La bambina di casa Winter (2004)

Il massacro di Winter House

Titolo italiano: La bambina di casa Winter

Titolo originale: Winter House

Anno di pubblicazione: 2004

Edizione: PiEmme

Pag.: 397

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 02/09/2006

Vantaggi: Un nuovo thriller, un po' complicato, della O'Connell con protagonista Kathy Mallory.

Svantaggi: A parte il fatto di essere un po' complicato, nessuno.

"Fate largo alla nuova regina del thriller" annuncia il Chicago Tribune dalla copertina dell'ultimo lavoro di Carol O'Connell uscito in tascabile per la PiEmme da qualche mese.

Forse il titolo di regina del thriller mi sembra un po' troppo altisonante, ma posso senz'altro dire che Carol O'Connell e' una delle migliori scrittrici del genere attualmente in circolazione, se si esclude la vena complicata che pervade i suoi lavori.

In "La bambina di casa Winter" (titolo originale "Winter House") ritroviamo nuovamente una "vecchia" conoscenza, la protagonista di tutte le storie scritte fino a questo momento dalla O'Connell, Kathy Mallory. Ops, mi raccomando, non chiamatela Kathy, se non volete correre un pericolo mortale. Mallory e' una detective della squadra "Crimini Speciali" di New York e lavora insieme al vecchio sergente Riker. Mai una coppia fu piu' diversamente assortita.

Da una parte abbiamo Mallory, una ragazza dagli occhi di ghiaccio, vestita con abiti firmati, maniaca dell'ordine e della pulizia, gelida e allergica verso ogni manifestazione d'affetto. E' la legge fatta persona, anche se non disdegna infrangere le regole per arrivare ad ottenere le informazioni utili alle sue indagini: esperta di computer e di tecnologia, naviga in rete e si introduce nei database di banche ed enti pubblici per trovare le risposte ai suoi dubbi.

Dall'altra parte abbiamo Riker, un uomo che ha superato la mezza eta' (ma non ricordo quanti anni abbia), disordinato, vestito male, che vive in un appartamento da cui persino un barbone scapperebbe. Riker pero' conosce Mallory perche' conosceva e lavorava con il suo padre adottivo, Louis Markowitz, morto da diversi anni. E sa quando si toccano i tasti giusti e quelli sbagliati. Soprattutto sa fin dove arrivare senza rischiare la pelle. Qualche volta supera il limite, ma lo fa apposta e solo in determinate circostanze.

Riker e' bravo nel suo lavoro ed e' perfetto come partner per Mallory, anche quando si urtano i nervi.

E poi c'e' il mio personaggio preferito, Charles Butler, il gigante buono, il socio in affari di Mallory, anche se, per legge, Mallory non potrebbe lavorare con lui. Charles e' in gergo un "cacciatore di teste": grazie alla sua strepitosa intelligenza e alle numerose lauree prese, tra cui anche quella in psicologia, si occupa di scovare la giusta sistemazione a persone con un quoziente intellettivo alto ma con qualche problema di adattamento. Da sempre innamorato di Mallory, ovviamente in segreto (anche se io ho qualche dubbio che sia realmente un segreto) e ovviamente non corrisposto, Charles e' un buono, incapace di mentire al prossimo. Per le sue innate qualita' viene coinvolto nelle indagini da Mallory e Riker, ai quali non riesce mai a dire di no.

Ma veniamo alla storia.

Come al solito si parte da un omicidio, quello di Willy Roy Boyd, un noto serial killer, ucciso da una vecchia signora dopo essersi introdotto nella sua casa. L'anziana Nedda Winter ha settant'anni e a prima vista si presenta come una gentile vecchietta, un po' alta e dall'animo tranquillo. Charles se ne "innamora" subito e la prende sotto la sua ala protettrice. Ma Nedda Winter e' in realta' la famosa Red Winter, una delle bambine sopravvissute al massacro di Winter House avvenuto cinquantotto anni prima, un fatto che ha occupato per molto tempo le prime pagine dei giornali e che ancora fa scalpore. Soprattutto perche' Nedda, appena dodicenne, era scomparsa nel nulla subito dopo il massacro. Ed ora rieccola in casa Winter, dove abita con i fratelli Cleo e Lionel, e con Bitty, la figlia adottiva di Cleo.

Cio' che non convince Mallory e' la presenza di Boyd in casa Winter. Boyd e' un serial killer che lei aveva arrestato poco tempo prima e uscito da poco sotto cauzione. Non e' nel suo modus operandi entrare in casa delle sue vittime, tutte donne. Quello che convince ancora meno e' il fatto che sia stato ucciso al buio da Nedda con un rompighiaccio, la stessa arma usata per il massacro in casa Winter.

Che collegamento c'e' tra i due avvenimenti? E chi puo' aver ingaggiato Boyd per uccidere Nedda?

Mallory e' decisa a scoprire le risposte a queste domande. E in un colpo solo, risolvere sia questo caso che quello, piu' famoso e ormai freddo, del passato.

A voi scoprire il resto.

Per quanto mi riguarda, posso dire che il libro mi e' piaciuto. Risulta meno complicato di "La giuria deve morire" o altri ancora (ho letti tutti quelli editi in Italia) e un po' la O'Connell si e' riscattata con questa storia. Ormai del passato di Mallory si sa quasi tutto (e quel "quasi" magari verra' svelato nei prossimi libri), quindi qui la storia e' una sola, quella di casa Winter e dei suoi occupanti, siano essi vivi o morti. Non mi dispiacerebbe pero' leggere una storia in cui Mallory si innamora di qualcuno e vedere come la O'Connell riuscira' a descrivere l'incredibile evento. Certo sara' un duro colpo per il povero Charles.

In definitiva mi sembra un buon thriller e lo consiglio agli amanti del genere. Forse non dovrebbe essere necessario aver letto i precedenti per capire bene i protagonisti, anche se ovviamente il mio consiglio e' seguire l'ordine con cui i libri della O'Connell sono usciti e ripercorrere cosi' il suo modo di presentarci Kathy Mallory & company.

Buona lettura a tutti!