Corsa verso il baratro (1992)

Per amore di Elena

Titolo italiano: Corsa verso il baratro

Titolo originale: For the Sake of Elena

Anno di pubblicazione: 1992

Edizione: TEA - Longanesi nel 2008 - per Mondadori nel 1993 come "Per amore di Elena"

Pag.: 484

Prezzo: Euro 8.90

Finito il: 13/04/2010

Vantaggi: Un buon giallo all'inglese ben scritto da una George in piena forma

Svantaggi: Nessuno

Purtroppo non e' la prima volta che mi capita, ma questa volta mi e' andata bene.

Parlo dei libri stranieri pubblicati in Italia con titoli diversi. Ma sono sempre gli stessi libri.

Mi e' capitato con le opere di Philip Vandenberg o Wess Craven. Con Craven purtroppo me ne sono accorto solo dopo aver comprato i due libri "Incubo" e "La società degli immortali", che raccontano la stessa storia. Con Vandenberg me ne sono accorto prima e non ho buttato soldi.

Lo stesso e' capitato con Elizabeth George e il suo "For the Sake of Elena", scritto nel 1992 e arrivato in Italia per la prima volta nel 1993 nella serie Giallo Mondadori col titolo "Per amore di Elena". Poi le opere della George sono passate alla Longanesi, che le ha (ri)pubblicate tutte. E nel 2008 ha fatto uscire "Corsa verso il baratro", il cui titolo originale e' proprio "For the Sake of Elena"!

Per mia fortuna la versione Giallo Mondadori era talmente vecchia che mi e' sfuggita e cosi' mi sono "accontentato" di "Corsa verso il baratro" nell'edizione tascabile TEA a 8.90 euro.

Ma lasciamo da parte questa "velata" critica verso gli editori italiani (magari capita lo stesso anche in altri paesi) e veniamo al libro.

La sua autrice e' una mia vecchia conoscenza. Elizabeth George e' americana, e' nata a Warren, in Ohio, nel 1949 e vive ora in California. Il suo modo di scrivere pero' ricorda i classici gialli all'inglese di cui ho gia' avuto modo di parlare in passate opinioni su di lei e quindi non mi ripetero'. L'ambientazione e' inglese, la tecnica e' lenta e molto descrittiva, i personaggi sono raccontati a tutto tondo, con una particolare enfasi per la parte psicologica.

Purtroppo la pubblicazione della Longanesi non ha seguito l'ordine di uscita delle opere della George, quindi, violando una delle mie regole (quasi) ferree, ho letto questi libri in modo un po' disordinato. Ma li ho trovati comunque abbastanza comprensibili. Per molti di questi i personaggi principali sono sempre gli stessi, magari si scambiano solo l'importanza che ricoprono nella storia.

In questa "Corsa verso il baratro" troviamo in primo piano l'ispettore Thomas Lynley e la fedele assistente, il sergente Barbara Havers, di New Scotland Yard. C'e' anche Lady Helen a far da terza protagonista, piu' un'apparizione veloce di Simon St.James.

Ma vediamo un accenno di trama prima di proseguire.

Un accenno di trama

Lynley e Havers sono mandati in trasferta da Londra a Cambridge.

Una studentessa, Elena Weaver, e' stata assassinata in modo brutale e feroce mentre correva lungo il fiume. La polizia locale non e' in buoni rapporti con le autorita' dell'universita' di Cambridge per passate incomprensioni e l'universita' richiede l'intervento di New Scotland Yard.

Lynley si offre volontario insieme ad Havers per risolvere il caso. Tra le sue motivazioni nascoste c'e' anche quella di avvicinarsi a Helen, la donna che ama e che si trova a casa della sorella per aiutarla con la terza figlia, nata da poco. Il loro rapporto e' burrascoso e Lynley vorrebbe mettere ordine e avere una risposta.

Havers invece ha problemi con la salute della madre, che perde la memoria e viaggia nel passato e nel presente in modo del tutto casuale. La trasferta non e' una buona cosa per lei, ma servira' a farle prendere una decisione dura ma necessaria.

Il caso di Elena Weaver non e' semplicissimo. E' figlia di primo letto di un professore che potrebbe essere scelto per una prestigiosa cattedra di Cambridge e i rapporti tra i due non erano buonissimi.

Per di piu' Elena era sorda e questo rappresentava un problema per la famiglia.

Chi voleva ucciderla in modo cosi' brutale? E che collegamenti ci sono con colleghi, amici e famiglia?

A voi scoprirlo.

Le mie considerazioni

"Corsa verso il baratro" si e' rivelato un altro buon giallo di Elizabeth George.

Vi si trovano tutte le caratteristiche essenziali del suo modo di scrivere. I personaggi sono descritti in modo esaustivo e con un notevole approfondimento psicologico. Gli ambienti sono descritti nel dettaglio, anche se nella nota finale del libro si legge che c'e' stata qualche liberta' per quanto riguarda certi edifici del complesso universitario di Cambridge.

Una volta appurata e accettata questa lentezza del racconto, questo si snoda in modo armonico e continuo. A me e' piaciuto e sono stato catturato dalla storia. Mi sono ritrovato con un Lynley e una Lady Helen ancora non sposati e una Barbara nella vecchia casa senza i vicini pakistani che saranno protagonisti di "Il prezzo dell'inganno".

C'e' una cosa strana nel modo di scrivere della George che mi ha colpito e non ho saputo spiegare: spesso, quando c'e' Helen sulla scena, la indica con "Lady Helen". Questo titolo nobiliare evidenziato e' inutile, soprattutto perche' poi non usa la stessa regola con Lynley, ben piu' nobile e altolocato di Helen (e' l'ottavo conte di Asherton). Sembra quasi un modo per darle maggiore importanza oppure per mantenere le distanze, due atteggiamenti quasi in contrasto tra di loro. Qualcuno sa spiegarmelo?

Altro? Direi che non c'e' nulla da dire in piu'.

E' un giallo e se si svela troppo se ne rovina la lettura.

Concludo consigliandolo agli amanti dei racconti lenti e dei gialli. Se riuscite, leggete i libri della George nel giusto ordine, credo sara' piu' "salutare" per conoscere meglio i suoi personaggi.

Buona lettura a tutti!