La principessa di ghiaccio (2002)

Titolo italiano: La principessa di ghiaccio

Titolo originale: Isprinsessan

Anno di pubblicazione: 2002

Edizione: SuperPocket - Best Thriller

Pag.: 458

Prezzo: Euro 6.90

Finito il: 12/02/2012

Vantaggi: Buon giallo nord-europeo, ben scritto.

Svantaggi: Nessuno

Camilla Läckberg, originaria della Svezia (dove e' nata nel 1974), e' "una delle piu' celebri e vendute autrici di polizieschi" di quel Paese. O almeno cosi' si legge nella breve biografia che ho trovato alla fine del libro "La principessa di ghiaccio" (titolo originale "Isprinsessan"). Inoltre, vive a Stoccolma ed e' madre di due figli. Il libro e' il primo episodio di una "fortunata serie tradotta in ventisette Paesi". Sempre nella biografia si legge che da questo libro sara' ricavato un film.

Una presentazione era d'obbligo, visto che per me la Läckberg era una perfetta sconosciuta, almeno dal punto di vista letterario. Ho sentito pareri contrastanti su "La principessa di ghiaccio": alcuni molto positivi, altri un po' meno. Quindi mi toccava verificare. E l'occasione e' arrivata con la versione della SuperPocket nella serie "Best Thriller". Il libro e' stato pubblicato nel 2003, ma in Italia e' arrivato solo nel 2010 e la mia versione e' del 2011.

Un accenno di trama

Fjällbacka e' una piccola citta' sulla costa occidentale della Svezia. E' tanto piccola che tutti conoscono tutti e nulla rimane segreto per molto tempo. Solo d'estate si anima un po', essendo diventata meta turistica per il suo mare stupendo.

Ma d'inverno la cittadina e' ridotta ai minimi termini.

Erica Falck e' una giovane scrittrice di biografie, tornata nella citta' natale in seguito alla morte dei genitori.

Un giorno, per caso, e' testimone di una tragica scena: scopre il corpo di Alexandra, dissanguato nella vasca di casa. Apparentemente potrebbe sembrare un suicidio, ma presto si scopre che si tratta di omicidio.

Alexandra era un'amica d'infanzia di Erica, trasferitasi improvvisamente una ventina di anni prima, e tornata da qualche anno ad occupare la sua vecchia casa durante il periodo estivo e i fine settimana invernali.

Chi poteva volerla morta? E perche' e' sparita dalla vita di Erica in modo cosi' repentino?

Sono domande che Erica si fa quando decide di indagare sulla vita della vecchia amica.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

La trama imbastita dalla Läckberg e' molto ben strutturata.

Come nella migliore tradizione dei gialli nord-europei, non si ha a che fare con una storia adrenalinica e piena d'azione. I gialli nord-europei sono un po' piu' lenti, simili a quelli inglesi, e si basano molto sulla descrizione esteriore ed interiore dei suoi personaggi.

Per questa ragione, leggendo il libro, impariamo a conoscere a fondo Erica e i personaggi che le ruotano intorno, ognuno descritto nel presente e nel passato.

La Läckberg scrive abbastanza bene. Anche se lenta, non ci si annoia e tiene accesa l'attenzione del lettore. Per questo posso dire di associarmi a quelli che parlano bene di questo libro.

Certo, il colpevole si scopre in modo quasi "fletcheriano" (da Jessica Fletcher della serie tv "La signora in giallo") verso la fine del libro e praticamente in contemporanea con il poliziotto che segue le indagini e ruba un po' la scena alla protagonista Erica.

La storia ha un finale che spiega tutto, ma ha lasciato due fili volanti di cui purtroppo non posso parlare senza rischiare di rovinare la lettura del libro. Quindi me ne astengo. Pero' mi sarebbe piaciuto che la scrittrice desse una fine anche a questi. Ma forse, visto che sembra si tratti di una serie, questi fili verranno ripresi in libri successivi.

Non credo ci sia altro da dire su questo libro. E' un buon giallo, molto attuale e molto interessante. Ha anche una componente romantica. E concludo consigliandone la lettura.

Buona lettura a tutti!