Una brutta faccenda (2003)

Tante sigarette e due casi per Bordelli

Titolo: Una brutta faccenda

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: Guanda - TEA (2005-2012)

Pag.: 250

Prezzo: Euro 9.00

Finito il: 01/02/2013

Vantaggi: Buon romanzo giallo ben scritto e ambientato. Da leggere

Svantaggi: Nessuno

Marco Vichi e' una vecchia conoscenza. Qualche anno fa ho letto "Il commissario Bordelli", il primo libro della serie dedicata a questo personaggio e mi ero ripromesso di leggere anche i successivi. Poi il tempo e' passato, ma quell'idea e' rimasta. Finalmente ho potuto metterla in pratica, sfruttando anche una delle tante promozioni TEA, editore della versione tascabile dei libri di Vichi, solitamente pubblicati da Guanda.

Prima di proseguire, pero', diamo un'occhiata all'autore.

Marco Vichi e' nato nel 1957 a Firenze. E' praticamente tutto cio' che si apprende dalla breve biografia riportata sul retro del libro, oltre al fatto che i suoi libri sono arrivati anche in altri paesi europei. Vichi ha creato il personaggio di Bordelli, ma non si e' limitato a questa serie e annovera anche altri libri indipendenti. Tra questi ho letto "Il brigante".

Ma chi e' Bordelli?

Confesso di non ricordare il suo nome di battesimo. Lui si presenta sempre come "commissario Bordelli" e l'autore non fa grande pubblicita' al nome. E' un veterano della seconda guerra mondiale. Ha fatto parte della San Marco badogliana e ha combattuto i tedeschi per tutta la guerra comandando un gruppo di soldati tra i quali spicca anche il sardo Gavino Piras. Metto l'accento su questo nome perche' proprio suo figlio, chiamato Piras senza alcuna indicazione del nome di battesimo, fa il poliziotto e assiste Bordelli nelle sue indagini.

Bordelli, infatti, dopo la guerra, e' entrato in polizia e lavora a Firenze. Le storie sono ambientate negli anni Sessanta. E' nato nel 1910, quindi ha superato i cinquant'anni. E la vita lo ha segnato e gli ha insegnato. Tra i tanti insegnamenti c'e' anche quello di non prendersela con i piccoli delinquenti che fanno quel "lavoro" per sbarcare il lunario. Di alcuni diventa anche amico, ben sapendo che non farebbero male ad una mosca.

Bordelli fa il suo lavoro con un po' di sale in zucca. E in questo, insieme alla sua passione per la buona cucina, mi ha ricordato il Montalbano di Camilleri.

Ma veniamo al libro.

Un accenno di trama

Casimiro e' un nano che si arrabatta con lavoretti piu' o meno puliti. Ed e' una vecchia conoscenza di Bordelli.

Una sera si presenta in commissariato e denuncia il ritrovamento di un cadavere in un campo di Fiesole.

Bordelli, incerto se credergli, si fa portare sul posto, ma non trova alcun corpo. Il nano si e' immaginato tutto?

Qualche giorno dopo in un parco di Firenze viene trovato il cadavere di una bambina, strangolata. Chi e' il mostro che l'ha uccisa?

Tocca a Bordelli indagare, mentre gli indizzi scarseggiano e altre bambine vengono uccise.

Oltretutto anche Casimiro scompare...

... e lascio a voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Vichi scrive bene. I suoi libri sono romanzi gialli con un protagonista che ricorda, oltre a Montalbano, anche il Wallander di Henning Mankell. Non ha pero' la lentezza dei romanzi nordici, anche se la storia difetta di azione.

Siamo in un periodo dove la scientifica era ben lontana dalle analisi alla CSI e alla RIS cui ci hanno abituato le serie moderne. Si era all'inizio e molto del lavoro del poliziotto consisteva nel raccogliere testimonianze e attendere gli eventi, sforzando di far lavorare le celluline grigie.

Bordelli non e' Poirot. Bordelli non e' un genio, e' un uomo normale che cerca di fare al meglio il suo lavoro, tra alti e bassi, tra notti insonni e tante, tante sigarette.

Sono queste le compagne costanti del commissario, che accende una sigaretta dietro l'altra, infischiandosene di quanto possano far male, mentre il suo assistente Piras cerca di non asfissiare immerso in tutto quel fumo.

Non credo ci sia molto altro da aggiungere. "Una brutta faccenda", scritto nel 2003, e' un buon libro che mi e' piaciuto e che mi spingera' a leggere altri libri su Bordelli. Consiglio di iniziare dal primo libro della serie per conoscere al meglio Vichi e il suo personaggio.

Buona lettura a tutti!