Achille Piè Veloce (2003)

Un'amicizia nata per caso

Titolo: Achille Piè Veloce

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: Feltrinelli - Universale Economica n.1825

Pag.: 231

Prezzo: Euro 7.50

Finito il: 13/08/2012

Vantaggi: Buon romanzo ben scritto e fonte di riflessione

Svantaggi: Nessuno

L'amicizia che nasce dal nulla e' spesso quella piu' duratura perche' non ha una base di interessi reciproci da cui partire. E' questa la vera protagonista del libro intitolato "Achille Pie' Veloce" scritto da Stefano Benni nel 2003 ed edito dalla Feltrinelli.

Stefano Benni e' una vecchia conoscenza. Ho letto altri suoi libri e, tra tutti, quelli che piu' positivamente mi avevano colpito erano le raccolte di racconti. I romanzi lunghi (un paio) invece erano "troppo": troppo pieni di avvenimenti, troppo intricati. I racconti invece avevano la giusta lunghezza per non risultare "troppo".

"Achille Pie' Veloce" si rivela un'eccezione.

Un accenno di trama

Lello Ulisse e' un giovane scrittore che dopo un primo libro pubblicato, ha visto la sua vena letteraria inaridirsi ed ora si dedica a leggere gli scritti di scrittori che aspirano alla pubblicazione. E' socio di una piccola casa editrice con gravi problemi di bilancio.

Un giorno Ulisse riceve una lettera. A scrivergli e' Achille, un ragazzo malato e deforme: impossibilitato quasi a muoversi, ha un'intelligenza straordinaria che gli impone di evadere. La lettera e' intrigante e Ulisse decide di incontrarlo.

Sara' l'inizio di una bella e particolare amicizia, con conseguenze importanti per entrambi.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

In realta' ci sono due protagonisti in questa storia: uno e' l'amicizia, di cui ho parlato sopra; l'altro sono i libri e la voglia di scrivere. Chi scrive vorrebbe essere pubblicato per essere letto. C'e' anche chi vuole essere pubblicato solo per guadagnare, ma in questo caso parlare di scrittori sarebbe inesatto. Comunque non e' questo il caso.

In salsa ellenica (tutti o quasi i personaggi del libro hanno nomi legati alla mitologia greca) il libro di Benni si e' rivelato un buon libro, ben scritto e non ascrivibile alla categoria "troppo": non ci sono troppi avvenimenti, solitamente astrusi e pregni di ironia (caratteristica degli scritti di Benni) e nemmeno troppo intricati (la trama e' abbastanza lineare, quasi dappertutto). Forse la parte piu' ostica e' il primo capitolo, che sembra un po' "troppo" fantastico, ma poi compare Achille e la storia prende il giusto percorso.

Achille e' il diverso, quello che molte famiglie preferiscono nascondere per non sfigurare davanti alla gente, quello che mette in imbarazzo. Ma anche quello piu' vero perche' conosce la vita meglio degli altri.

Ulisse e' una buona spalla: sembra il protagonista, perche' lo si segue per tutta la storia, ma in fondo e' una spalla. Sono i pensieri di Achille che assalgono il lettore e lo fanno riflettere, lo commuovono e lo fanno divertire con la loro ironia agrodolce.

Solo il dolore insegna cos'e' la vita senza dolore (pag.105)

In fondo chi ha gia' tutto, non riesce a vivere veramente. E ancora un paio di citazioni:

La vita di un puntuale e' un inferno di solitudini immeritate. (pag.28)

Quanto mi ci ritrovo in questa: puntuale di natura, continuano ad infastidirmi i ritardatari, soprattutto quelli che arrivano in ritardo di proposito. E pensare che dovrei ormai esserci abituato.

Sai cos'e' un amico? Uno che non ti vede come un rosario su cui sgranare le proprie assoluzioni, ma come qualcosa di complicato e doloroso che cammina insieme a te, qualcosa che non capisci mai fino in fondo e che ti invade. (pag.173)

E voi avete un amico cosi'?

E con questo chiudo consigliando la lettura di questo libro.

Buona lettura a tutti!