Tagli (2002)

Segreti e orrori...

Titolo italiano: Tagli

Titolo originale: Kisscut

Anno di pubblicazione: 2002

Edizione: PiEmme Pocket

Pag.: 367

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 17/03/2007

Vantaggi: Un thriller ben costruito da una brava scrittrice del genere, storia interessante e purtroppo realistica.

Svantaggi: Solo i toni forti della storia

Karin Slaughter ha un cognome che e' tutto un programma. In inglese significa "massacro" e forse per seguire questa strada annunciata, da una cittadina del sud della Georgia si e' data alla scrittura di thriller, con buoni risultati.

Ho infatti gia' letto un libro intitolato "Corpi", precedente a quello di cui sto per parlare e ha in pratica gli stessi protagonisti. Come il primo, anche "Tagli" e' ben costruito e ricorda un po' la Patricia Cornwell dei primi tempi oppure Kathy Reichs, anche se non si da' grande risalto ad autopsie e analisi mediche.

Vediamo subito un accenno veloce della trama.

Sara Linton, pediatra in una clinica di Grant e coroner della zona, sta aspettando l'arrivo dell'ex marito Jeffrey Tolliver, capo della polizia, alla pista di pattinaggio. Per un caso fortuito, la strada di Sara incrocia quella di una sua paziente, Jenny Weaver, una tredicenne amante dello studio e poco popolare. Per Sara si tratta di una brava ragazza, anche se la conosce solo da qualche anno perche' trasferitasi da poco con la madre. Dopo aver sfiorato la ragazza, Sara si ritrova il vestito e le mani macchiate di sangue: da dove proviene? e a chi appartiene? Per scoprirlo decide di andare a vedere nel bagno da cui la ragazza e' appena uscita.

Poco dopo Jeffrey arriva alla pista di pattinaggio e si trova alle prese con una situazione a dir poco spiacevole: Jenny Weaver sta minacciando con una pistola un altro ragazzo, Mark Patterson. La situazione e' disperata e Jeffrey deve decidere in fretta come agire. Alla fine e' costretto ad uccidere la ragazza per impedirle di sparare.

Ma cosa si nasconde dietro a tutta questa storia? L'autopsia della ragazza mette in evidenza fatti sconcertanti. Jenny e' sempre stata tranquilla e non ha mai attirato l'attenzione su di se'.

Poco per volta pero' situazioni raccapriccianti vengono alla luce: oscuri segreti che lasciano stupiti tutti per l'insospettabilita' delle persone coinvolte e per l'orrore che vi si cela dietro.

Lascio a voi il "piacere" di scoprire il resto della storia.

Ho scritto piacere tra virgolette perche' di piacere c'e' ben poco in questa storia. Le tinte con cui viene dipinta sono molto forti e lasciano di sasso, nonostante tutti gli orrori a cui ci abitua ormai la cronaca nera.

Come dicevo sopra, i protagonisti sono gli stessi del libro precedente.

C'e' Sara Linton, medico pediatra che ha deciso di occupare anche il posto di coroner per dare un po' di colore alla sua vita. E il colore arriva, ne arriva tanto, anche troppo. Sara e Jeffrey sono divorziati gia' da qualche anno, dopo che lei ha scoperto il tradimento del marito. Ma adesso tra i due c'e' un riavvicinamento: trovarsi ad indagare sugli stessi casi li aiuta a riscoprire i sentimenti di un tempo. E chissa' che questo non porti ad un nuovo rapporto amoroso.

La terza protagonista e' Lena, detective alle dipendenze di Jeffrey, con un doloroso e traumatico episodio nel suo passato, avvenuto dopo la morte della sorella gemella Sibyl, e non ancora superato.

La storia ci porta direttamente nella vita di queste tre persone, facendocele conoscere a fondo, sia sul lato esteriore, ma soprattutto su quello interiore. E l'impatto che questa particolare e incredibile indagine ha sulle loro anime e' altamente giustificato.

Jeffrey e' sempre stato un uomo tutto d'un pezzo, un macho come pochi altri, ma il suo lato umano viene fuori grazie alle esperienze che deve vivere e su cui deve fare luce, esperienze che spero nessuno di noi debba mai provare sulla sua pelle. Esperienze che purtroppo so che capitano al mondo e che non dovrebbero mai capitare in una societa' che si definisce civile e moderna. Ma si sa che l'animo umano nasconde al suo interno zone d'ombra e zone nere. In certe situazioni ci si chiede se le persone coinvolte sono umane oppure sono i demoni di cui si parlava nel libro "La' fuori, nel buio" di Dean Koontz, che ho recensito poco tempo fa. Sarebbe bello che fossero demoni, che fosse cosi' facile trovare una scusa per le loro azioni, vero?

Comunque la storia scritta da Karin Slaughter e' molto ben raccontata. All'inizio ho faticato un po' a provare simpatia per i protagonisti, troppo reali e senza un particolare carisma utile a farsi amare dal pubblico. Ma andando avanti, immergendomi nella loro umanita', conoscendo i loro segreti e imparando a guardare la vita con i loro occhi, sono riusciti a crearsi uno spazio tutto loro e a piacermi.

Ripeto, la storia non e' semplice e fa male, soprattutto perche' riguarda ragazzini di tredici anni e anche meno. Ed e' verosimile, forse anche un po' troppo. Io spero tanto che si tratti solo di finzione letteraria, ma purtroppo credo ci siano riscontri con la nostra realta'.

Vorrei concludere con un concetto che riprendero' forse in una prossima opinione e di cui ho gia' parlato in passato:

"Parlare con qualcuno che non poteva rispondere, che non poteva esprimere curiosita', disapprovazione, collera od odio, era l'estrema liberta'. Si poteva dire tutto quello che si voleva, senza temere le conseguenze." (p.343)

Non aggiungo altro. Mi ha solo colpito e penso che sia il modo migliore per chiudere questa opinione su un libro che, nonostante tutto, mi e' piaciuto e che consiglio agli amanti del genere thriller.

Buona lettura a tutti!