I nuovi perseguitati (2002)

Storie di ignorata intolleranza

Titolo: I nuovi perseguitati

Anno di pubblicazione: 2002

Edizione: PiEmme

Pag.: 160

Prezzo: Euro 8.90

Finito il: 15/09/2009

Vantaggi: Un'indagine incredibile sulle intolleranze anticristiane nel mondo del secolo scorso

Svantaggi: Solo per chi non vuole sapere

Ci sono sermoni noiosi che non si sa dove vogliano andare a parare.

E ci sono sermoni interessanti che sanno catturare chi li ascolta.

Ci sono due motivi principali per quest'ultimo caso: l'argomento trattato e il sacerdote che sa come tener desto l'interesse dei fedeli con le sue capacita' oratorie.

Strano inizio per un'opinione su un libro, vero?

Ma lo spunto che mi ha portato a questo libro e' arrivato proprio da un sermone sentito durante la novena per la Madonna delle Grazie che si festeggia nella mia cittadina.

Durante il sermone, interessante per l'argomento trattato e anche per la capacita' oratoria di chi lo faceva, e' stato citato il libro "I nuovi perseguitati" di Antonio Socci, di cui non avevo mai sentito parlare.

Il sacerdote riferiva delle persecuzioni che i cristiani ancora subiscono nel mondo moderno e faceva riferimento al libro come spunto per i dati relativi al fenomeno di cui parlava.

I cristiani sono ancora perseguitati nel XX e nel XXI secolo?

Quando si parla di martiri, si tende a pensare a quelli che sono morti nei primi secoli dopo Cristo o poco dopo, uccisi dai Romani. Oppure, secoli dopo, dai popoli pagani tra i quali si stava cercando di diffondere il Vangelo e la Parola di Dio.

Pensare che al giorno d'oggi ci siano ancora cristiani perseguitati e uccisi a causa della loro religione mi ha colpito.

Solitamente sono i cristiani ad essere accusati di essere intolleranti verso le altre religioni, che, poverette, si vedono discriminate a favore dei diavoli cristiani e soprattutto cattolici legati a quella istituzione tanto potente e detestata che si chiama Chiesa di Roma (ovviamente l'ironia non si sente ma c'e' in questa frase).

E cosi' ho cercato il libro in questione, pubblicato per la prima volta nel 2002 dalla PiEmme, ma che, seppure dopo tanti anni, ho trovato ancora molto attuale.

Ora che l'ho letto so qualcosa in piu' di questo mondo.

L'autore e' Antonio Socci, che i detrattori additano come intollerante ed estremista cattolico. Eppure queste sue presunte colpe non vengono fuori da questo libro, visto che e' una semplice raccolta di dati e situazioni avvenute durante il secolo scorso.

Antonio Socci e' nato a Siena il 18 gennaio 1959. Ha una laurea in Lettere moderne presa a Siena nel 1983. E' un giornalista e i suoi editoriali comparivano su "Il Giornale", "Il Foglio" e su "Panorama". Nel 2002 ha ideato e condotto il programma "Excalibur" sulla Rai ed e' stato vicedirettore di Rai2. Dal 2004 e' direttore della Scuola superiore di giornalismo radiotelevisivo di Perugia. E scrive per "Libero".

Ha scritto diversi libri, di cui ho letto per il momento solo "Il genocidio censurato".

Tornando al libro, "I nuovi perseguitati" e' diviso in 5 capitoli, piu' una introduzione e una conclusione.

Quelli che mi hanno colpito maggiormente sono stati gli ultimi due, intitolati "Catturati e venduti" e "Vittime del comunismo che non c'e'", che trattano i drammi che avvengono, ignorati, soprattutto nel Sudan (islamico) e in Cina (comunista).

Comunque, sembra che siano all'incirca 40.000.000 i cristiani uccisi per la loro fede durante il XX secolo.

E' una cifra non precisa alla decina o all'unita', ma da' una buona idea della grandezza del fenomeno, che spesso viene bellamente ignorato dai quotidiani di tutto il mondo, compresi quasi tutti quelli italiani, neanche fosse una notizia di poco conto.

Si preferisce parlare degli scandali sessuali di un politico oppure di piccoli e grandi gossip, piuttosto che parlare dei morti cristiani in Sudan o di coloro che sono stati costretti a convertirsi all'islamismo.

