Sono il numero Quattro (2010)

"Eravamo nove. Tre sono morti..."

Titolo italiano: Sono il numero Quattro

Titolo originale: I Am Number Four

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: Nord (2011) - TEA (2012)

Pag.: 383

Prezzo: Euro 9.00

Finito il: 13/07/2012

Vantaggi: Genere fantastico/fantascientifico ben scritto

Svantaggi: Tempo presente per i verbi. Un po' adolescenziale

Pittacus Lore e' "il capo degli Antenati, gli anziani che governano il pianeta Lorien prima della sua distruzione. E' arrivato sulla Terra dodici anni fa".

Questo e' l'inizio della breve biografia riportata sul retro del libro "Sono il numero Quattro", scritto nel 2010 e arrivato in Italia nel 2011 edito dalla Nord. L'autore e' appunto Pittacus Lore. Un alieno?

Strano ma cosi' parrebbe dalla biografia. Per quanto mi riguarda e' solo una trovata editoriale. Magari l'autore vuore usare uno pseudonimo. E quindi perche' non usare quello di uno dei personaggi della sua storia?

Infatti, da una veloce ricerca in internet ho scoperto che Pittacus Lore e' lo pseudonimo usato dagli scrittori James Frey e Jobie Hughes.

Un accenno di trama

Dieci anni prima il pianeta Lorien e' stato attaccato e conquistato dai Mogadorian.

Solo nove bambini sono riusciti a fuggire, accompagnati da altrettanti tutori, o Cepan.

Arrivati sulla Terra, da quel momento sono in fuga perche' i Mogadorian li stanno cercando per ucciderli. Ma un incantesimo li obbliga ad ucciderli nel giusto ordine.

Purtroppo Uno, Due e Tre sono gia' stati trovati e uccisi. Ora tocca a Quattro.

Al fianco di Quattro c'e' Henri, il suo Cepan, che lo aiuta a scappare e a nascondersi. Ma non solo: lo aiuta anche a sviluppare i suoi poteri, da usare un giorno nella lotta contro i Mogadorian.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

In questo caso ho contravvenuto ad una mia regola. E ho visto l'omonimo film tratto da questa storia e solo dopo ho letto il libro. Le due trame, a grandi linee, risultano simili, anche se ci sono delle differenze, soprattutto nel finale. Comunque il libro risulta migliore del film perche' permette una introspezione maggiore.

Scritto in prima persona (Quattro), il libro presenta il piccolo difetto di usare i verbi al tempo presente, cosa che non sempre mi piace. Ma una volta abituatisi, il difetto perde importanza.

Ero curioso di leggere il libro. Non e' un capolavoro, ma e' scritto bene. E mi e' piaciuto, pur nella sua vena adolescenziale. Ho appena scoperto che c'e' un seguito, "Il potere del numero sei", che spero di leggere presto.

La storia non e' eccezionale, ma e' risultata un'ottima distrazione durante questa estate. Quindi ha assolto al suo impegno.

Concludendo, posso consigliare questo libro agli amanti del genere fantastico/fantascientifico. Anche il film non e' male.

Buona lettura a tutti!