Il gioco degli specchi (2011)

Un gioco di illusioni per Montalbano

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Il_gioco_degli_specchi_Andrea_Camilleri__Opinione_1302355

Titolo: Il gioco degli specchi

Anno di pubblicazione:

Edizione: Sellerio

Pag.: 255

Prezzo: Euro 14.00

Finito il: 05/06/2011

Vantaggi: Ritorna un buon giallo ben scritto su Montalbano.

Svantaggi: Nessuno

Anche quest'anno e' arrivato un nuovo romanzo di Andrea Camilleri con protagonista Salvo Montalbano, l'ormai famoso commissario di polizia della fantastica cittadina di Vigata nella fantomatica provincia di Montelusa in Sicilia.

Il precedente "Il sorriso di Angelica" mi aveva lasciato con un po' di amaro in bocca e soprattutto la speranza che Camilleri sfornasse di nuovo un libro degno di questo nome. Con "Il gioco degli specchi" le cose sono migliorate, e di parecchio.

Prima di andare avanti, pero', vediamo di cosa parla il libro.

Un accenno di trama

Salvo Montalbano e' ossessionato sempre dagli anni che passano e dalla vecchiaia che avanza. Ma continua con il suo lavoro di commissario di polizia. L'ultimo caso risulta strano: un pacco bomba e' stato lasciato davanti ad un magazzino vuoto. Potrebbe essere l'ennesima ritorsione per il mancato pagamento di un pizzo, ma che pizzo si puo' pagare per un magazzino vuoto?

E se invece lo scopo fosse un altro? E se la vittima fosse uno degli abitanti del palazzo vicino al magazzino?

Mentre Fazio e Augello indagano sulle persone del palazzo, Montalbano conosce Liliana, la bella donna che abita nella villetta vicino alla sua a Marinella. Il marito, impiegato in una ditta che vende materiale elettronico, e' sempre in giro. Strane faccende sembrano girare intorno alla donna, che instaura con Montalbano un rapporto che gli da' da pensare.

A voi scoprire il resto della storia.

Le mie considerazioni

Come dicevo sopra, le cose sono migliorate, e di parecchio.

Apparentemente sembra l'ennesima storia di Montalbano con una bella ragazza.

Che ci scappi anche un bel tradimento alla lontana fidanzata ligure?

Livia rimane una voce al telefono, come succede spesso da un po' di tempo a questa parte, e questo mi fa sperare sempre piu' in una rottura del loro rapporto che si trascina ormai stanco e senza prospettive.

Questa volta pero' Camilleri e' riuscito a tenermi col fiato sospeso. E il libro mi e' piaciuto. L'ho letto in poco piu' di un giorno, complice anche il brutto tempo che imperversava fuori casa in quelle ore.

Ma non togliamo meriti a chi se li merita, e scusate il gioco di parole.

Come al solito mi e' piaciuto tornare ad immergermi nell'ambiente siciliano creato da Camilleri, con il suo dialetto stranamente comprensibile anche ad un piemontese come me, e i suoi personaggi caratteristici e particolari: il buon Fazio, poliziotto fino al midollo; Mimi' Augello con il suo talento da "femminaro" anche se sposato con Beba e padre di un bambino; Catarella, imbranato con i nomi di persone e luoghi ma un mago con i computer e dall'animo sensibile; il dottor Pasquano in continua litigata con il commissario. E tanti altri ancora. Purtroppo ho sentito la mancanza della bella svedese Ingrid.

E' stato un piacere tornare a quella realta' letteraria e aggirarmi in una nuova storia, abbastanza originale e gialla al punto giusto. Il finale mi ha sorpreso, come non succedeva da tempo. Certo, alcune cose sono cosi' palesi da sembrar strano il fatto che Montalbano non le colleghi. Sara' la vecchiaia che avanza? Camilleri sembra usare sempre piu' spesso questa scusa per perdonare il comportamento del suo personaggio e, in contemporanea, il suo di scrittore. Perche' un personaggio non e' null'altro che una creatura dello scrittore, quasi fosse un minorenne la cui responsabilita' e' demandata ai genitori.

Che altro dire? Queste 255 pagine da leggere in un soffio mi fanno ben sperare per il prossimo libro.

Concludendo quindi, consiglio questo libro agli amanti di Camilleri e di Montalbano. Gli altri dovranno avere la pazienza di leggere prima gli episodi precedenti andando nell'ordine con cui sono stati pubblicati, sperando di non lasciarsi fuorviare dai corrispettivi televisivi, che seppur ben fatti, presentano alcune differenze rispetto ai fratelli letterari, prima tra tutte l'aspetto di Montalbano.

Buona lettura a tutti!