Né qui né altroVe (2008)

Un viaggio nei ricordi

Titolo: Né qui né altroVe - Una notte a Bari

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione: Laterza

Pag.: 160

Prezzo: Euro 10.00

Finito il: 21/12/2008

Vantaggi: Malinconico, nostalgico romanzo scritto bene da un Carofiglio in vena di ricordi. Autobiografico?

Svantaggi: Mette un po' di tristezza.

Gianrico Carofiglio e' una mia vecchia conoscenza.

L'ho scoperto quasi per caso attraverso il suo primo romanzo, "Testimone inconsapevole", uscito nel 2002, se non ricordo male.

E' da qui che e' iniziata la sua carriera di scrittore, anche se il suo "vero" lavoro e' fare il magistrato (antimafia).

E' originario di Bari, dove ha ambientato (credo) tutte le sue storie.

E' un esperto di arti marziali.

Ed e' uno scrittore.

Perche' vi ripeto queste cose?

Lo scopriremo presto.

Tra i suoi libri voglio ricordare anche "Ad occhi chiusi" e "Ragionevoli dubbi", che insieme al precedente "Testimone inconsapevole" formano la serie con protagonista l'avvocato Guerrieri edita dalla Sellerio (e arrivata anche in tv interpretata da Emilio Solfrizzi). Un altro romanzo bellissimo di Carofiglio e' "Il passato e' una terra straniera", che consiglio a tutti per il modo in cui e' stato scritto. E' stato sceneggiato sul grande schermo lo scorso anno, ma non ho visto il film, forse per non rimanere deluso.

Un libro che invece e' piu' legato al lavoro "vero" di Carofiglio e' "L'arte del dubbio", della Sellerio: si tratta di un trattato di diritto penale incentrato sulle tecniche di interrogatorio dei testimoni. E' una versione adattata al grande pubblico di un trattato simile uscito per un editore minore qualche anno prima. E' una cosa un po' particolare che consiglio solo agli appassionati di legal thriller e di diritto penale. Risulta interessante, ma capisco che possa non piacere a tutti.

"Ne' qui ne' altroVe", il libro di cui vi voglio parlare, appartiene ad un genere diverso dai precedenti. Il sottotitolo e' "Una notte a Bari" ed e' uscito nel 2008 pubblicato da Laterza nella serie "Contromano".

Scritto in prima persona, racconta l'incontro tra il protagonista (di cui non si fa mai il nome) e due vecchi amici di scuola che non vedeva da vent'anni, Giampiero Lanave e Paolo Morelli.

E' un tuffo nei ricordi, ma soprattutto e' un tuffo nel passato di una citta'.

Il protagonista ricorda, attraverso i discorsi fatti con gli amici, gli anni della sua infanzia e della sua giovinezza passati tra le strade di una Bari che sta lentamente cambiando e scomparendo.

La protagonista principale del romanzo e' la nostalgia per il passato, ma anche la malinconia per la perdita di qualcosa di importante. E soprattutto Bari.

"Una notte a Bari" e' un sottotitolo azzeccatissimo, mentre seguiamo i tre personaggi per le strade di questa citta' pugliese, alla ricerca di una vita ormai finita.

Giampiero e' un notaio che vive ancora li'. Paolo invece insegna in una universita' americana da tantissimi anni. E' lui che vuole ritrovare i suoi ricordi, consapevole che questo viaggio in patria sara' forse l'ultimo.

Leggendo queste 160 pagine viene fuori una domanda: il libro e' autobiografico?

Secondo me c'e' un'altissima probabilita' che lo sia, visti i (pochi) dati della vita di Carofiglio che conosco. Ma che abbia o no ragione, e' un libro che si deve leggere mettendo in conto di provare un po' di tristezza perche' ovviamente e' normale identificarsi con questo personaggio.

A chi non e' capitato di fare una rimpatriata con vecchi amici d'infanzia che magari non si vedevano da tanto tempo?

E' normale provare nostalgia per un passato ormai perduto e rendersi conto di come le cose siano cambiate, anche le amicizie.

Persone perse nel tempo anche se a quel tempo si riteneva una cosa impossibile.

Sensazioni perse mentre la vita ci faceva maturare e il mondo intorno a noi cambiava in modo lento ma inesorabile.

E ci ritroviamo ad idealizzare un passato che forse non lo era, ma a quel tempo tutto sembrava piu' facile e soprattutto tutto sembrava possibile.

Dopo tanti anni ci si rende conto che molti (se non tutti) dei sogni nel cassetto fatti a quel tempo sono ancora la' e non possono piu' essere realizzati.

Triste davvero rendersi conto di invecchiare.

Ma forse dipende anche dalle soddisfazioni che abbiamo avuto dalla vita.

Se siamo stati in grado di vivere al meglio i nostri giorni e coltivare le amicizie piu' vere, non avremo molto di cui addolorarci. Forse...

Consiglio questo libro a tutti coloro che non hanno paura di farsi delle domande sul passato, a quelli che sono di Bari e vogliono rivederla com'era una volta e infine a quelli che pur non conoscendo Bari vogliono farsi un viaggio virtuale e ricevere in cambio la voglia di visitarla.

Io appartengo a quest'ultima categoria e anche se questa lettura mi ha messo un po' di tristezza, non sono pentito di averla fatta. In fondo il libro mi e' piaciuto.

Buona lettura a tutti!