Nel libro di Socci si parla di ragazze rapite alle famiglie cristiane, stuprate e costrette a diventare musulmane e mogli, mentre le autorita', locali e internazionali, ignoravano, spesso volontariamente, il problema.

Si parla anche di schiavi: sembra strano parlare di schiavi nel XX secolo, eppure esistono ancora in Africa, e vengono catturati, venduti e usati senza alcun problema.

Le associazioni sui diritti dell'uomo non se ne rendono conto? Eppure il Sudan ha fatto parte della Commissione sui diritti umani delle Nazioni Unite. Davvero un fulgido modello da seguire, vero?

Il motivo dell'ignoranza internazionale e', credo, da ricercarsi negli interessi economici che girano intorno a paesi come il Sudan o la Cina o il Vietnam, diventati importanti come fornitori di materie prime e di nuovi mercati.

Socci denuncia pero' anche una sorta di masochismo da parte di coloro che si professano cristiani nei paesi occidentali, che preferiscono passare sopra al problema, neanche si vergognassero di cio' che succede ai loro fratelli o lo considerassero un problema di poco conto.

Come e' possibile che succeda una cosa del genere?

Francamente non lo so.

Nonostante tutto, poi, i cristiani continuano ad essere incolpati di ingerenze e crimini vari.

Ovviamente i cristiani non sono completamente innocenti, hanno le loro colpe e le ammettono pubblicamente. Socci cita le ammende fatte da Giovanni Paolo II, un Papa ben consapevole delle persecuzioni cristiane, essendone stato testimone e vittima nella sua Polonia, prima da parte dei nazisti invasori e poi da parte del comunismo russo, presentatosi come liberatore ma rivelatosi pur sempre un invasore.

Trovo pero' strano che gli altri pretendano la confessione dei crimini cristiani quando non si preoccupano di confessare i propri. Evidentemente non si considerano criminali quando uccidono dei cristiani, oppure li costringono a passare ad una nuova religione. Oppure quando uccidono le proprie figlie perche' decidono di amare un cristiano.

E' proprio dei giorni scorsi una notizia del genere: la diciottenne Sanaa Dafani uccisa dal padre perche' aveva un fidanzato cristiano e aveva deciso di andare a vivere con lui. Il padre ha provato piu' volte ad ucciderla e alla fine ci e' riuscito. E la madre (LA MADRE!!!) ha affermato che suo marito ama le figlie (ne ha altre due, se non ricordo male) e forse e' stata tutta colpa di Sanaa se e' successo quel che e' successo. Complimenti a questa donna per il grande spirito materno che dimostra!

Ce ne sono state altre, di notizie del genere nel nostro paese.

Dove e' finita la civilta' dell'era moderna?

Evidentemente non siamo cosi' civili come crediamo. E il libro di Socci da' altre prove di questo fatto.

Leggevo proprio questa mattina su un libro una frase che mi ha colpito e che si adatta benissimo a quanto scritto sopra:

"il tratto che meglio identifica gli esseri umani e' la loro capacita' di essere disumani gli uni con gli altri" (pag.172, Dean Koontz, "Il luogo delle ombre")

Forse basterebbe imparare solo un po' di rispetto per gli altri e tutto andrebbe meglio a questo mondo. Ma quando non abbiamo rispetto nemmeno per noi stessi, come possiamo averlo per gli altri?

Gesu' disse di amare il prossimo tuo come te stesso. Evidentemente i cristiani non si amano abbastanza per poter dedicare un po' d'attenzione ai loro fratelli in difficolta'. E dagli altri non possiamo certo pretendere qualcosa che non e' mai stato loro insegnato, anche se basterebbe un po' di intelligenza per impararlo per proprio conto.

Credo di aver dato ormai un'idea degli argomenti trattati dal libro di Socci.

E concludo consigliandone la lettura a tutti: non nascondiamo la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Al mondo succedono troppo spesso crimini orrendi e non e' giusto che vengano ignorati.

Chi si definisce civile e a favore del riconoscimento dei diritti umani non puo' permettersi di farlo!

E non puo' nemmeno selezionare chi deve essere difeso e chi invece deve essere ignorato. Altrimenti si ricade nell'ipocrisia, peccato spesso imputato alla Chiesa. E come disse sempre Gesu', impariamo a vedere la trave nei nostri occhi prima di criticare la pagliuzza negli occhi degli altri.

Buona lettura a tutti!