Le ossa del diavolo (2008)

Omicidi ed esoterismo a Charlotte

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Le_ossa_del_diavolo_Kathy_Reichs__Opinione_1252135

Titolo italiano: Le ossa del diavolo

Titolo originale: Devil Bones

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione: BUR Rizzoli (2008)

Pag.: 376

Prezzo: Euro 9.50

Finito il: 06/12/2010

Vantaggi: Un buon thriller ben scritto. Molto tecnico.

Svantaggi: Solo per chi non ama i tecnicismi.

Dopo circa un anno e mezzo sono tornato a leggere un libro scritto da Kathy Reichs, con protagonista la "solita" Temperance Brennan, di cui comunque ho continuato a sentir parlare grazie alla serie televisiva "Bones".

Prima di andare avanti, vorrei fare una piccola parentesi esplicativa.

La serie tv "Bones" e la saga letteraria hanno in comune ben poco. Entrambe derivano dalle idee di Kathy Reichs e hanno per protagonista Temperance Brennan. Ma a parte questo, tutto (o quasi) il resto e' diverso. Anzi, sembra quasi che nella serie tv la Reichs e la Brennan si siano scambiati i ruoli. Nella serie tv infatti la Brennan, oltre al lavoro da antropologa forense (anche se ambientato a Washington, allo Smithsonian), scrive libri con protagonista una antropologa forense di nome Kathy Reichs. Idea interessante, vero?

Il resto e' completamente diverso: la Brennan televisiva soprannominata Bones ha un passato burrascoso, con genitori ricercati dalla legge, un fratello, una predilezione per la scienza e completamente estranea (almeno inizialmente) ai sentimenti e al mondo che la circonda (riassumendo molto).

La Brennan letteraria invece e' molto emotiva e ha una figlia, una sorella, un gatto e un doppio lavoro che la divide tra Charlotte, in North Carolina, e Montreal, in Canada. In entrambi i posti svolge la professione di antropologa forense, anche se a Charlotte veste anche i panni dell'insegnante universitaria.

Entrambe le Brennan hanno un ex marito alle spalle, di nome Pete. Nella serie tv compare per un attimo nella prima puntata, mentre nella serie letteraria compare piu' spesso.

Detto questo, posso affermare che le due serie possono essere seguite disgiuntamente, anzi e' necessario non confonderle per la loro diversita'. E nonostante le differenze, mi piacciono entrambe proprio perche' le vedo come due prodotti diversi, indipendenti.

Chiusa questa premessa (necessaria perche' ne ho parlato spesso nei commenti che lasciavo sui libri della Reichs e nelle chiacchierate con amici), veniamo al libro.

Si intitola "Le ossa del diavolo" (titolo originale "Devil Bones"), e' stato pubblicato nel 2008 ed e' arrivato in Italia lo stesso anno ad opera della Rizzoli. Io l'ho letto nell'edizione BUR.

E' scritto con dovizia di particolari e con appropriato linguaggio tecnico da una capace Kathy Reichs, anch'ella antropologa forense e docente di antropologia alla University of North Carolina a Charlotte.

Prima di andare avanti con i miei commenti, vediamo di cosa parla il libro.

Un accenno di trama

Charlotte, North Carolina.

Nello scantinato di una casa vengono ritrovate ossa umane immerse in quello che sembra un rito religioso.

Comtemporaneamente un corpo senza testa viene ritrovato sulla riva di un lago. Sulla sua pelle sono stati incisi simboli satanici.

Temperance Brennan viene consultata per analizzare i due casi e scoprire indizi utili alle indagini, coadiuvata dai detective Slidell e Rinaldi.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Come potete notare, non mi sono dilungato troppo nella trama.

Ci sono tutti gli spunti iniziali utili a stuzzicare l'appetito di un amante dei thriller americani e dei linguaggi tecnici da antropologo forense.

Dico questo perche' il linguaggio tecnico e' una componente presente e pesante di questo tipo di libri. Quindi se non lo amate statene lontani. L'unica cosa che posso dirvi e' che ogni tecnicismo viene spiegato in modo semplice e comprensibile, prova ne e' il fatto che, pur non avendo uno sfondo medico, riesco a comprenderlo persino io.

Tornando alla storia, questa si ricollega in parte ai libri che la precedono nella serie.

Ma c'e' un piccolo fatto da tenere in conto per chi non avesse voglia di leggere tutto nel giusto ordine: il primo capitolo di "Le ossa del diavolo" infatti introduce in modo abbastanza completo i nuovi lettori nel mondo della Brennan. E devo dire che e' servito anche a me per riallacciare i contatti con questi vecchi "amici".

La storia e' ben scritta, chiara e segue un filo logico coerente. Scritta in prima persona (cosa che aiuta ad entrare nel libro), mischia bene indagini e vita privata della protagonista.

C'e' una sola pecca, un indizio che saltava agli occhi in modo chiaro e che Tempe non e' riuscita a cogliere al volo, forse a causa dello stato confusionario in cui si ritrovava in quel momento, un piccolo segno di umanita' che la rende piu' vera, secondo me.

Si ritrovano tutti i personaggi delle storie statunitensi della Brennan, con vari accenni ad un certo poliziotto canadese che ha catturato l'attenzione sentimentale e sessuale della donna.

Credo non ci sia molto altro da dire.

Non e' un libro che entrera' nell'Olimpo della Letteratura, ma rimane comunque un buon thriller, perfetto come lettura nel tempo libero. E concludo consigliandolo agli amanti di questo genere. Per ora la Reichs non mi ha ancora deluso. Spero continui cosi'.

Buona lettura a tutti!