Cercando nel buio (2001)

Ma la George viene pagata a pagine?

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Cercando_nel_buio_Elizabeth_George__Opinione_1263589

Titolo italiano: Cercando nel buio

Titolo originale: A Traitor to Memory

Anno di pubblicazione: 2001

Edizione: SuperPocket Best Thriller (2008) - Longanesi (2002)

Pag.: 737

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 22/01/2011

Vantaggi: Un giallo ben descritto con personaggi approfonditi

Svantaggi: Linea temporale confusa. Troppe descrizioni. Troppo lungo

Tra le regine del giallo inglese Elizabeth George si e' ormai ritagliata un posto fisso, che nessuno riuscira' mai a rubarle. E questo nonostante le sue origini americane.

Il giallo inglese, come ho gia' avuto modo di dire in una opinione passata, e' caratterizzato da ampie e approfondite descrizioni, poca adrenalina e molta pazienza, sia per gli investigatori che per i lettori.

Solitamente a me non dispiace questo genere, anche se a tutto c'e' un limite.

Prima di andare avanti, pero', vediamo di cosa parla il libro che sto recensendo, intitolato "Cercando nel buio" (titolo originale "A Traitor to Memory") pubblicato nel 2001 e arrivato in Italia nel 2002 edito dalla Longanesi. Io ho letto la versione SuperPocket, serie Best Thriller, del 2008.

Un accenno di trama

All'ispettore Thomas Lynley di New Scotland Yard viene affidato un'indagine spinosa: una donna e' stata travolta da un pirata della strada ed e' rimasta uccisa.

Incidente? Evidentemente no, visto che il pirata e' passato sul corpo ben tre volte prima di sparire nel nulla.

La donna si chiama Eugenie Davies. E' la madre di Gideon Davies, ex bambino prodigio ed ora grande violinista. Ma e' anche la madre di Sonia, una bambina Down uccisa vent'anni prima all'eta' di due anni.

Affiancato dagli agenti Barbara Havers e Winston Nkata, Lynley si trova ad indagare su un caso che potrebbe affondare le sue origini nel vecchio infanticidio di cui e' stata accusata la baby sitter tedesca uscita da pochi giorni dal carcere.

Come sono collegati i due casi? E perche' il sovrintendente Webberly ha affidato il caso proprio a persone di cui si fida come se avesse qualcosa di nascondere?

A voi scoprire il resto?

Le mie considerazioni

Che cosa dire di questo libro?

E' sicuramente ben descritto e ben scritto. Si arriva alla 737-ima pagina con la sicurezza di conoscere a fondo i personaggi e le situazioni, anche se un mistero, per quanto piccolo, permane.

Gia', perche' siamo davanti ad un mattone di 737 pagine, scritte fini.

Io ci ho messo ben due settimane a terminarlo, aiutato anche dal molto tempo dedicato ad una situazione particolare della mia famiglia. E quindi la pazienza non mi e' venuta a mancare.

Ma nonostante la storia sia ben scritta, risulta correre su una linea temporale confusa se si confronta la storia delle indagini con il diario di Gideon Davies che vi e' alternato. Solo alla fine si riesce ad ordinare un po' la situazione.

Come dicevo sopra, solitamente a me non dispiace questo genere letterario. Ma qui siamo proprio al limite. Bisogna avere una pazienza infinita per arrivare in fondo. Ed e' per questo motivo che ho scelto il titolo dell'opinione. Sembra infatti che la George faccia di tutto per allungare la "minestra", mentre si potevano tagliare alcune parti senza rovinare la storia.

Nel complesso non mi e' dispiaciuto leggere questo libro e credo che continuero' con gli altri della serie. Spero solo che i prossimi siano meno prolissi, anche se un amico mi ha dato un parere negativo su "Agguato sull'isola".

Buona lettura a tutti!