Il passato e' una terra straniera (2004)

Dalle stelle alle stalle...

Titolo: Il passato e' una terra straniera

Anno di pubblicazione: 2004

Edizione: SuperPocket n.249

Pag.: 260

Prezzo: Euro 5.00

Finito il: 09/10/2008

Vantaggi: Un buon romanzo a tinte gialle per un bravo narratore.

Svantaggi: Nessuno

Gianrico Carofiglio e' un nome che conosco da tempo, grazie alla sua serie con protagonista l'avvocato difensore Guido Guerrieri ("Testimone inconsapevole", "Ad occhi chiusi" e "Ragionevoli dubbi") e ad un breve trattato di diritto penale ("L'arte del dubbio").

Carofiglio e' nato a Bari nel 1961 e il suo lavoro "principale" e' quello di Sostituto Procuratore Antimafia. Nel 2002 ha esordito nella letteratura con "Testimone inconsapevole" edito dalla Sellerio di Palermo, come del resto tutti i titoli riportati sopra. Leggo dalla sua breve biografia che e' anche un appassionato di arti marziali ed e' cintura nera IV Dan di Karate. Un personaggio da non far arrabbiare, dunque!

I quattro titoli citati sopra fanno gia' parte della mia libreria, gia' letti ed apprezzati da tempo.

Questa opinione riguarda un altro libro di Carofiglio, edito dalla Rizzoli e uscito nel 2004: "Il passato e' una terra straniera". Sulla copertina ho letto che ha vinto il Premio Bancarella 2005 e credo che se lo sia ampiamente meritato, anche se non conosco gli altri partecipanti al concorso.

Era da tempo che questo libro mi stava aspettando nella mia libreria. E finalmente una mattina mi e' capitato tra le mani. Avevo appena finito di leggere "Vicino al cuore" di Peter Robinson e non sapevo quale avventura iniziare. E' stato quasi un caso: avevo scelto un altro libro, poi l'ho posato e ho preso questo, infilandolo in fretta nello zaino per correre a prendere il treno.

Sul treno poi l'ho riguardato per qualche secondo. Mi era piaciuta la serie su Guerrieri e il trattato di diritto penale. Questo sarebbe stato all'altezza di cotanti predecessori?

L'unica cosa da fare era procedere e verificare...

Un accenno di trama

Ambientato tra la fine del 1988 e il 1989 a Bari, questo libro parla di Giorgio Cipriani, studente modello di Giurisprudenza, quasi alle soglie della tesi, con una media del 30 su tutti gli esami fatti. Ha solo 22 anni e non ha mai dato preoccupazioni ai genitori, anche se non si puo' definire un secchione. Ha una fidanzata un po' snob proveniente da una famiglia benestante di Bari e Giorgio le si adatta.

Giorgio e' un tipo che si adatta alle circostanze.

E continua cosi' anche quando incontra Francesco Carducci, studente fuoricorso di filosofia dalla reputazione turbolenta.

Ad una festa di capodanno, Giorgio difende Francesco contro un trio di ragazzi decisi a picchiarlo. Il suo gesto e' del tutto inaspettato: Giorgio e Francesco non sono mai stati amici. Eppure Giorgio si ritrova a spaccare un naso con una testata senza nemmeno rendersene conto. E questo lo mette in contatto con Francesco e il suo mondo fatto di partite di poker e altri giri strani.

A Giorgio si apre un mondo nuovo. E dalle stelle precipita sempre piu' giu'...

In contemporanea, il tenente Chiti dei Carabinieri di Bari, arrivato da poco, si trova alle prese con un'indagine difficile: uno stupratore seriale che ha gia' fatto cinque vittime. E gli indizi a disposizione sono praticamente nulli. Come fara' a risolvere il caso?

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

L'unica cosa da fare era procedere e verificare...

... e sono stato catturato fin dalle prime pagine.

E' stato un incontro strano e bello allo stesso tempo.

Era da tempo che non venivo catturato da un libro in questo modo.

Fin dalle prime pagine ho capito che questo libro mi avrebbe preso nel profondo.

Carofiglio, secondo me, ha meritato il Premio Bancarella perche' sa scrivere veramente bene.

Come al solito, ha preso spunto dalla sua diretta esperienza: prima di tutto Giorgio e' uno studente di Giurisprudenza con aspirazioni da magistrato; e poi siamo alla prese con un'indagine dei carabinieri.

Ma non e' un problema, questo. Almeno racconta cose che conosce e le sa raccontare bene. Inutile inventarsi mondi fantastici di draghi e cavalieri in armatura quando il mondo in cui vivi contiene gia' draghi (i criminali) e cavalieri in armatura (le forze dell'ordine) e vi puoi attingere senza essere mai banale o noioso.

La storia che ne viene fuori e' coinvolgente.

Non so quali sensazioni abbia generato negli altri lettori questo libro, ma io ho provato una profonda antipatia e anche un po' di pieta' per uno dei protagonisti. Quale?

Francesco? No, lui e' un criminale, ha il suo lato oscuro e lo si sa fin dall'inizio inquadrandolo bene nel suo ruolo. Segue la sua strada di sua volonta'. Non si puo' provare pieta' per lui: vuole essere cosi' e lo e'.

Chiti? No, e' un personaggio interessante che fa il suo lavoro e poco per volta si scopre il suo passato non proprio facile. Figlio di un generale dei carabinieri, la sua vita sembra essere preordinata.

Giorgio? Ebbene si, proprio lui, il tipo che si adatta e che, senza un intervento esterno, andrebbe sempre piu' giu', fino al letamaio della famosa stalla. Giorgio ha tutto quello che puo' desiderare, sa distinguere il bene e il male, e' presumibilmente intelligente, sta per laurearsi col massimo dei voti e gli si prospetta una carriera brillante come avvocato o magistrato. Ma si lascia irretire dal lato oscuro di Francesco e lo segue come un cagnolino. Francesco non deve faticare molto e Giorgio si lascia persuadere a commettere cose che fino a poco tempo prima l'avrebbero fatto inorridire. Sa che sono sbagliate, che sono contro la legge perche' quella legge e' la sua materia di studio, ma sembra non importargliene. I suoi preziosi principi si rivelano un muro di sabbia sotto i colpi di una brezza leggera.

La capacita' di Carofiglio sta nel portare il lettore nella sua storia e calarlo nella realta' di Giorgio (che racconta in prima persona), di Francesco e di Chiti (la cui storia e' raccontata in terza persona). E lo fa con una facilita' che ha quasi dell'incredibile, soprattutto se si pensa che la scrittura non e' il suo principale mestiere.

Spero solo che la sua storia non venga rovinata sul grande schermo.

"Il passato e' una terra straniera" e' infatti uscito al cinema diretto da Daniele Vicari e interpretato da Elio Germano (Giorgio), Michele Riondino (Francesco), Chiara Caselli e Valentina Lodovini. Tra gli sceneggiatori, insieme a Daniele Vicari e Massimo Gaudioso, ci sono anche Francesco e Gianrico Carofiglio, quindi probabilmente la storia del film sara' fedele a quella del libro (anche se qualche volta la presenza dell'autore tra gli sceneggiatori non ha prodotto questo effetto). Io non l'ho ancora visto, quindi non posso giudicare.

Concludendo, posso solo consigliare questo libro a tutti. A me e' piaciuto moltissimo per le sensazioni che ha saputo suscitare in me. Ho letto queste 260 pagine in appena due giorni. Ottime!

Spero di leggere presto nuove opere di Carofiglio: se sono all'altezza degli altri libri, allora saranno letture davvero molto interessanti e piacevoli.

Buona lettura a tutti!