Questioni di fede (2010)

150 domande di fede

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Titolo: Questioni di fede

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: Mondadori

Pag.: 266

Prezzo: ???

Finito il: 29/03/2011

Vantaggi: Domande e risponde su tanti argomenti di fede cristiana.

Svantaggi: Non sempre le risposte sono comprensibili.

"150 Risposte ai perche' di chi crede e non crede"

recita il sottotitolo che in copertina sta pero' sopra al titolo "Questioni di fede" di questo libro scritto dall'arcivescovo Gianfranco Ravasi e pubblicato dalla Mondadori nel 2010.

Gianfranco Ravasi e' stato consacrato arcivescovo dall'attuale Papa Benedetto XVI ed e' presidente del Pontificio Consiglio della cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni culturali della Chiesa e di Archeologia sacra. E' stato anche Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e docente di Esegesi dell'Antico Testamento alla Facolta' Teologica dell'Italia Settentrionale. Ha tenuto anche la rubrica "Il Mattutino" sul quotidiano "Avvenire" ed ora collabora con vari giornali ("L'Osservatore Romano", "Il Sole 24 Ore"). Inoltre conduce "Le frontiere dello Spirito", rubrica televisiva trasmessa la domenica su Canale5.

Una biografia "culturale" di tutto rispetto, utile sfondo ad un libro come quello di cui voglio parlare in questa recensione.

Sul retro della sovracopertina e' riportata la frase

"La vita e la morte, Dio e l'uomo, La Bibbia e la scienza. Le domande di tutti, le risposte di un grande teologo"

Certamente argomenti di ampio respiro e di elevato interesse sia per un credente che per un ateo con un briciolo di curiosita'. Io appartengo alla prima categoria e non mi vergogno ad ammettere che ho parecchi dubbi su vari aspetti del cristianesimo e della Bibbia, testo sacro alla sua base. Ma la fede e' fatta anche di dubbi se non la si vuole trasformare in qualcosa di arido. Almeno secondo il mio punto di vista.

E' per questo motivo che ho preso e letto questo libro.

"Le risposte sono capaci di darle tutti, a fare le vere domande ci vuole un genio"

Questa aforisma di Oscar Wilde apre l'introduzione del libro dedicata all'ars interrogandi (l'arte di porre le domande) e di riflesso anche all'ars respondendi (l'arte di dare le risposte).

"L'arte di interrogare non e' facile come si pensa. E' piu' arte da maestri che da discepoli. Bisogna gia' aver imparato molte cose per saper domandare cio' che non si sa"

disse Jean-Jacques Rousseau nel 1761. E la trovo molto giusta. Se non si conosce nulla dell'argomento della "disputa", come si puo' chiedere in modo adeguato?

E infatti l'arcivescovo Ravasi raccoglie nel suo libro una serie di domande fatte da anonimi interlocutori, in alcuni casi credenti con qualche dubbio e in altri atei con la palese voglia di cogliere in fallo l'interrogato.

Il libro e' stato diviso in diverse parti:

    1. Le domande "prime": sono "le questioni primarie che reggono la corretta impostazione delle domande successive e delle rispettive risposte". Servono ad introdurre le basi da cui partire per rispondere alle domande delle successive parti del libro. Prendono quindi di "mira" la Bibbia, gli scritti canonici e quelli apocrifi e in particolare il modo di interpretare la Sacra Scrittura, origine di moltissime delle domande presenti nel libro e di erronee certezze.

    2. Le domande "laiche": raccoglie le domande piu' provocatorie, che con la religione profonda hanno poco a che fare. Riguardano piuttosto la vita quotidiana. Quindi si tratta l'erronea condanna del teatro da parte della Chiesa, la religione insegnata a scuola, il femminismo e il fondamentalismo, la dieta vegetariana, la medicina e altro ancora.

    3. Le domande "ultime": riguardano la fine della nostra vita e del nostro mondo. Quindi il peccato, Satana, il male, il castigo, l'assoluzione, la morte, l'apocalisse, il Paradiso-Purgatorio-Inferno, il suicidio e la reincarnazione.

    4. Le domande "ebraiche": visto che piu' della meta' della Bibbia e' formata dall'Antico Testamento, che contiene libri derivanti dalla religione ebraica, qui l'arcivescovo risponde a domande riguardanti l'origine descritta nella Genesi, la moltiplicita' dei profeti, il Cantico dei Cantici e arriva anche ad argomenti piu' strani, quali gli extraterrestri. Da esperto biblista ed ebraista, la cultura di Ravasi si esprime in modo chiaro ed interessante su libri che molti cristiani potrebbero vedere come inutili per capire Gesu' e il Nuovo Testamento. Ma tutto e' collegato e se non si conoscono le basi, si e' portati facilmente all'errore.

    5. Le domande "cristiane": contiene il maggior numero di domande rispetto alle altre parti, com'e' ovvio. Riguardano il Nuovo Testamento, con particolare riferimento alla figura di Gesu' Cristo e del mondo in cui e' vissuto. Partendo dalla nascita, dai Re Magi e dagli angeli, si arriva a Giovanni il Battista, alle nozze di Cana, alla famiglia di Gesu' fino agli eventi che precedono e seguono la sua morte in croce, nonche' alla visione di Gesu' e di Maria da parte dei musulmani.

Alla fine della lettura del libro (interessante anche per capire meglio il periodo pasquale che sto vivendo) posso dire che risulta scritto bene e sono contento di avergli dedicato un po' di tempo. La parte piu' ostica per me e' stata la prima, in cui erano presenti domande piu' filosofiche e difficili anche solo da capire.

Ovviamente le risposte sono state simili.

Invece ho trovato piu' interessanti le ultime due parti, legate ad argomenti piu' "concreti" o, forse, semplicemente, ad argomenti su cui avevo una maggiore conoscenza di base. Nonostante la lettura della Bibbia, non sempre risulta tutto comprensibile e le spiegazioni date dall'arcivescovo mi sono state utili, generando interessanti riflessioni. Spiegati, certi argomenti sono diventati quasi naturali, tanto da chiedersi perche' non ci avevo pensato prima.

Immodestamente devo anche dire che ho trovato alcune domande quasi banali e le risposte naturali, per non dire ovvie.

Nel complesso e' un libro che consiglio a chi vuole togliersi qualche dubbio sugli argomenti cristiani. Non ha risposto a tutti i miei dubbi perche' le domande giuste generano risposte tali da generare altre domande.

Lo scrittore ebreo Elie Wiesel nel libro "Notte" (1958) ha scritto

"L'uomo si eleva verso Dio per mezzo delle domande che gli pone. Ecco il vero dialogo: l'uomo interroga e Dio risponde. Ma le sue risposte non si comprendono, non si possono comprendere perche' vengono dal fondo dell'anima e vi rimangono fino alla morte. Le vere risposte, Eliezer, tu non le troverai che in te. Domandai allora a Mosheh: E tu, perche' preghi? Mi rispose: Prego Dio di darmi la forza di potergli fare delle vere domande."

Io spero di continuare a fare domande, cercare le risposte e fare altre domande.

E voi? Quali sono le vostre domande?

Buona lettura a tutti!