Il libro dei morti (2008)

Un mondo di pazzi?

Titolo italiano: Il libro dei morti

Titolo originale: Book of the Dead

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione: Mondadori

Pag.: 496

Prezzo: Euro 6.00

Finito il: 12/03/2010

Vantaggi: Un buon thriller che si legge in fretta.

Svantaggi: Trama un po' contorta. Personaggi poco normali.

"Il libro dei morti" e' un titolo che ho gia' letto un po' di tempo fa. Ma mentre quello apparteneva ad un libro scritto dalla coppia Preston&Child, qui l'autrice e' Patricia Cornwell. E il genere e' "semplicemente" thriller, mentre l'altro mischiava un po' di soprannaturale e qualche pennellata di horror.

Ma veniamo al libro che ho finito qualche giorno fa.

Patricia Cornwell e' una scrittrice di fama internazionale che ha venduto milioni di copie.

Ad un certo punto della sua carriera si e' un po' persa: i suoi libri non mi piaceva piu', sembrava quasi che non fossero stati scritti da lei. E potrebbe anche essere cosi', visto cio' che si sente abitualmente nel mondo dell'editoria.

Patricia Cornwell ha riversato nei suoi libri la sua "vecchia" professione di anatomo-patologa. Credo abbia anche riversato tutta se stessa nel suo personaggio principale, la dottoressa Kay Scarpetta, protagonista di questo libro.

Ha scritto libri indipendenti dalla serie sulla Scarpetta, ma erano decisamente su un altro livello (piu' basso) e preferisco lasciarli da parte. Ce n'era solo uno che ha attirato la mia attenzione, "Ritratto di un assassino", scritto nel 2002, che tratta in modo serio la figura ottocentesca di Jack the Ripper (lo Squartatore), analizzando i suoi crimini e dando anche il nome del possibile colpevole.

La serie su Kay Scarpetta e' formata da molti libri. Mi manca ancora l'ultimo da leggere e nonostante i miei propositi esternati dopo "Calliphora", credo che lo leggero', tanto per vedere il destino di uno dei personaggi che ruotano intorno alla dottoressa.

Ma vediamo una traccia della trama de "Il libro dei morti" (titolo originale "Book of the Dead").

Un accenno di trama

Kay Scarpetta e il suo gruppo di collaboratori stanno mettendo in piedi la nuova attivita' a Charleston, nel South Carolina. Prosegue il suo vecchio lavoro di anatomo-patologa, ma esercitandolo in privato in una citta' dove mancano validi professionisti del settore. E con il suo laboratorio ha a che fare con morti sospette e non.

Tra gli ultimi casi c'e' quello di un bambino sconosciuto, il cui corpo e' stato scoperto nella palude. Scoprire la sua identita' e' difficile. E scoprire l'identita' di chi l'ha ucciso sembra altrettanto difficile.

In contemporanea Kay e Benton Wesley vengono invitati a Roma per una consulenza sul caso di Drew Martin, giovane tennista americana trovata uccisa, il corpo martoriato, segno evidente dell'opera di una mente malata.

E in mezzo a tutte queste indagini continua il difficile rapporto tra Kay e Pete Marino, che lavora per lei e l'ha seguita a Charleston.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

"Il libro dei morti" prosegue la storia raccontata da "Predatore" e riprende anche la controversa figura della dottoressa Marilyn Self, psichiatra e famosa conduttrice di una trasmissione televisiva, che si e' scontrata con Kay.

Ritroviamo anche i soliti personaggi che ruotano intorno alla figura della Scarpetta, cioe' Pete Marino, Benton Wesley, Rose e Lucy Farinelli, con i loro problemi e i drammi vecchi e nuovi.

La figura che mi ha colpito di piu' e' quella di Pete Marino, personaggio pieno di difetti. La Cornwell lo aveva creato con un alone di positivita': e' sempre stato un personaggio buono, ma negli ultimi libri la sua aura si e' andata incupendo, a causa dei sentimenti non corrisposti nei confronti dal suo "Grande Capo".

Continua a piacermi anche Lucy Farinelli, per la sua indipendenza e la durezza che esprime per difendersi dal mondo esterno. E' una ragazza piena di problemi, ma basta prenderla per il verso giusto per riuscire a volerle bene. Farsi voler bene e' un altro paio di maniche.

Succede con tutti, no? Anche la persona piu' scontrosa puo' rivelarsi una piacevole sorpresa se si capisce come superare le barriere che si crea intorno. Purtroppo, pero', non sempre la pazienza basta per portare avanti un rapporto.

Patricia Cornwell scrive abbastanza bene e questo libro e' sicuramente meglio di alcuni letti in passato. Pero' presenta una trama un po' contorta e si arriva al finale dove tutto si incastra alla perfezione in modo non del tutto naturale. Sembra un po' forzato.

Inoltre ho trovato una strana propensione per i personaggi caratterizzati da problemi mentali. A parte la Scarpetta e pochi altri, i suoi personaggi presentano turbe e psicosi, a volte innocue, altre volte (spesso) violente e pericolose. Il fatto che la Cornwell abbia attinto dalla sua vita per scrivere le sue storie mi porta a pensare che abbia un qualche rapporto con i casi psichiatrici.

Concludo consigliando questo libro agli amanti dei thriller. Purtroppo e' necessario leggere i libri precedenti per comprendere appieno la storia e i personaggi, e visto il numero di opere della Cornwell, non credo sia un compito facile.

Buona lettura a tutti!