Polvere alla polvere (1996)

Avventura tra le fate

Titolo italiano: Polvere alla polvere

Titolo originale: Bloody Bones

Anno di pubblicazione: 1996

Edizione: Ed.Nord (2005) - TEA

Pag.: 448

Prezzo: Euro 8.60

Finito il: 08/11/2007

Vantaggi: Ben scritto, pieno di azione e dialoghi, buone descrizioni. Interessante protagonista e personaggi.

Svantaggi: Solo per chi non ama il genere

"Le storie di Anita Blake, cacciatrice di vampiri" continuano.

Eccoci a "Polvere alla polvere", libro che segue "Luna nera" recensito un po' di tempo fa.

Visto il modo in cui la serie e' giunta in Italia, preferisco darvi questa informazione.

Infatti la numerazione dei vari capitoli che rappresentano la serie su Anita scritta da Laurell K. Hamilton in Italia (tanto per non perdere le brutte abitudini degli editori) e' stata in parte stravolta. Teoricamente dovrebbe essere il quinto libro della serie, scritto nel 1996.

Chi segue le mie opinioni da un po' di tempo, sa gia' chi e' Laurell K. Hamilton. Per tutti gli altri, brevemente, posso dire che e' nata a Heber Springs (Arkansas) e attualmente vive nella St.Louis County (Missouri). St.Louis e' anche la citta' in cui sono ambientate le avventure di Anita Blake, che hanno avuto il loro esordio nel 1992 con "Nodo di sangue". E da qui e' nato il successo della scrittrice. Ma la Hamilton e' andata anche oltre Anita, creando altre serie. Se non ho visto male, in Italia ne e' arrivata una appartenente pero' allo stesso genere.

Il genere? Un misto tra giallo e horror, due dei generi che piu' mi piace leggere.

Chi e' Anita Blake? La sua professione e' fare la Risvegliante. Ed e' la migliore in circolazione, grazie anche al suo sangue da Negromante, condizione di cui si e' resa conto solo da poco tempo.

Forse pero' e' meglio fare un passo indietro e descrivere l'ambiente in cui si muove Anita.

L'epoca e' la nostra, ma con qualche piccola differenza. Infatti, nel mondo di Anita i personaggi soprannaturali non sono piu' mistero o leggenda. Vampiri, licantropi, streghe, fate e tante altre creature mitiche che sembrano uscite dai romanzi horror e fantasy hanno ottenuto un riconoscimento legale e possono vivere "alla luce del sole" (si fa per dire!) senza correre il rischio di essere uccise indiscriminatamente da chiunque abbia il coraggio di provarci. Per eliminare i soggetti piu' pericolosi e' necessario avere un mandato ed essere un eliminatore legalmente riconosciuto.

Anita e' un Risvegliante: e' in grado cioe' di risvegliare i morti trasformandoli in zombie per il tempo necessario ad espletare alcune incombenze legali, come ad esempio testimoniare in un processo (magari lo zombie e' proprio la vittima di un omicidio) oppure redigere un testamento.

Anita e' anche una Sterminatrice di vampiri con tanto di attestato e collabora come membro esterno con la Regional Preternatural Investigation Team (la Spook Squad), la squadra speciale della polizia di St.Louis che si occupa dei crimini legati al soprannaturale.

A vederla, ci si stupisce di questa professione: Anita infatti e' piccola (raggiunge a stento un metro e sessanta), minuta e sottile. Ha i capelli neri e un fisico atletico con un carattere duro, causato in parte dal suo lavoro. Adora le pistole caricate con pallottole d'argento e i pugnali dello stesso materiale, l'unico in grado di ferire esseri come vampiri e licantropi e magari ucciderli. Ovviamente ha anche una buona dose di fortuna, oltre ad un potere nascosto che la identifica come Negromante, condizione da poco riconosciuta dalla nostra eroina.

Ma veniamo al libro "Polvere alla polvere".

Come molti altri libri, il titolo originale e' diverso e riprende il nome di un locale. In questo caso e' "Bloody Bones", locale gestito da un gruppo di fate che vengono ad incrociare il cammino di Anita.

Anita infatti viene assunta da uno studio legale per determinare i veri proprietari di un terreno. Il metodo e' normale: durante gli scavi sono emersi vecchi scheletri, segno che il terreno era usato come cimitero. Lo studio legale Beadle, Beadle, Stirling e Lowenstein ha comprato il terreno e vuole costruire un centro di villeggiatura, ma una famiglia del posto contesta la proprieta' e l'unico modo per appurare la verita' e' chiedere ai morti la famiglia di appartenenza. I cadaveri sono vecchi di parecchi decenni e l'unica in grado di risvegliarli senza ricorrere ad un sacrificio umano e' Anita... forse. Bert, il suo capo, sbava sui soldi che questo lavoro porta con se' e Anita deve almeno tentare l'impresa.

In parallelo, avvengono degli strani omicidi nella stessa zona, con protagonisti alcuni ragazzi uccisi da una spada e una ragazza uccisa invece da un vampiro.

Anita, aiutata dall'apprendista risvegliante e cacciatore di vampiri Larry Kirkland, si butta nelle indagini e nel lavoro a testa bassa...

Cosa si nasconde dietro a queste morti?

A voi scoprirlo.

Cosa ne penso del libro?

Mi e' piaciuto molto.

Qualcuno di voi si stupira' della differenza tra questo genere e quello del libro che ho recensito precedentemente. Io no, sento continuamente il bisogno di cambiare il genere dei libri che leggo per assaporarne meglio le differenze. In caso contrario rischierei di abituarmi e perderei parte della sorpresa racchiusa in ogni libro.

Quindi sono passato senza grossi problemi dalle riflessioni animiste e profonde di Siddharta al sangue sparso nelle avventure di Anita.

In fondo e' anche questo un modo per scaricare la tensione. Dopo tanto riflettere, avevo bisogno di un po' di azione che non richiedesse pensare. E i libri della Hamilton sono l'ideale: contengono azione allo stato puro e tanti dialoghi che io adoro. Ritrovarmi tra queste pagine significa anche ritrovare vecchi amici, come Jean-Claude, il vampiresco Master di St.Louis da sempre innamorato di Anita; Richard, lupesco professore innamorato di Anita (un classico triangolo, ma senza sotterfugi perche' tutti conoscono i rapporti che legano gli altri e la cui nascita e' ben spiegata nel precedente "Luna nera"); e tanti altri ancora. E ovviamente la piccola Anita, con la sua esperienza triennale in casi soprannaturali (tre anni sono tanti per una che fa il suo mestiere) e il carattere che ricorda un po' la Tempe Brennan della serie tv "Bones" (e non la Tempe dei libri, attenti!).

Concludendo, consiglio questo libro agli appassionati del genere. Per chi non ha ancora letto nulla della Hamilton, consiglio di iniziare dal primo libro "Nodo di sangue" per imparare a conoscere i personaggi in modo piu' approfondito. Chi non ha voglia di farlo, puo' leggere anche questo. Forse non tutto sara' chiaro al cento per cento, ma la Hamilton descrive bene i personaggi e il lettore alle prime armi non si trova spaesato.

Non lo consiglio invece ai facilmente impressionabili, soprattutto se sono dotati di una fantasia tale da ricreare le situazioni descritte nel libro.

Buona lettura a tutti!