L'ospite (2008)

Incontro tra anime

Titolo italiano: L'ospite

Titolo originale: The Host

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione: Rizzoli (2008) - BUR (2009)

Pag.: 569

Prezzo: Euro 12.00

Finito il: 03/04/2013

Vantaggi: Buona storia di fantascienza ben scritta

Svantaggi: Nessuno

Il nome di Stephenie Meyer riporta inevitabilmente alla sua saga piu' famosa, iniziata con il libro "Twilight" e proseguita per altri 3 capitoli, tutti riportati (piu' o meno fedelmente) sul grande schermo con grande successo di pubblico. Finita la saga di Twilight sul grande schermo e' pero' ricomparso il nome della Meyer, questa volta associato a "The Host". Cos'e'?

Il libro "L'ospite" e' passato un po' in sordina quando, nel 2008, ha visto la sua prima pubblicazione sia all'estero che in Italia, edito dalla Rizzoli. Nel 2009 e' uscita l'edizione BUR, che ho preso finendo nel mucchio dei libri da leggere. E li' il libro e' stato dimenticato per tanti anni, fino ad ora. Sentire l'associazione Meyer-"The Host" mi ha fatto tornare in mente l'acquisto. E spulciando tra le prime pagine ho scoperto che il titolo originale di "L'ospite" e' proprio "The Host", cosi' mi sono incuriosito e finalmente l'ho letto.

Un accenno di trama

La nostra Terra e' stata invasa dalle "anime", allieni argentei parassiti che si installano nei corpi umani e ne prendono il controllo. Ma non sempre e' un controllo completo.

L'invasione e' praticamente completa. Rimangono ancora alcune sacche di umani ribelli che si nascondono e cercano di sopravvivere.

Melanie fa parte di questa minoranza. Purtroppo per lei, viene catturata e nel suo corpo viene innestata un'anima, chiamata Viandante. Melanie pero' non sparisce: rimane come prigioniera all'interno del suo corpo, vive di pensieri e con la Viandante inizia ad instaurare una relazione fatta di piccoli ricordi. Tra questi c'e' la sua famiglia, formata dal fratello Jamie e da Jared, il suo grande amore.

Lentamente la "coabitazione" porta la Viandante alla ricerca della famiglia di Melanie, o forse alla ricerca della vera se stessa.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Lasciato per un attimo il genere fantastico vampiresco di Twilight, la Meyer si butta nella fantascienza. Di fondo pero' rimane l'amore tra giovani, anche non della stessa specie. La storia che non viene fuori risulta ben scritta e si evolve conquistando il lettore. L'inizio e' un po' lento, forse perche' bisogna immergersi nella trama per capirne le sfumature e conoscere i personaggi.

Un'invasione alliena della Terra porta solitamente a considerare gli umani positivi e gli allieni negativi. Ma qui i ruoli non sono cosi' delineati. Se da un lato la Viandante e' un parassita che prende possesso di un corpo non suo, dall'altra ha una personalita' disposta ad imparare. E la convivenza con una terrestre non e' sempre facile.

Assistiamo quindi all'evoluzione di due anime: quella umana che cerca di liberarsi e quella alliena che cerca di umanizzarsi, sopraffatta dalla vasta gamma di sensazioni che i sensi umani riversano su di lei.

Solitamente non amo il genere fantascientifico, ma questo libro si e' rivelato un'eccezione e mi e' piaciuto. Non credo avra' seguiti, anche se non si puo' mai dire. Quel che mi rimane da fare e' consigliarne la lettura.

Buona lettura a tutti!