Quattro minuti (2006)

Due passati drammatici nella musica

Titolo italiano: Quattro minuti

Titolo originale: Vier Minuten

Anno di uscita: 2006

Regia: Chris Kraus

Interpreti: Monica Bleibtreu, Hannah Herzsprung, Sven Pippig, Richy Müller, Jasmin Tabatabai, Stefan Kurt, Vadim Glowna, Nadja Uhl

Vantaggi: Un film pieno di emozioni e sentimenti. Una colonna sonora interessante. Ottime interpreti

Svantaggi: La poca pubblicita' fatta alla sua uscita

A volte le piu' interessanti scoperte vengono fatte per caso.

Questo e' uno di quei casi!

Ogni mattina sono solito chiacchierare al telefono con un collega che sta in un ufficio di un altro edificio. E' un semplice saluto che serve ad iniziare bene la giornata e si e' trasformato quasi in una tradizione.

Qualche volta ci scappa qualche discussione politica, ma finche' si discute va tutto bene. E' bello scambiare opinioni e pensieri con gli altri e da una discussione puo' sempre nascere qualcosa di costruttivo.

Altre volte parliamo delle passioni che abbiamo in comune, tra cui musica e cinema.

E' grazie a questo scambio che ho fatto una scoperta interessante: "Quattro minuti", dvd prestatomi da questo collega, che ne cantava le lodi. Meritate?

Si tratta di un film prodotto in Germania nel 2006 e uscito in Italia al cinema il 16 febbraio 2007, con una pessima pubblicita', visto che compare solo un piccolo trafiletto nel numero di febbraio del 2007 di Ciak. Ma gia' li' si era guadagnato ben tre stellette, il che non e' poco per i critici di Ciak. Non ricordo invece di aver visto trailer.

Un accenno di trama

Traude Krüger (interpretata da Monica Bleibtreu) e' un'insegnante di piano. Da tantissimi anni insegna a suonare alle detenute e ai secondini del carcere femminile di Luckau, senza pero' grandi successi.

Un giorno, durante una funzione religiosa, mentre lei suona l'organo, vede riflesso in uno specchio una giovane detenuta suonare virtualmente con le dita sul banco della chiesa. E non si tratta di un riflesso incondizionato: Traude capisce che Jenny (Hannah Herzsprung) sa quello che sta facendo.

Ma Jenny non e' una ragazza semplice da gestire.

E' arrivata da poco in carcere, e il suo comportamento e' molto violento, tanto che alla prima lezione a cui viene accompagnata, picchia il secondino che e' con lei mandandolo all'ospedale per un lungo periodo.

Traude pero' non vuole lasciare perdere. Sente che da Jenny si puo' ricavare qualcosa di buono. Non e' semplice altruismo, il suo. Come ribadisce subito, cio' che le interessa non e' la persona, ma la sua capacita' di suonare.

D'accordo con il direttore del carcere, decide di far partecipare Jenny ad un concorso.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

La trama non sembra un granche', vero? Sa di gia' visto, un qualcosa stile "Shine" inserito in un contesto carcerario.

Le cose pero' vanno ben al di la' delle mere apparenze.

Di solito, quando parlo di un film, faccio anche un breve excursus del cast. In questo caso e' formato da nomi del tutto sconosciuti, almeno per me: Monica Bleibtreu, Hannah Herzsprung, Sven Pippig, Richy Müller, Jasmin Tabatabai, Stefan Kurt, Vadim Glowna, Nadja Uhl.

E non mi sembra il caso di tediarvi inutilmente con eventuali ricerche che chiunque puo' fare da se' in rete.

Vi parlero' semplicemente del film.

Un diamante grezzo nascosto in mezzo al resto della cinematografia tedesca, che di solito non attira la mia attenzione. Quando lo fa, pero', come in questo caso, rimango affascinato.

Ci sono due elementi determinanti della bonta' del film.

Il primo e' rappresentato dalle due protagoniste principali, Traude e Jenny, con un passato alle spalle decisamente drammatico.

Traude e' gia' molto vecchia, dura e coriacea e i suoi ricordi vanno alla seconda guerra mondiale, quando alternava all'insegnamento del piano il lavoro da infermiera.

Jenny invece e' appena ventenne, ma il suo passato e' di tutto rispetto e in pochi anni ha gia' vissuto esperienze tali da portarla in carcere e trasformarla in una ragazza difficile da trattare.

Ma dopo un colloquio preliminare tra le due donne, durante il quale vengono dettate le regole del "gioco", inizia la riscoperta di due anime tormentate in cerca di pace e forse di riscatto.

Da questo incontro inizia la riscoperta della musica, il secondo elemento determinante della bonta' di questo film. Da un lato i brani classici imposti da Traude. Dall'altro la musica "negra" (come la definisce Traude) di Jenny.

Penso che non ci sia molto altro da aggiungere. Il film e' molto bello. Un po' lento, forse, ma prende al cuore e mi ha accompagnato fino al grande finale. Non e' un film facile perche' presenta scene abbastanza intense e alcune violente, ma in un carcere e' normale amministrazione, visto che le sue abitanti non sono certo delle sante.

Credo che il resto dovreste scoprirlo da soli. Magari a voi non piacera', ma non credo sia possibile rimanere indifferenti quando si vede un film con un'anima del genere.

Buona visione a tutti!