Il gioco di Zodiac (2004)

Il serial killer imitatore

Titolo italiano: Il gioco di Zodiac

Titolo originale: Hour Game

Anno di pubblicazione: 2004

Edizione: Mondadori (Oscar n.1599)

Pag.: 518

Prezzo: Euro 8.40

Finito il: 07/06/2007

Vantaggi: Un buon thriller di un veterano del genere con personaggi interessanti

Svantaggi: Un po' lento nelle prime 150 pagine e personaggi troppo perfetti. Poteva essere meglio

Nel lontano 2003 David Baldacci (Ford, poi sparito) scrisse "Il candidato", libro che ho recensito parecchi mesi fa, e dai personaggi del quale nasce anche "Il gioco di Zodiac" che ha visto la luce l'anno successivo.

I personaggi principali sono gli stessi, forse leggermente piu' umani che nel libro precedente:

Sean King e' un ex agente del Servizio Segreto, muscoloso, atletico, dopo un tentativo in campo legale come avvocato, decide di aprire un'agenzia investigativa in societa' con Michelle Maxwell, ex campionessa olimpica di canottaggio ed ex agente del servizio segreto americano, con una famiglia di poliziotti alle spalle. Sono due spiriti completamente diversi tra loro: Sean e' un patito dell'ordine e della pulizia, della buona cucina ed intenditore di vini, amante della nautica; Michelle invece e' disordinatissima, fissata con la ginnastica, la corsa, le armi e le arti marziali. Entrambi con un fisico atletico e muscoloso, anche se Sean e' piu' cerebrale che fisico. Entrambi con un cervello di tutto rispetto che li ha aiutati durante la loro passata esperienza al servizio del governo americano e che ora li aiuta nella societa' investigativa che hanno aperto a Wrightsburg, una tranquilla cittadina della Virginia. O almeno lo era perche' da quando sono arrivati loro la vita a Wrightsburg non e' piu' cosi' tranquilla come desidererebbero i suoi abitanti.

In questa seconda avventura infatti la cittadina e' insanguinata dalle gesta di uno strano serial killer che ama imitare i grandi serial killer del passato. Un esempio e' dato dal modo in cui viene inscenato il primo omicidio, che ricorda quello del killer dello Zodiaco (che tra parentesi e' stato ripreso in quest'ultimo mese al cinema).

Lo sceriffo Todd Williams non e' abituato a condurre un'indagine cosi' complicata: si era trasferito in quella cittadina per trascorrere alcuni anni tranquilli senza dover avere a che fare con omicidi e crimini sanguinosi e complicati. Invece gli tocca spremersi le meningi per venire a capo della faccenda. Consapevole dei suoi limiti, non tarda a capire che gli serve assolutamente l'aiuto di King e della Maxwell. Per dar loro tutto il potere di cui possono aver bisogno, li nomina vice sceriffi.

Ma con l'accumularsi dei cadaveri, il caso diventa di dominio pubblico e fa intervenire l'FBI e la Polizia di Stato, che dovranno ora collaborare per risolvere il problema.

Sean e Michelle, d'altra parte, sono stati assunti da un ex giudice per scoprire la colpevolezza di Junior Deaver, accusato di un furto nella casa di una ricchissima famiglia locale, i Battle.

I due investigatori decidono di seguire entrambi i casi. E chissa' che venga fuori qualche collegamento tra i due.

A voi scoprire il resto.

David Baldacci e' un veterano del genere thriller. Per quanto ne so, non ha mai dato vita a serie di libri con gli stessi personaggi, a parte questa. Al suo attivo ha libri davvero belli come ad esempio "Il biglietto vincente", "Il controllo totale" o "Il potere assoluto". Da quest'ultimo e' stato pure ricavato un bel film di e con Clint Eastwood.

Questo "Il gioco di Zodiac" mantiene gli stessi svantaggi del precedente "Il candidato": i personaggi sono un po' troppo stereotipati, troppo perfetti con il tipico criminale super intelligente sempre un passo avanti agli investigatori che gli danno la caccia, almeno fino all'imprevedibile finale. In piu' mi e' risultato pesante l'inizio del libro: c'erano tutti gli ingredienti giusti, ma era lento e quasi prevedibile, tanto che dopo le prime 150-200 pagine avevo quasi voglia di lasciar perdere e passare ad altro. Finalmente pero' l'atmosfera e' cambiata e i fatti hanno iniziato ad avvicendarsi in modo cosi' frenetico da ridestare il mio interesse e farmi continuare nella lettura.

Il finale e' sorprendente, anche se la trama non e' del tutto originale, forse a causa di una improvvisa stanchezza dello scrittore. Ma e' comunque ancora accettabile e puo' risultare piacevole conoscere una ragazza come Michelle o la trasgressiva Savannah con il nome tatuato in una parte del corpo che solitamente non e' visibile, a meno di non indossare un ridottissimo costume da bagno.

Chi e' Savannah? Non ve lo dico, lascio a voi il piacere di scoprirlo.

Concludo consigliando questo libro agli amanti dei thriller. Per chi ancora non sa chi e' David Baldacci, consiglio di iniziarne la conoscenza dagli altri titoli che ho nominato sopra, che sicuramente risultano piu' avvincenti. Per quanto riguarda questo libro, dopo la lentezza iniziale mi e' piaciuto e il finale e' andato via veloce, anche perche' mi aspettava una lettura molto piu' emozionante subito dopo. E tu Mary sai di cosa parlo!

Buona lettura a tutti!