Via di fuga (2000)

I metodi di persuasione dell'FBI

Titolo italiano: Via di fuga

Titolo originale: The Visitor

Anno di pubblicazione: 2000

Edizione: Longanesi (2003) - TEA (2005)

Pag.: 457

Prezzo: Euro 9.00

Finito il: 13/11/2013

Vantaggi: Personaggi interessanti, buona ambientazione, idea originale

Svantaggi: Finale prevedibile fin da meta' storia

Eccoci alla quarta avventura della serie scritta da Lee Child con protagonista Jack Reacher.

Pubblicato nel 2000, il libro e' arrivato in Italia tre anni dopo edito dalla Longanesi e nel 2005 e' entrato a far parte del catalogo TEA nella versione che ho letto io.

Jack Reacher e' un personaggio che oramai conosco bene. Non ha molte sfaccettature psicologiche: ex maggiore della polizia militare, si e' congedato tre anni prima e da quel momento e' in viaggio. Non ama la vita sedentaria, ne' mettere radici stabili, quindi lo troviamo ogni volta in posti diversi alle prese con questioni che solitamente fanno a pugni con la sua idea di giustizia. Dato il suo fisico (alto quasi due metri per piu' di cento chili di muscoli), non ha problemi nel far valere le sue idee.

Un accenno di trama

Jack Reacher si trova a New York con una parvenza di vita sedentaria data dalla presenza di una ragazza che ama e da una casa in periferia, ricevuta in eredita'. Ma la vita sedentaria non fa per Reacher.

Per di piu' viene preso di mira dall'FBI che lo sospetta di essere un serial killer di donne con un passato da militare e un'esperienza di violenza o molestia sessuale. La firma dell'assassino e' far ritrovare i corpi nudi delle donne immerse nelle vasche da bagno riempite di vernice verde militare. L'abilita' dell'assassino e' non lasciare alcuna traccia del suo passaggio.

Ben presto l'FBI capisce di aver preso un granchio, ma l'esperienza di Reacher gli e' comunque necessaria per portare avanti le indagini...

... A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Lee Child risulta bravo nel tessere le sue trame. Ha una buona maestria nell'ambientare le storie e inserire i giusti personaggi, a volte un po' stereotipati, ma sempre abbastanza convincenti. In questo caso ha dichiarato chiaramente guerra all'FBI, che non viene certo dipinta in modo lusinghiero.

Un piccolo (ma nemmeno tanto) svantaggio purtroppo e' che la soluzione e' prevedibile fin da meta' della storia. E il finale mi ha dato ragione. Nel complesso pero' non mi e' dispiaciuto leggere il libro: magari non otterra' mai un posto nell'Olimpo della letteratura, ma si rivela un buon intrattenimento.

Buona lettura a tutti!