La squadra (1993)

"Mai perdere la speranza"

Titolo italiano: La squadra

Titolo originale: Free Fall

Anno di pubblicazione: 1993

Edizione: PiEmme Pocket

Pag. 335

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 22/10/2008

Vantaggi: Un buon thriller pieno di azione e ironia. Personaggi interessanti.

Svantaggi: Personaggi stereotipati che si trovano in altri libri.

Robert Crais e' un veterano della letteratura americana, specificatamente del genere thriller e poliziesco. Ha vinto diversi premi letterari e ha firmato anche le sceneggiature di famose serie tv, tra cui "Avvocati a Los Angeles" e "Miami Vice".

In Italia Crais e' arrivato grazie alla casa editrice PiEmme che l'ha inserito anche nella serie "Maestri del Thriller".

Di Crais ho gia' letto "L.A. Killer" circa un anno fa e poi mi ero fermato. La ragione? Nessuna. C'e' chi lo chiama caso o destino. Forse semplicemente mi sono fatto "irretire" da altri autori.

Qualche settimana fa, pero', complice un'offerta da non perdere in un supermercato, mi sono capitati tra le mani alcuni dei suoi vecchi libri.

Quello di cui vi parlero' oggi si intitola "La squadra" ("Free Fall" in originale), scritto nel 1993 e arrivato in Italia nel 2002.

I protagonisti sono gli stessi di "L.A.Killer": gli investigatori privati Elvis Cole e Joe Pike.

Un accenno di trama

La storia ha inizio dal primo incontro tra Elvis Cole e una nuova cliente, Jennifer Sheridan, una ragazza acqua e sapone che non dimostra i suoi anni. Il suo e' un problema di cuore: Mark Thurman, il suo fidanzato, da qualche tempo si comporta in modo strano. C'e' qualcosa che lo preoccupa e Jennifer vorrebbe ingaggiare Cole per scoprire di cosa si tratta.

Non e' un caso cosi' semplice: Thurman e' un poliziotto e fa parte di una squadra denominata REACT che lavora in borghese e si occupa di spacciatori e traffico di droga.

Cole non ci mette molto a capire che lo strano comportamento di Thurman e' legato proprio al suo lavoro. Ma cosa puo' aver provocato questo cambiamento? Che sia corrotto? Che sia implicato in qualche crimine?

E' Cole che deve scoprirlo, coadiuvato dall'amico e socio Joe Pike.

A voi scoprire il resto della storia.

Le mie considerazioni

Un po' di tempo fa ho parlato di "Vicino al cuore" di Peter Robinson come classico esempio di giallo all'inglese.

Nel caso del libro di Crais ci si ritrova al suo opposto, il classico thriller americano, fatto di azione, battute ironiche e uomini tutti d'un pezzo.

Elvis Cole e' proprio cosi': un personaggio sempre pronto a dire la sua e a non tirarsi mai indietro davanti a niente. La donzella in pericolo e' un classico esempio: proprio qui la cliente e' una ragazza tranquilla profondamente innamorata, che presto si trovera' in pericolo per la sua voglia di aiutare il fidanzato.

Se Cole e' l'uomo tutto d'un pezzo ma abbastanza umano, Joe Pike e' il macho che non ha bisogno di parlare. I suoi discorsi si limitano a poche battute, l'essenziale. Preferisce l'azione e non farsi trovare impreparato davanti alle emergenze. Come ex poliziotto (il suo passato viene svelato in "L.A. Killer"), non ha una buona reputazione tra i suoi ex colleghi, ma lui non se ne cura. L'importante e' fare il proprio lavoro e uscire vivi dalle situazioni pericolose.

Chi si accosta a questo tipo di letteratura non deve aspettarsi trame difficili o psicologicamente elevate. E' l'azione a farla da padrona per tutta la storia. Il lettore non ha modo di annoiarsi.

E' il classico libro da viaggio in treno o da vacanza estiva sotto l'ombrellone di una spiaggia. Ed e' con questa idea che l'ho letto, trovandolo simpatico e interessante. Si e' rivelato un buon modo per riempire i miei viaggi da pendolare.

Concludendo, consiglio Crais agli amanti del thriller americano stile Lehane o Connelly. Sarebbe preferibile iniziare la serie su Cole e Pike dal primo libro, ma non e' importante. Io non l'ho fatto e ho capito subito i personaggi senza alcun problema.

Buona lettura a tutti!