La biblioteca dei morti (2009)

Quando tutto e' gia' scritto...

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/La_biblioteca_dei_morti_Glenn_Cooper__Opinione_1319693

Titolo italiano: La biblioteca dei morti

Titolo originale: Library of the Dead

Anno di pubblicazione: 2009

Edizione: Nord (2009), TEA (2010)

Pag.: 439

Prezzo: Euro 13.00

Finito il: 19/07/2011

Vantaggi: Ben scritto, tra thriller e storico. Personaggi interessanti. Finale inquietante

Svantaggi: Nessuno

Da un po' di tempo questo libro mi aveva incuriosito e aspettavo solo l'occasione giusta per comprarlo e leggerlo. Alla fine e' arrivata con una buona promozione, la solita che l'editrice TEA fa tipicamente ogni anno nel periodo estivo, quella del 30% di sconto su tutti i suoi libri.

Sto parlando de' "La biblioteca dei morti" (titolo originale "Library of the Dead") scritta da Glenn Cooper nel 2009 e arrivata in Italia lo stesso anno edita dalla Nord. Nel 2010 e' uscita l'edizione economica della TEA, che di economico da un po' di tempo ha ben poco. Infatti, di molti autori, viene fatta un'edizione a 13.00 euro (lo stesso capita con alcuni libri Mondadori). Certo, rispetto ai 22.00 (o piu') dell'edizione rilegata puo' sembrare un buon prezzo. Ma l'aggettivo "economico" per me ha un altro significato.

Detto questo, passiamo all'autore, per me uno sconosciuto.

Dalla breve biografia sulla copertina del libro leggo che si e' laureato in archeologia ad Harvard con il massimo dei voti, ha conseguito il dottorato in Medicina (mi pare una cosa un po' astrusa, vista la diversita' delle due materie, ma evidentemente all'estero e' possibile), e' stato presidente e amministratore delegato della "piu' importante industria di biotecnologie" del Massachussets. E poi e' diventato sceneggiatore e quindi produttore cinematografico. Una biografia varia e diversificata, non c'e' che dire.

Ora ritroviamo Cooper come autore di best-seller.

Gia' perche' "La biblioteca dei morti" e' diventato in poco tempo un best-seller scalando tutte le classifiche mondiali.

Non posso giudicare cio' che ha fatto Cooper negli altri campi della sua vita, ma posso giudicarlo nel libro che ho appena letto. E posso dire che qui ha fatto un buon lavoro.

Un accenno di trama

New York, 21 maggio 2009.

E' il giorno in cui David Swisher, agiato dirigente di banca, riceve una strana cartolina su cui e' riportata solo una data, quella del giorno dopo, e una piccola bara disegnata con una penna nera.

Il giorno dopo Swisher viene ucciso.

E' il primo della serie.

Chi ha mandato la cartolina?

I giornalisti l'hanno soprannominato Doomsday e il caso passa all'agente Will Piper dell'FBI, esperto di serial killer quasi alla soglia della pensione. La sua carriera, contornata di successi nella cattura di serial killer, non e' andata cosi' bene nel lato privato. Ed ora Will sta aspettando fervidamente la pensione per dare un calcio a tutto e ritirarsi. Il caso Doomsday e' una brutta gatta da pelare.

Londra, 12 febbraio 1947.

Winston Churchill viene convocato d'urgenza per prendere un'importante decisione. Uno scavo archeologico ha portato alla luce una cosa assolutamente incredibile e il governo attuale, ancora provato dalla fine della guerra, non sa come gestirla.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Ho cercato di essere il piu' breve possibile nella descrizione della trama.

Se volete un buon consiglio, non leggete quella riportata sulla copertina del libro: svela troppo e vi ritrovate a leggere le prime pagine del libro sapendo gia' una buona parte della soluzione della storia.

La trama da me riportata invece e' il minimo che si deve sapere per decidere se il genere e la storia possono interessare oppure no. Ho tralasciato un terzo periodo storico, ma l'ho fatto apposta.

Come struttura, "La biblioteca dei morti" mi ha ricordato i libri di Valerio Evangelista sull'inquisitore Eimerich, o, piu' vicino per genere, Clive Cussler con protagonista Dirk Pitt. Anche Evangelista e Cussler organizzano le loro trame intrecciando la nostra realta' con altri due periodi storici.

E questo mi ha insinuato un dubbio nel definire il genere del libro. Io lo giudicherei un thriller, vista la presenza di un agente dell'FBI, la caccia ad un serial killer e un'indagine su diverse morti. Ma ci sono gli altri due periodi temporali ad insinuare il dubbio. Avventura? Mi sembra riduttivo. Storico? E' ben di piu'.

Alla fine definiamolo romanzo a tinte gialle, storiche e avventurose, cosi' tutti sono contenti.

Passando alla storia, e' ben organizzata e ben scritta. C'e' la giusta dose di azione e di descrizione, com'e' tipico dei libri americani. I personaggi sono ben costruiti, anche se non del tutto originali, ma questo non e' un grosso difetto. Il mix tra storia e fantasia e' buono e Cooper ha curato bene l'ambientazione (sembra quasi di ritrovarsi a parlare con Churchill, sebbene nessuno di noi l'abbia mai incontrato).

Di cos'altro si puo' parlare? Del finale?

No, ovviamente no, sarebbe una crudelta' svelare il finale a chi ancora non ha letto il libro. Diro' solo che e' inquietante: e' questo l'aggettivo che mi e' venuto in mente quando ci sono arrivato.

Con questo chiudo perche' ogni ulteriore parola svelerebbe troppo del libro. Ovviamente il libro mi e' piaciuto e lo consiglio a tutti. Cooper ha gia' pubblicato il seguito, "Il libro delle anime", che deve essere letto assolutamente dopo questo, a quanto ho potuto capire (non l'ho ancora letto). Ho sentito pareri non troppo entusiasti, ma l'unico modo per venirne a capo e' verificare di persona, cosa che faro' al piu' presto visto che ne esiste gia' la versione "economica" della TEA e la sua promozione estiva.

Buona lettura a tutti!