Le perfezioni provvisorie (2010)

Che fine ha fatto Manuela?

Titolo: Le perfezioni provvisorie

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: Sellerio Palermo - n.804

Pag.: 336

Prezzo: Euro 14.00

Finito il: 20/01/2010

Vantaggi: Un buon giallo solcato di ricordi e nostalgia, ottimamente scritto.

Svantaggi: Nessuno

Gianrico Carofiglio e' nato nel 1961 a Bari e li' svolge la sua professione di magistrato. Li' svolge anche la sua seconda professione, quella di scrittore. Nel 2002 da' vita al personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri con il libro intitolato "Testimone inconsapevole", che si rivela un'introduzione e una presentazione del nostro "eroe" in vista delle avventure future. Nel 2003 infatti esce "Ad occhi chiusi", forse il libro piu' bello della serie, secondo me. E nel 2006 arriva "Ragionevoli dubbi".

Negli intermezzi Carofiglio non e' stato con le mani in mano: ha scritto infatti "Il passato e' una terra straniera" (molto bello), "Ne' qui ne' altroVe" (nostalgico), "L'arte del dubbio" (trattato sui processi) e altri ancora.

Proprio quest'anno, precisamente il 14 gennaio scorso, e' uscito "Le perfezioni provvisorie", quarta avventura di Guerrieri.

Prima di procedere con le mie considerazioni, vediamo di cosa parla il nuovo libro.

Un accenno di trama

La vita di Guido Guerrieri procede come al solito, tra il lavoro da avvocato difensore, i viaggi nel passato e la passione per la lettura.

A differenza delle aspirazioni letterarie nel finale del libro precedente, Guido non ha iniziato a scrivere, forse per differenziarsi dal suo creatore.

Una novita' si profila all'orizzonte quando un collega civilista porta nel nuovo studio di Guerrieri una coppia di suoi clienti. La loro unica figlia Manuela e' scomparsa nel nulla e dopo tanti mesi di indagini a vuoto la procura sta per archiviare il caso.

Compito di Guerrieri e' controllare il fascicolo delle indagini alla ricerca di possibili spunti per impedirne l'archiviazione.

Guido e' molto combattutto: quello e' un lavoro piu' da investigatore che da avvocato e lui non ha le competenze per svolgerlo. La sua onesta' gli impedisce di prendere soldi senza fare nulla.

Ma la vista del dolore di quelle due persone e il sapore della sfida lo portano ad accettare.

Cosi' si immerge nella vita di Manuela attraverso le indagini fatte dai Carabinieri e decide di risentire alcune delle persone piu' vicine alla ragazza scomparsa. Alcune di loro attirano maggiormente la sua attenzione.

Guido procede un po' a caso, da investigatore dilettante quale e', ma qualcosa forse potrebbe venir fuori...

... a voi scoprire il resto e anche l'origine delle "perfezioni provvisorie".

Le mie considerazioni

Mentre i primi tre libri su Guerrieri risultavano piu' legal thriller, questo ha tinte piu' gialle, inframmezzate a viaggi nostangici nel passato. Questo aspetto mi ha ricordato "Ne' qui ne' altroVe": anche li' si effettuava un viaggio nel passato e nella storia del protagonista e della citta' di Bari.

Guido Guerrieri e' un personaggio interessante e un avvocato atipico.

Non ha iniziato la sua professione per passione: in realta' l'ha fatto come ripiego, non sapendo bene cosa fare della sua vita. Da quell'inizio traballante e poco convinto e' venuto fuori un uomo notevole, pieno di dubbi ma anche di buoni propositi, con alcune passioni (come la lettura) e alcune strane manie. Una di queste e' parlare con il sacco da pugile che ha installato a casa e che prende a pugni prima di iniziare a chiacchierare con lui. Lui ovviamente non risponde a voce, ma lo fa attraverso le sue oscillazioni.

Un'altra piccola (nuova) mania sono i giri in bici per la citta' di Bari a notte fonda. Da questi giri deriva la scoperta di un locale frequentato soprattutto da omosessuali. Lui ha altre preferenze e si sente un po' in imbarazzo la prima volta che ci entra, ma il locale e' tranquillo, e' appartato, si mangia bene e si sente ottima musica. La sua proprietaria e' Nadia, ex cliente di Guerrieri gia' incontrata in un libro precedente.

Nadia e' il personaggio che mi e' piaciuto di piu' di questo libro, a parte il protagonista.

Ex prostituta, ha lasciato la professione e si e' dedicata ad altro. I soldi guadagnati nel passato sono fruttati bene grazie ad oculati investimenti e il locale e' quasi un capriccio. Il rapporto tra Guido e Nadia e' interessante e vorrei parlarne maggiormente, ma cosi' rovinerei la lettura di questo libro. Aggiungero' solo un'altra cosa che mi piace di Nadia: il suo compagno di passeggiate, un enorme mastino corso chiamato assurdamente Pino, che Guido battezza diversamente.

Come forse avrete gia' capito, il nuovo libro di Carofiglio mi e' piaciuto molto.

Il lato giallo e' immerso in una malinconia nostalgica che gli da' un paio di punti in piu'. E' un viaggio nella psicologia di un uomo e delle persone che gli stanno intorno.

Un argomento che mi ha colpito durante la lettura e che ho trovato molto attuale e' la critica fatta da Guerrieri sulla lunghezza dei processi: un suo cliente ha commesso un reato dodici anni prima e si ritrova alla sentenza finale ora che ha messo la testa a posto, ha una compagna e un figlio piccolo.

Come si puo' punire una persona dopo cosi' tanto tempo? I processi in Italia (non so dalle altre parti) risultano troppo lunghi. Parlare di un processo di due anni definendolo "processo breve" mi sembra decisamente assurdo. Non e' il processo di due anni ad essere breve, sono gli altri che dovrebbero essere definiti lunghi. Dietro Guerrieri sta un Carofiglio magistrato (anti-Mafia) che sicuramente sa di cosa sta parlando. E il personaggio si dice politicamente di sinistra.

Lasciando da parte questioni politiche, una riforma della giustizia e' necessaria. Purtroppo credo non si riuscira' mai a fare perche' non si riesce ad arrivare ad un accordo tra le parti. Anche se i testi delle proposte fossero uguali, ci sarebbe sempre qualcosa da contestare.

Perche' non limitarsi ad una contro-proposta ed iniziare un costruttivo confronto? Utopia? In Italia sembra sia cosi'!

Scusate la digressione, ma ci voleva.

Concludo consigliando questo libro agli amanti dei gialli italiani. Coloro che ancora non hanno letto nulla di Carofiglio dovrebbero leggere la serie su Guido Guerrieri nel giusto ordine di uscita per scoprire e conoscere al meglio il personaggio e l'ambiente in cui vive.

Buona lettura a tutti!