Il bacio della tempesta (2006)

Titolo italiano: Il bacio della tempesta

Titolo originale: Mistral's Kiss

Anno di pubblicazione: 2006

Edizione: TEA (2011), Nord (2010)

Pag.: 280

Prezzo: Euro 8.90

Finito il: 03/02/2012

Vantaggi: Il 20% del racconto e' buono...

Svantaggi: ... l'altro 80% del racconto

Continuano le avventure di Meredith nicEssus, principessa di Faerie e pretendente al trono della Corte Unseelie, raccontate da Laurell K. Hamilton, famosa anche per la serie con protagonista Anita Blake, risvegliante e sterminatrice di vampiri.

"Il bacio della tempesta" (titolo originale "Mistral's Kiss") e' il quinto libro della serie. Scritto nel 2006, e' arrivato in Italia nel 2010 edito dalla Nord e poi nel 2011 in edizione economica TEA.

E segna probabilmente il mio abbandono della serie.

Ho scelto questo libro per le poche pagine, circa 280, da trasportare nello zaino nella settimana che ha visto l'odissea dei pendolari a causa della neve (prima settimana di febbraio 2011). Avendo letto i precedenti, sapevo quel che poteva aspettarmi, ma questa volta ho trovato una ulteriore esagerazione che mi spinge a lasciar perdere.

Merry ha un solo scopo nella sua attuale vita: avere un figlio. Questa e' la condizione per poter salire al trono e liberarsi dalla minaccia dell'altro pretendente, il cugino Cel, che la odia. Le sue guardie personali sono le uniche che possono aiutarla nell'impresa. Ma mentre ci prova, i suoi rapporti sessuali vengono usati dalla Dea e dal Dio per riportare la magia e la vita nel mondo dei sidhe e degli altri esseri leggendari che infarciscono la storia raccontata dalla Hamilton. Questa volta Merry ha a che fare con gli sluagh, sanguinari e mostruosi esseri... e venirne fuori non sara' facile.

Merry deve avere un figlio. Ad ogni costo. Da qui si intuisce che la storia sara' infarcita di sesso. Ma a tutto c'e' un limite, soprattutto quando ci si ritrova quasi a meta' del libro e il 90% di quel che si e' letto e' una descrizione anche abbastanza particolareggiata di rapporti sessuali infarciti di magia. Poi la percentuale cala con il proseguo della storia, ma non di molto. La parte che mi e' piaciuta di piu' e' stata il finale movimentato, fatto di sangue e battaglie.

Ed ora che sono arrivato al fondo mi chiedo se l'autrice non sia ossessionata dal sesso, visto quanto e come ne parla. Oppure, d'altro canto, magari i libri sono gli unici mezzi che ha per sfogare le sue fantasie, che, visto il genere, dovrebbero rimanere personali e private.

Dal canto mio, per il momento proseguiro' la serie di Anita Blake, ma molto probabilmente lascero' perdere questa...

Buona lettura a tutti!