Primo a morire (2001)

"Qual e' il gesto piu' infame mai commesso al mondo?"

Titolo italiano: Primo a morire

Titolo originale: 1st to Die

Anno di pubblicazione: 2001

Edizione: SuperPocket Best Thriller n.69

Pag.: 337

Prezzo: Euro 4.60

Finito il: 09/07/2005

Vantaggi: Un giallo scorrevole, imprigionando il lettore nella trama piena di sorprese.

Svantaggi: Nessuno

Dall'autore de "Il collezionista", dal quale e' stato tratto un superbo film con Morgan Freeman e Ashley Judd, ecco un altro intrigante thriller pieno di sorprese fino all'ultima pagina.

"Primo a morire" e' la "prima indagine del Women's Murder Club", come si legge sulla copertina (dal che si deduce che ne seguiranno altri).

Il libro si apre sul primo delitto di un serial killer particolare, che uccide giovani coppie appena sposate, subito dopo la cerimonia oppure durante la luna di miele. Un vero e proprio distruttore di sogni, come si puo' dedurre dai suoi pensieri e in particolare dal suo pensiero piu' ricorrente, quello che ho usato qui come titolo: "Qual e' il gesto piu' infame mai commesso al mondo? Saro' capace di compierlo? Ho il coraggio necessario?". Ci viene presentato come Philip Campbell fino dalle prime pagine del libro.

Sulle sue gesta indaga Lindsay Boxer, unica ispettore donna della squadra Omicidi del Dipartimento di Polizia di San Francisco, affiancata da Chris Raleigh, capitano al Northern District. Chris e' assegnato al caso per fare da collegamento tra Lindsay e l'ufficio del sindaco, preoccupato dal fatto che la prima coppia di vittime appartiene a famiglie altolocate.

In contemporanea conosciamo anche Cindy Thomas, giornalista alle prime armi, da due anni nella cronaca locale del Chronicle. Per lei e' un giorno fortunato: i due cronisti di nera sono impegnati su un altro caso e per questa ragione il capo le assegna il primo delitto del killer.

Cindy e Lindsay si conoscono sulla scena del delitto e fin da subito tra loro si instaura un buon rapporto.

A queste due donne straordinarie, si affiancano Claire Washburn, medico legale, e Jill Bernhardt, procuratore distrettuale. E a Lindsay viene in mente di fondare il Women's Murder Club, che, secondo le sue intenzioni, dovrebbe seguire il caso in parallelo alle indagini ufficiali.

E qui mi fermo per non svelarvi troppo della trama.

James Patterson si rivela di nuovo un ottimo scrittore, con il suo modo di scrivere diretto e semplice. Nato nel 1947 a New York, vive in Florida. Vincitore del premo Edgar a soli ventisette anni, ha al suo attivo una lunga serie di libri davvero interessanti. Quelli che ho letto ("Il collezionista", "Jack & Jill", "Gatto & topo") mi sono piaciuti. E questo non e' da meno.

I capitoli sono molto corti e questo da' un ritmo incalzante alla lettura del libro. Ogni nuovo capitolo imprigiona il lettore nelle sue spire e lo spinge a proseguire, accrescendo la sua curiosita' sulla trama fitta di sorprese. E' questo ritmo a rendere la lettura scorrevole e veloce. O almeno cosi' mi e' sembrato, visto che ci ho messo solo un paio di giorni a finire il libro.

I personaggi sono un po' degli stereotipi, perfetti nei loro ruoli.

Lindsay Boxer e' una donna interessante, alta quasi un metro e ottanta, abbastanza magra e con occhi marroni vivaci (fisicamente mi ricorda molto una mia amica). Divorziata, vive in un appartamento con la sola compagnia di Martha, un collie dal carattere sensibile.

All'inizio del libro, dopo un check-up medico, si scopre malata di anemia aplastica di Negli, che comporta un basso livello di globuli rossi, indispensabili per ossigenare il sangue. La malattia, curabile ma anche mortale, si puo' suddividere in tre fasi: nella prima si ha un lieve calo di globuli rossi ed e' curabile con trasfusioni mensili; nella seconda fase la carenza di globuli rossi e' sistematica e le trasfusioni sono piu' frequenti; nella terza e ultima fase, e' necessario il ricovero, un trapianto di midollo e l'asportazione della milza. Lindsay si trova tra la seconda e la terza fase.

A differenza degli altri, i capitoli a lei dedicati sono scritti in prima persona e ci si immerge nella sua psicologia, nelle paure per la malattia che ne mina il corpo e nella decisione di trovare a tutti i costi il killer degli sposi.

Cindy Thomas fa la giornalista al Chronicle di San Francisco. I delitti del killer degli sposini danno una svolta alla sua carriera. Laureata in sociologia alla University of Michigan, ha un fratello, pratica yoga e suo padre e' morto di leucemia.

Il suo modo di intrufolarsi nell'albergo in cui il killer ha ucciso la prima volta colpisce Lindsay e i caratteri compatibili le fanno diventare amiche.

Chris Raleigh e' un capitano di polizia. Affiancato (imposto) a Lindsay nell'indagine sul killer, il suo compito principale e' fare da collegamento tra l'ispettore e i suoi superiori, ma si rivela un ottimo elemento anche nelle indagini. Separato in attesa di divorzio, ha due figli adolescenti e un fisico muscoloso e asciutto.

Claire Washburne da sei anni "dirige" l'istituto di medicina legale, anche se e' una direzione ufficiosa. Il capo ufficiale e' Anthony Righetti, ma tutti si rivolgono a lei. La mancata promozione e' dovuta al fatto che e' una donna, per di piu' nera. E' soprannominata Butterfly (farfalla), ha una ventina di chili di troppo e un atteggiamento allegro e fiducioso. Soprattutto, se ne frega del giudizio altrui. Viene descritta perfettamente dalla frase "il fisico di un buddha, la mente di un falco e l'animo gentile di una farfalla". E' una vecchia amica di Lindsay.

Infine c'e' Jill Bernhardt, procuratore distrettuale, laureata in giurisprudenza a Stanford. Sposata senza figli con un fisico atletico e occhi azzurri.

E qui chiudo.

A me e' piaciuto molto: come dicevo, e' un libro che si legge velocemente, con continue sorprese e colpi di scena. Ottimo per tutto l'anno, ma soprattutto forse come disimpegnata lettura estiva.

Buona lettura a tutti!