L'ultima lacrima (1994)

Racconti ironici e non solo

Titolo: L'ultima lacrima

Anno di pubblicazione: 1994

Edizione: Feltrinelli - Universale Economica n.1394

Pag.: 174

Prezzo: Euro 6.50

Finito il: 06/12/2009

Vantaggi: Raccolta di racconti ironici, divertenti, tragicomici e fantastici ben scritti da un Benni in vena.

Svantaggi: Nessuno in particolare

Eccomi ad una nuova raccolta di racconti di Stefano Benni, nello stesso stile della raccolta "Il bar sotto il mare" letto poco tempo fa. La mia amica non si e' fatta attendere e mi ha portato un altro libro, spinta anche dal mio precedente giudizio positivo.

Cosi' mi ha portato "L'ultima lacrima", raccolta pubblicata per la prima volta nel 1994 ad opera della Feltrinelli (la mia versione e' della Universale Economica, n.1394).

A differenza del libro precedente, qui non c'e' un filo conduttore a legare i racconti, ne' un gruppo di personaggi particolari a raccontare le proprie avventure.

C'e' un personaggio che si presenta piu' volte, denominato "il viaggiatore", che ci racconta tre sue avventure. Tra queste, le ultime due mi hanno colpito maggiormente.

La seconda, "L'uomo puntuale", e' dedicata ad un uomo puntuale costantemente frustrato dal mondo che lo circonda e che ovviamente non e' mai puntuale:

"Cosi' e' la vita del puntuale. Un inferno in cui si attende la morte, sperando che almeno lei sia in orario"

dice. Ed io, seppur non arrivando a questo estremo, mi ci ritrovo molto. Anch'io nella mia vita non ho mai incontrato nessuno veramente puntuale. O almeno nessuno puntuale quanto me, tanto che a volte mi domando se sono gli altri a sbagliare o invece sono io quello sbagliato da correggere. Certo mi discosto dal personaggio raccontato dal viaggiatore anche per quel che capita alla fine del racconto.

Il terzo racconto del viaggiatore, "L'inferno", riguarda sempre il treno, ma visto come serie di gironi infernali. E chi viaggia in treno come il sottoscritto sorride davanti agli eccessi raccontati da Benni, anche se ne riconosce bene le situazioni di base.

Ma ci sono anche altri racconti, alcuni fantastici, altri con tinte gialle o horrorifiche. In molti si parla di un mondo dominato da un regime e da un dittatore. Credo di aver capito a chi si riferisce, viste le idee politiche di Benni, anche se lo stesso si potrebbe adattare ai regimi di opposta fazione.

Solo uno non puo' essere "adattato", intitolato "L'ospite d'onore", che ho trovato troppo divertente per il modo in cui finisce.

E per quanto riguarda l'origine del titolo del libro?

Credo si possa far risalire all'ultimo racconto della serie, "Sniper", anche se devo dire che altri racconti fanno pensare ad un'ultima lacrima versata, soprattutto il primo, tragicomico ma purtroppo realizzabile, visto cio' che passa ultimamente in televisione.

Nel complesso, la raccolta mi e' piaciuta, anche se non l'ho trovato bella quanto "Il bar sotto il mare".

Alcuni racconti non sono piu' lunghi di una pagina e questo testimonia la bravura dello scrittore: non e' facile scrivere un racconto breve, tanto meno un racconto brevissimo come ad esempio "Il Re Moro".

A questo punto mi piacerebbe leggere un romanzo di Benni per vedere come se la cava sul "lungo percorso".

Concludo consigliando la lettura di questo libro. Ce n'e' per tutti i gusti.

Buona lettura a tutti!