La briscola in cinque (2007)

La combriccola del Bar Lume

Titolo: La briscola in cinque

Anno di pubblicazione: 2007

Edizione: Sellerio

Pag.: 163

Prezzo: Euro 10.00

Finito il: 27/03/2012

Vantaggi: Primo della serie del Bar Lume, buon giallo e buoni personaggi

Svantaggi: Nessuno

Era da tanto che aspettavo l'occasione di leggere un libro di Marco Malvaldi.

Ho scoperto la sua esistenza grazie ad un articolo comparso su un quotidiano relativo all'uscita di "Odore di chiuso", un libro indipendente pubblicato nel 2011. E qui si accennava alla serie del Bar Lume.

Cosi' eccomi qui a parlare di "La briscola in cinque", edito nel 2007 dalla Sellerio, la stessa casa editrice di molte avventure del Montalbano di Camilleri, la stessa dei caratteristici libri dalla copertina blu scuro e le pagine finissime in un formato che amo molto.

"La briscola in cinque", oltre ad essere il primo della serie del Bar Lume, e' anche il primo romanzo scritto da Malvaldi (nato a Pisa nel 1974).

Un accenno di trama

Nella toscanissima provincia di Livorno si trova l'immaginaria Pineta, piccola localita' di mare che prende vita d'estate grazie ai turisti. Qui si trova il Bar Lume, gestito da Massimo Viviani e (ultimo) ritrovo abituale di un gruppetto di arzilli vecchietti.

Una mattina viene ritrovato il corpo di una ragazza buttato nel cassonetto dell'immondizia di un parcheggio periferico. Massimo, per uno strano caso del destino, e' tra i suoi scopritori.

La ragazza e' conosciuta, in un paese piccolo dove tutti si conoscono. E le voci girano, grazie anche al tam tam delle comari e dei vecchietti del bar.

Massimo, sempre per uno strano caso del destino, si ritrova ad indossare i panni dell'investigatore e a indagare sull'omicidio.

A voi scoprire il resto

Le mie considerazioni

"La briscola in cinque" e' un classico romanzo a tinte gialle. La storia gialla dovrebbe fare da protagonista, ma la vera protagonista e' la vita che ruota intorno al Bar Lume e a Pineta. Io vivo in una cittadina di provincia e mi ci sono ritrovato molto in questo paesino dove tutti conoscono tutti e tutti sanno tutto di tutti. Non esistono segreti, nemmeno nelle indagini su un omicidio, situazione straordinaria in una vita altrimenti tranquilla.

L'idea originale di Malvaldi e' guardare il tutto attraverso gli occhi del barista Massimo e della banda di vecchietti che gira intorno al suo locale. Uno di loro e' anche suo nonno.

Si potrebbe ipotizzare un collegamento con il famoso Bar dello Sport di Stefano Benni, ma siamo ben lontani.

Un altro punto interessante e' ritrovare la tipica cadenza dell'accento toscano nelle chiacchierate tra i personaggi del libro. Sembra quasi di trovarsi in un film di Pieraccioni o di Benigni, tanto per citare due toscani famosi. E Malvaldi ha saputo riprodurre fedelmente questi suoni, tanto che mi pareva di sentirli veramente.

Devo dire quindi che questo libro e' stata una bella scoperta e quindi proseguiro' con la serie, che al momento e' formata da altri tre episodi. E ovviamente ne consiglio la lettura. Formato da appena 163 pagine, e' un libro che si legge in un attimo e ti lascia un buon sapore.

Buona lettura a tutti!