Honeymoon (2005)

FBI e vedove nere

Titolo italiano: Honeymoon

Titolo originale: Honeymoon

Co-autore: Howard Roughan

Anno di pubblicazione: 2005

Edizione: SuperPocket Best Thriller n.93

Pag.: 280

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 02/12/2007

Vantaggi: Libro giallo con trama incalzante nel classico stile Patterson

Svantaggi: Trama poco originale, intuibile e a tratti zoppicante. Personaggi confusi

James Patterson, nato nel 1949 a New York, e' da diversi anni uno dei massimi esponenti del thriller letterario americano e mondiale e vanta al suo attivo tanti libri notevoli, tra cui anche la serie dedicata al detective Alex Cross, che ha avuto sul grande schermo le fattezze di uno dei miei attori preferiti, Morgan Freeman (sto parlando dei film "Il collezionista" e "Nella morsa del ragno").

Ma il talento di Patterson ultimamente ha abbracciato generi anche piu' tranquilli con i titoli "Il diario di Suzanne", "Il giullare" (storico), "A Jennifer con amore" che ancora non ho letto. E "Miracolo alla diciassettesima buca" che invece ho avuto il piacere di leggere circa un anno e mezzo fa.

In piu' ultimamente il suo nome si e' spesso associato con quello di altri scrittori a me sconosciuti, come ad esempio Peter De Jonge.

In "Honeymoon" ha collaborato con l'anonimo (almeno in Italia) Howard Roughan, dando vita nuovamente ad un thriller molto adrenalinico, anche se con qualche pecca di fondo.

"Honeymoon", che ha conservato (stranamente) il titolo originale anche nella versione italiana (significa luna di miele, se non sbaglio), ha per protagonisti una vedova nera e un agente dell'FBI.

La vedova nera si chiama Nora Sinclair e fa l'arredatrice per uomini molto facoltosi. Il suo lavoro la porta ad intrecciare relazioni e matrimoni che finiscono sostanzialmente sempre con la morte del fidanzato o del marito di turno.

Sulle tracce di Nora viene sguinzagliato John O'Hara, agente dell'FBI con tanti anni di servizio e di esperienza alle spalle ed un buon intuito.

Chi dei due riuscira' a catturare la sua preda?

A voi scoprirlo.

Come dicevo prima, si ritrova in questo libro il puro stile di James Patterson, caratterizzato da capitoli brevi e pieni di movimento. Si va da un minimo di una pagina ad un massimo di tre per ogni capitolo e il lettore e' cosi' invogliato ad andare avanti nella lettura per scoprire come prosegue la storia.

I capitoli brevi infatti sono piu' appetibili di quelli corposi, soprattutto per catturare lettori svogliati o quelli che si dedicano a questo interessante hobby prima di dormire. Vedendo la brevita' dei capitoli, si e' portati a dire "Ancora uno, tanto e' corto e si legge velocemente" e cosi' senza rendersene conto il tempo vola e ci si ritrova alla fine del libro.

Patterson usa spesso questa tecnica, che a me piace molto, ed e' per questo che lo leggo sempre volentieri.

Questa volta pero' il suo libro (suo e di Roughan, non dimentichiamolo) ha qualche piccolo difetto.

La trama non e' molto originale e a tratti si rivela prevedibile.

Spesso ci si chiede "Ma puo' essere cosi' semplice?". E' vero, bisogna aspettare la fine per scoprire che effettivamente e' davvero cosi' semplice ma proprio per questo si prova un po' di delusione.

E poi ci sono i personaggi, alcuni presentati con pseudonimi dal timbro misterioso, come il Turista o il Pizzaiolo, che fanno un po' sorridere perche' sembra di trovarsi davanti ad un film di spionaggio di serie B e che alla fine creano confusione sulle loro vere identita'. Questo succede ancor piu' a causa delle due indagini che si intrecciano nella storia, il cui collegamento salta fuori solo verso la fine del libro, rivelando tutti i misteri fino a quel momento creatisi.

Ci sono appena 280 pagine che si leggono velocemente, ma certi errori nella trama le fanno sembrare persino troppe.

Concludendo, non sono totalmente deluso da questa lettura, ma so che Patterson puo' fare di meglio e ne ho avuto diverse prove in passato.

Quindi, agli amanti del thriller che ancora non conoscono questo scrittore consiglio il Patterson dei primi libri (in particolare quelli con protagonista Alex Cross). Per chi non ama il thriller, invece, consiglio gli altri titoli citati sopra, che sono dei "semplici" romanzi.

Buona lettura a tutti!