Il mercante di corpi (1995)

Traffici umani

Titolo italiano: Il mercante di corpi

Titolo originale: Voodoo River

Anno di pubblicazione: 1995

Edizione: PiEmme

Pag.: 333

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 09/11/2008

Vantaggi: Un buon giallo americano con protagonisti interessanti.

Svantaggi: Nessuno in particolare.

Nel 1995 Robert Crais ha scritto "Voodoo River", che arrivo' in Italia solo nel 2005 edito dalla PiEmme con il titolo "Il mercante di corpi". Questa volta capisco piu' facilmente il titolo italiano che quello originale, visto che il voodoo non ha alcuna attinenza con la storia raccontata da Crais. A meno che la parola non abbia un secondo significato che ignoro.

Un accenno di trama

La storia inizia dall'incontro tra Elvis Cole e una nuova cliente.

Si tratta di Jodi Taylor, nota attrice di una serie televisiva di grande successo, accompagnata dal suo agente.

Cio' che viene chiesto a Cole sembra abbastanza semplice: Jodi e' stata adottata e vorrebbe sapere qualcosa della sua vera famiglia, in particolare l'anamnesi familiare per scoprire eventuali tare e malattie ereditarie.

Le origini di Jodi si perdono in Louisiana e qui Elvis Cole si reca per fare le sue ricerche.

Trovare la famiglia di Jodi risulta abbastanza semplice e il caso sembra risolto a poche pagine dell'inizio.

Ma ovviamente le cose si complicano e prendono una piega inaspettata, che richiede l'intervento del granitico Joe Pike, socio di Cole.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Non c'e' molto da dire sui libri di Crais senza rischiare di rovinarne la lettura.

Sono i classici thriller americani pieni di adrenalina, azione e uomini tutti d'un pezzo, infarciti di battute ironiche e scontri verbali e fisici.

Cole e Pike sono personaggi abbastanza tipici, di cui ho gia' avuto modo di parlare poco tempo fa.

L'unico svantaggio che potrei trovare in questo libro e' l'inaspettata piega che prende la storia dopo la risoluzione del caso all'inizio. Sembra tutto finito, tutto molto semplice e lineare. E invece le cose si devono complicare per riempire le pagine successive. Sembra quasi una forzatura. Ma superatala, il resto scorre come al solito.

E' una tipica lettura da viaggio in treno, che non necessita' particolari riflessioni o un'assoluta attenzione. Scorre proprio come il treno, permettendo di essere disturbato dalla voce stridente di qualche passeggero che irrispettosamente non tiene conto delle persone che stanno leggendo o che vorrebbero solo riposare mente e orecchie. Evidentemente non hanno bene in testa il concetto di liberta', che finisce dove inizia quella del tuo prossimo. E non pensano che alzare la voce per chiacchierare con i loro vicini possa disturbare qualcuno.

A parte le polemiche (scusate lo sfogo), consiglio questo libro per una lettura tipicamente "estiva" o "da viaggio" agli amanti del thriller americano. Non ci sono grandi sorprese ma anche grandi delusioni. In fin dei conti, mi e' piaciuta.

Buona lettura a tutti!