La ragazza che giocava con il fuoco (2006)

La storia di Lisbeth Salander

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/La_ragazza_che_giocava_con_il_fuoco_Millennium_trilogy_Vol_2_Stieg_Larsson__Opinione_1219281

Titolo italiano: La ragazza che giocava con il fuoco

Titolo originale: Flickan som lekte med elden

Anno di pubblicazione: 2006

Edizione: Marsilio

Pag.: 750

Prezzo: Euro 13.80

Finito il: 20/07/2010

Vantaggi: Un buon giallo, ben scritto, personaggi interessanti, ottima ambientazione

Svantaggi: La sua lunghezza e la sua mancanza di un finale

Dopo "Uomini che odiano le donne", eccomi qui a parlare di "La ragazza che giocava con il fuoco" (titolo originale "Flickan som lekte med elden"), il secondo capitolo della cosiddetta "trilogia Millenium" scritta dallo svedese Stieg Larsson, che ha venduto nel mondo circa 30 milioni di copie. Un successo notevole, che l'autore non si e' potuto godere, essendo morto improvvisamente nel 2004.

Questa data mi ha lasciato qualche dubbio, visto che dal retro di copertina si evince che questo libro e' stato pubblicato nel 2006 (di questo anno e' il copyright dell'opera).

Pubblicato postumo? Puo' essere. Peccato davvero, allora, per l'autore. Unico lato positivo e' che Larsson ha conquistato l'immortalita' derivante dalla fama di un'opera letteraria, il sogno nel cassetto di ogni scrittore.

Dell'autore ho gia' parlato nell'opinione su "Uomini che odiano le donne" e mi sembra inutile ripetermi.

Passiamo quindi ad un accenno della trama.

Un accenno di trama

Continuano le avventure di Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander.

Li avevamo lasciati alle prese con gli strascichi dell'affare Wennerstrom, che tanta fama ha portato al nostro giornalista del mensile Millenium, da lui stesso fondato insieme ad un paio di soci.

La rivista si e' lasciata alle spalle i problemi giudiziari di Blomkvist e i derivanti problemi finanziari e sta per buttarsi in un'altra grande avventura: Dag Svensson e Mia Bergman si stanno occupando di traffiking. Il primo e' un giornalista, la seconda una dottoranda in criminologia alle prese con la sua tesi. Il traffiking riguarda il traffico di donne e sesso dall'estero verso la Svezia, soprattutto dalla Russia. Dall'inchiesta viene fuori una lista di nomi illustri che portera' sicuramente a scuotere l'opinione pubblica.

Per quanto riguarda Lisbeth Salander, all'inizio della storia si trova in vacanza all'estero. Presto rientra in Svezia, dove riorganizza la sua vita e le sue proprieta'. Ma ancora non sa che la vendetta di un suo recente conoscente sta per scatenare su di lei una grande tempesta legata al suo passato, che la portera' ad essere sospettata di un triplice omicidio.

Tra le vittime si trovano anche Dag e Mia. E sul caso si trovera' ad indagare lo stesso Blomkvist.

A voi scoprire il resto della storia.

Le mie considerazioni

A voi scoprire il resto della storia, avvisandovi pero' che per sapere come va a finire sara' necessario leggere anche "La regina dei castelli di carta", terzo e ultimo capitolo della trilogia Millenium. Infatti, come indicato negli svantaggi, questo libro non ha un finale. E' semplicemente una storia divisa in due libri, anzi in due mattoni, essendo il primo composto da 750 pagine e il secondo da 857 pagine. Nonostante si tratti della versione tascabile (serie Maxi venduta dalla Marsilio a 13.80 euro il volume), rappresentano un bel carico da portare nello zaino durante i miei viaggi da pendolare.

Da tutto cio' si puo' facilmente dedurre che non scrivero' un'opinione sul terzo libro della trilogia, in quanto rischierei di anticipare qualcosa del finale di questo rovinandone la lettura.

Tornando alla storia, il protagonista assoluto e' il passato di Lisbeth Salander, che gioca un ruolo essenziale per tutto cio' che capita ai nostri personaggi. "La ragazza che giocava con il fuoco" ci fa scoprire tutto del passato tormentato dell'eccentrica Lisbeth e della sua particolare famiglia. Nulla da stupirsi se la ragazza e' diventata quel che e'.

Mikael Blomkvist e' un coprotagonista che da' il suo contributo per arrivare alla verita' e aiutare un'amica.

La storia si puo' comunque collegare al titolo del primo libro della trilogia: i criminali che Lisbeth e Mikael combattono sono in fondo tutti _uomini che odiano le donne_.

A differenza del primo libro, qui Larsson e' piu' prolisso (e lo stesso succede nel terzo), ma nel complesso mi e' comunque piaciuto e non mi ha annoiato. Alcune parti potevano forse essere riassunte e quindi prendere meno pagine, ma non mi importa. Nel frattempo ho finito di leggere anche "La regina dei castelli di carta" (essenziale per conoscere la fine della storia) e la cosa si accentua, visto che ogni personaggio, anche quelli apparentemente meno importanti, sono descritti in modo approfondito. Ma scoprire il loro passato permette a Larsson di parlare della nostra realta' o almeno di quella svedese e dare un quadro d'insieme della societa' contemporanea. Per qualcuno potrebbe risultare noioso, per me invece e' stato istruttivo.

Come mi e' gia' successo nel primo libro, anche qui ho preferito il personaggio di Lisbeth Salander per il suo modo di fare chiuso, ma alla fine molto piu' sincero e spontaneo di tanta gente cosiddetta "normale".

Blomkvist comunque ha dei lati decisamente positivi che condivido, primo tra tutti quello legato al suo modo di vedere l'amicizia. Chi gli e' amico puo' aspettarsi la sua completa fiducia e puo' contare sul suo aiuto in qualunque momento ne abbia bisogno. Anch'io la vedo in questo modo. Qualche volta e' difficile riuscire a capire il comportamento di una persona ed e' altrettando difficile continuare a definirla amica. L'amicizia, per poggiare su basi solide, dovrebbe essere un legame a doppio senso e non a senso unico portato avanti solo grazie alla volonta' di una delle due persone che la vivono.

Tornando al libro, mi e' piaciuto e lo consiglio agli amanti dei thriller, che pero' devono ricordarsi di comprare anche il libro successivo, perche' da leggere subito dopo.

Buona lettura a tutti!