Al crepuscolo (2008)

Di tutto un po'...

Titolo italiano: Al crepuscolo

Titolo originale: Just After Sunset

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione: Sperling - Paperback

Pag.: 528

Prezzo: Euro 13.00

Finito il: 06/04/2010

Vantaggi: Raccolta di racconti di vario genere da un maestro della narrativa

Svantaggi: Non e' la sua raccolta migliore

"Sono buoni questi racconti? Si, io credo di si. E' letteratura? Non lo so e non sono sicuro che m'importi; chiedetelo ad un critico. Vi aiuteranno ad ammazzare la noia di un lungo viaggio? Spero di si, perche' quando succede e' come essere toccati da una bacchetta magica.

[...]

prima di lasciarci, voglio ringraziarvi di esserci. Scriverei ancora se mi abbandonaste? La risposta e' si. Perche' mi sento felice quando le parole si assommano e l'immagine si forma e le persone inventate fanno cose che mi deliziano. Pero' con te e' meglio, Fedele Lettore.

Sempre meglio con te." (pag.XIV - Introduzione)

Solitamente c'e' un'introduzione interessante in tutte le ultime versioni dei libri di Stephen King, che come scrittore non ha bisogno di presentazioni. Il suo nome e' conosciuto anche da chi non legge gli horror o da chi non legge in assoluto, visto che dai suoi libri hanno tratto dei film bellissimi come "Il miglio verde" o "Le ali della liberta'", tanto per citarne due.

Il mio consiglio, prima di procedere con la lettura di un libro di King, e' leggere anche l'introduzione perche' contiene parti molto interessanti per capire lo scrittore e quel che seguira'.

In questo caso ho voluto mettere in evidenza alcune domande fondamentali che King si fa e a cui si risponde.

Dopo tanti anni nella letteratura mondiale, ha capito che cio' che piu' conta e' scrivere, dare aria alle sue idee. Magari non tutte sono buone, ma questo sta a noi Fedeli Lettori deciderlo. Lui scrive per se stesso ed e' la cosa migliore che uno deve fare se si definisce scrittore. Lo scrittore non e' solo chi viene pubblicato e ha successo con i suoi libri, ma chi ama scrivere e mettere su carta o su foglio elettronico le sue idee, e trova in questo una sua realizzazione. Se poi cio' che scrive viene apprezzato dagli altri, ben venga. Ma, come ho detto, non e' questa la cosa piu' importante. Lo scrittore deve scrivere, magari un po' tutti i giorni, e trovare il tempo per farlo anche se gli impegni di lavoro tentano in tutti i modi di impedirglielo. Tutti gli altri sono scribacchini in cerca di fama immeritata.

Scusate, mi sto lasciando trasportare e vado fuori tema.

Torniamo al libro.

"Al crepuscolo" (titolo originale "Just After Sunset") e' una raccolta di racconti pubblicata nel 2008 e formata dai seguenti titoli:

1. Willa (pubblicato su "Playboy")

2. Torno a prenderti (pubblicato su "Esquire")

3. Il sogno di Harvey (pubblicato su "The New Yorker")

4. Area di sosta (pubblicato su "Esquire")

5. Cyclette (pubblicato da "Borderlands Press")

6. Le cose che hanno lasciato indietro (pubblicato da "Tor Books")

7. Pomeriggio del diploma (pubblicato su "Postscripts" no.10)

8. N.

9. Il gatto del diavolo (pubblicato da "Putnam")

10. Il "New York Times" in offerta speciale (pubblicato su "Magazine of Fantasy&Science Fiction")

11. Muto (pubblicato su "Playboy")

12. Ayana (pubblicato su "The Paris Review")

13. Alle strette (pubblicato su "McSweeney's")

A parte l'ottavo, gli altri racconti non sono inediti. Sono gia' stati pubblicati da varie parti, ma mai in Italia. Nel 2008 King li ha raccolti in questo libro e sono arrivati in Italia editi dalla Sperling&Kupfer.

A quale genere appartengono?

Prima di rispondere, fatemi citare un altro pensiero kinghiano presente nella nota biografica alla fine del libro e che si ricollega a quanto scritto sopra:

"I miei libri sono tutti emotivi. Lo so che mi definiscono uno scrittore horror, e io non ho mai fatto obiezioni a questa etichetta, ma non l'ho neppure davvero accettata. A me interessa aggredire le emozioni dei lettori, scipparle. Non credo che i libri debbano essere una questione intellettuale. Il mio lavoro e' quello di farvi bruciare la cena mentre leggete. Se poi spegnete la luce e avete paura che ci sia qualcosa sotto il letto, bene." (al fondo, "L'autore")

E' vero, se qualcuno mi chiedesse a quale genere appartiene King, direi anch'io horror per semplicita', ma so che e' un'etichetta riduttiva e spesso sbagliata. Inserire King in un genere e' difficile e questa raccolta ne e' un valido esempio.

Qui si passa da racconti horror a racconti soprannaturali al thriller al fantastico. Vorrei parlare di ogni singolo racconto, ma anche solo accennare la trama ne rovinerebbe la lettura, perche' spesso si capisce il suo genere solo nel finale. A parte forse "N.", l'inedito, che mi ha ricordato subito i racconti gotici e neri di Lovecraft.

Tutti comunque rispondono ad una domanda "E se...?".

Ne ho gia' parlato in altre opinioni sui libri di King.

Le sue storie si ricollegano a quanto gli succede. Da un episodio semplice e normale che capita a tutti lui si fa una domanda e con un po' di fantasia le da' una risposta. La domanda e' "E se...?": e se un uomo si trovasse bloccato in un gabinetto portatile? e se un litigio a cui assistete degenerasse? e se...?

La capacita' di uno scrittore sta anche nel farsi queste domande e trovarvi delle risposte che lo stuzzichino e stuzzichino i suoi lettori.

C'e' un racconto che mi ha colpito molto. Si tratta di "Le cose che hanno lasciato indietro". Non vi anticipo nulla, ma mi ha spiazzato. Inizialmente non si sa dove voglia andare a parare King, ma poi si capisce benissimo. Si riferisce ad una cosa successa realmente che ha colpito nel profondo milioni di persone.

Alla fine del libro c'e' "Note al crepuscolo", dove King da' qualche spiegazione sui motivi che l'hanno spinto a scrivere ognuno dei racconti. Sono certamente da leggere, ma solo dopo aver letto i racconti perche' ovviamente ne svelano parte della trama.

Ed ora veniamo al mio giudizio.

Si tratta di una buona raccolta di racconti, anche se alcuni non sono proprio eccelsi. Ma non mi hanno deluso e per la maggior parte mi sono piaciuti.

Sono quindi soddisfatto, e soprattutto non mi sono lasciato influenzare dal fatto che sono un fan di King.

King ha scritto libri belli e libri brutti. Credo che un vero lettore dovrebbe giudicare le storie che legge e non farsi influenzare dalla pubblicita' che le accompagna ne' dal nome dell'autore che le scrive.

Sicuramente questi racconti mi hanno aiutato "ad ammazzare la noia di un lungo viaggio", ed io ne faccio tanti, di viaggi.

Buona lettura a tutti!