Resti mortali (1994)

Un lavoro come un altro?

Titolo italiano: Resti mortali

Titolo originale: The Laughing Corpse

Anno di pubblicazione: 1994

Edizione: Nord (2006), TEA

Pag.: 358

Prezzo: Euro 8.60

Finito il: 01/03/2009

Vantaggi: Buon romanzo giallo-horror ben scritto. Protagonista interessante.

Svantaggi: Il secondo della serie uscito solo adesso

Ed eccoci ad un nuovo romanzo di Laurell K. Hamilton.

Chi segue le mie opinioni avra' gia' letto altri miei commenti sui libri della Hamilton.

Fino a questo momento ho parlato solo della saga con protagonista Anita Blake, la cosiddetta Sterminatrice. La Hamilton ha prodotto anche altre saghe con protagoniste diverse, ma per ora non le ho ancora provate. Quindi continuero' a parlare della piccola Anita attraverso la sua seconda avventura, "Resti mortali".

Gia', proprio cosi', la sua seconda avventura perche' e' quello il posto che occupa nella serie dei libri su Anita.

Purtroppo, come succede spesso, gli editori italiani (in questo caso la Nord) hanno fatto un po' di confusione con le loro pubblicazioni. E dopo aver letto "Il ballo della morte", eccomi tornare indietro, al tempo in cui il vampiro Jean-Claude era solo un personaggio di fondo (o quasi) e il licantropo Richard un personaggio del futuro. E come e' naturale, una piccola parte di questa storia mi era gia' nota a causa di alcuni riferimenti presenti nelle avventure successive.

Ma a parte questo svantaggio (non tanto piccolo), ritrovare Anita mi e' piaciuto.

Vediamo quindi un accenno di trama.

Un accenno di trama

Anita Blake si ritrova con un grosso problema, anzi due, a causa del suo lavoro di Risvengliante e consulente della polizia.

Il primo problema riguarda un cliente, Harold Gaynor, che vorrebbe assumere Anita per riportare in vita un defunto. E fin qui nulla di strano: Gaynor e' un ricco uomo d'affari disposto a pagare bene per il lavoro. Bert, il capo di Anita, e' d'accordo. Ma quello che ancora non sa e' che il defunto da riportare in vita ha qualche secolo e la cerimonia richiederebbe un sacrificio umano per essere portata a termine.

Anita rifiuta l'incarico, spalleggiata dal suo capo. Ma Gaynor non e' un tipo che accetta molto bene i rifiuti.

Il secondo problema di Anita e' un essere ancora sconosciuto che stermina intere famiglie e le divora. L'ipotesi piu' probabile e' che si tratti di uno zombie controllato da uno psicopatico. Ma trovarlo non e' facile. E il Regional Preternatural Investigation Team (detto Spook Squad) ha parecchio lavoro da fare per scovarlo.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

In una St.Louis dei giorni nostri vive Anita. Ma il suo mondo, per chi non lo sapesse ancora, ha riconosciuto legalmente gli esseri mitici e mitologici delle leggende. Vampiri e licantropi non possono essere piu' cacciati impunemente. Hanno acquisito diritti legali e possono vivere (nel caso dei vampiri vivere e' un verbo difficile da mettere in pratica) in mezzo agli esseri umani "normali" quasi tranquillamente. Quasi perche' ovviamente i pregiudizi ci sono e non possono essere cancellati facilmente.

Per quanto riguarda gli zombie, invece, le cose sono un po' diverse: possono essere riportati in una sorta di vita, ma non hanno diritti legali e possono essere sfruttati come schiavi, almeno fino a quando non si decompongono.

Anita e' una delle poche persone in grado di fare la Risvegliante e riportare in vita i morti. Conosciuta anche come la Sterminatrice di vampiri, sembra difficile prenderla sul serio. E' alta poco meno di un metro e sessanta, quindi minuta e senza una grande forza, e di fronte ad uno scontro fisico con un vampiro o un licantropo non ha molte possibilita' di sopravvivere. Eppure e' una tipa tosta che sa farsi rispettare.

Certo, come lettore riesco a riconoscere i limiti di questi libri. La Hamilton potrebbe far morire Anita senza problemi e mi stupisce che sia sopravvissuta cosi' a lungo facendo il suo lavoro. Ma ha qualche piccolo segreto che scoprirete con questo e con i prossimi libri.

Nel complesso, questo libro mi e' piaciuto molto. Laurell K. Hamilton ha un buon modo di raccontare, non permette al lettore di annoiarsi e lo aiuta ad entrare bene nella storia, ovviamente sempre che il genere gli piaccia.

Il genere e' un misto tra il thriller e l'horror, con una punta di fantasy. Questo mix riesce a dare vita a storie interessanti che anche dopo 6 libri non mi hanno ancora stancato. Devo confessare che leggere il primo libro, "Nodo di sangue", non mi aveva colpito tantissimo. Ma col tempo mi sono ricreduto. Ho dato una seconda possibilita' alla Hamilton e ad Anita e ho imparato ad apprezzare entrambe.

Concludendo, consiglio questo libro agli appassionati del genere thriller-giallo-fantasy. Visto che oramai i primi sei libri della serie sono usciti tutti in edizione economica TEA, consiglio di seguire le uscite nel giusto ordine, cosi' da conoscere Anita nel modo piu' corretto.

Buona lettura a tutti!