L'ipnotista (2009)

Il passato non muore mai

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/L_ipnotista_Lars_Kepler__Opinione_1213093

Titolo italiano: L'ipnotista

Titolo originale: Hypnotisoren

Anno di pubblicazione: 2009

Edizione: Longanesi

Pag.: 585

Prezzo: Euro 17.00

Finito il: 16/05/2010

Vantaggi: Un buon thriller ben raccontato nello stile nordico

Svantaggi: Un po' confusionario all'inizio. Lo scrittore usa il presente verbale per raccontare la storia

La storia di questo libro e' particolare.

Un giorno sono entrato in ufficio e me lo sono trovato sulla scrivania. Appena l'ho visto, ho capito da chi arrivava: era il regalo di un collega per un favore fatto poco tempo prima (che non necessitava di ricompensa, ma il regalo mi ha fatto piacere, lo devo ammettere). Solo dopo ho visto la dedica scritta dentro il libro.

"L'ipnotista" e' un titolo che mi aveva colpito da tempo, grazie alla rivista "Il libraio", pubblicata da un gruppo di editori. La si puo' trovare nelle librerie, ma e' anche possibile fare l'abbonamento e viene recapitata a domicilio a titolo gratuito. Presenta le ultime novita' letterarie. E qualche numero fa aveva un articolo dedicato proprio a questo libro.

Come al solito stavo aspettando la versione tascabile, ma ora ho smesso di aspettare.

L'autore e' Lars Kepler. Si tratta di uno pseudonimo dietro il quale si cela una coppia svedese: Alexandra Coelho e Alexander Ahndoril, marito e moglie nella vita.

D'ora in avanti usero' lo pseudonimo per semplicita' di scrittura.

La prima opera di Kepler (questa, pubblicata nel 2009) e' diventato un caso letterario nel suo Paese e da li' e' dilagato al resto dell'Europa. In Italia e' arrivato quest'anno.

Prima di andare avanti, vediamo un accenno della trama.

Un accenno di trama

Erik Maria Bark e' un medico specializzato nell'ipnosi. Fino a dieci anni prima era bravissimo nel suo lavoro, che portava avanti come ricerca al fine di curare i traumi di persone vittime di violenze, sia quelle subite a causa di incidenti sia quelle causate da altri esseri umani. Studiava anche i carnefici, oltre alle vittime, per trovare nuovi metodi di cura.

Da dieci anni Bark ha smesso di fare l'ipnotista, ha promesso di non farlo piu'.

Ora pero' il suo talento viene richiesto per risolvere un problema: una famiglia e' stata sterminata. L'unico sopravvissuto e' un ragazzo, ritenuto una vittima del mostro. Ci potrebbe essere un'altra persona in pericolo e la polizia ha bisogno dei ricordi del ragazzo per salvare questa persona, sua sorella maggiore.

Ma quel che viene fuori e' sconvolgente.

Per di piu' la notizia del ritorno all'antica professione di Bark genera un caso giornalistico. E un giorno il figlio di Bark viene rapito.

Come sono collegati tutti questi fatti? E cosa e' successo nel passato di Bark per portarlo a lasciare una professione in cui era maestro?

A voi scoprire il resto della storia.

Le mie considerazioni

Iniziamo dalle pecche della storia.

Kepler usa il presente come tempo verbale per raccontare la sua storia. E' uno stile che non ho mai apprezzato molto. Non mi impedisce di leggere un libro, ma non posso dire che mi piaccia.

Un'altra pecca si trova nella parte iniziale della storia, che ho trovato un po' confusionaria. Ci sono dei ritorni al passato, anche sbalzi di poche ore che prendono alla sprovvista. E le azioni dei personaggi appaiono strane per la mancanza di collaborazione e comunicazione.

Tolte queste pecche (la prima non si risolve, l'altra trova una spiegazione e una soluzione), la storia risulta interessante.

E' scritta nel tipico stile del nord Europa, che ho gia' trovato in altri scrittori svedesi e finlandesi: risulta un po' lenta, non descrittiva quanto i gialli inglesi ma poco ci manca. Io pero' apprezzo questo stile e Kepler non mi ha deluso.

Nel complesso la storia mi e' piaciuta, anche se ha lasciato un filo scoperto a cui non ho saputo dare una spiegazione (Bark avrebbe dovuto indagare su una certa situazione e non l'ha fatto... strano!) ne' nel passato ne' nel presente.

Credo si tratti di un buon thriller che meriti di essere letto dagli amanti del genere.

Fa riflettere sul fatto che il passato non muore mai e ha ripercussioni sul nostro presente, anche senza che noi ce ne rendiamo conto. Ogni nostra azione e' "educata" da una nostra esperienza passata. Magari pensiamo che non sia cosi', magari ci sembra di vivere solo nel presente, ma a ben pensarci qualche collegamento si trova sempre.

Molto affascinante anche l'uso dell'ipnosi, anche se forse Kepler l'ha resa un po' semplicistica.

Concludo consigliando questo libro agli amanti del genere. E ringraziando il collega che mi ha regalato il libro.

Buona lettura a tutti!