ma ovviamente ci sono delle differenze in molte altre cose.

Odd Thomas e' un ragazzo maturo per la sua eta'. E' dovuto maturare in fretta a causa sia del dono che lo accompagna, sia della famiglia che si ritrova. Ha imparato anche a non sfruttare il suo dono a danno degli altri. In fondo puo' essere considerato un altruista, che per fortuna viene aiutato da alcune persone eccezionali.

Non voglio rivelarvi molto della trama per non rovinarvene la lettura.

Quello che posso dirvi e' che questo non e' l'unico libro su Odd Thomas che ha scritto. E' pero' il primo della serie, quindi ho iniziato nel modo migliore.

"Forse non possediamo ricchezze, ma il patrimonio piu' grande e' cio' che abbiamo nel cuore."

Altra frase di Odd Thomas, che ho trovato molto significativa e che dovrebbe far riflettere molte persone di questo mondo alla costante ricerca di potere e denaro oppure sopraffatte dall'invidia per il potere e la ricchezza degli altri. Non serve avere molto denaro per sentirsi soddisfatti, l'importante e' vivere al meglio con il poco che si ha e non pretendere piu' di quanto ci serve. Se non riusciamo a vivere bene cosi', non ci riusciremo nemmeno con tutto l'oro del mondo.

Solo che in un'epoca di grande consumismo come la nostra, questa filosofia va scomparendo.

Tornando al libro, posso dire che mi e' piaciuto. Koontz ha un buon modo di scrivere, che non annoia e tiene desta l'attenzione del lettore. Ed e' per queste ragioni che ne consiglio la lettura.

Buona lettura a tutti!