David Golder (1929)

Il mondo dorato di David Golder

Titolo italiano: David Golder

Titolo originale: David Golder

Anno di pubblicazione: 1929

Edizione: Newton Compton (2013)

Pag.: 143

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 28/09/2013

Vantaggi: Romanzo ottimamente scritto sul mondo "dorato" degli uomini d'affari. Datato ma sempre attuale

Svantaggi: Nessuno

Irène Némirovsky e' un nome che mi era sconosciuto fino a poco tempo fa e, come succede spesso, ne sono venuto a conoscenza grazie ad un collega e amico (nonche' "signore di uno scoglio"), amante come me della lettura.

La Némirovsky e' nata a Kiev nel 1903. Figlia di ricchi banchieri ebrei, si trasferi' a Parigi dove appena diciottenne inizio' a scrivere. Nel 1929 riusci' a pubblicare il suo primo romanzo, "David Golder" (con un piccolo sotterfugio: l'editore lo lesse credendolo scritto da un uomo). Questo libro ottenne uno straordinario successo di critica e di pubblico. Irène continuo' a scrivere, anche se pubblico' poco a casa delle leggi razziali a cui dovette sottostare di li' a poco. Nonostante si fosse convertita al cattolicesimo, nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz dove mori' il mese successivo. Aveva solo trentanove anni e lasciava due figlie, scampate alle retate nascondendosi. Proprio loro fecero pubblicare tanti libri della madre, portandola cosi' di nuovo all'attenzione del mondo.

Non e' un caso che da "David Golder" inizia la mia conoscenza di Irène Némirovsky. L'ho scelto proprio perche' e' il primo libro da lei pubblicato, anche se non e' il primo che ha scritto.

Un accenno di trama

David Golder e' un uomo d'affari che si e' fatto da solo. Di origini ebree e scappato dalla Russia rivoluzionaria, e' ora un uomo ricchissimo e potente, esperto in affari minerari e petroliferi. Ama il denaro e per farne altro non ha alcuna remora a distruggere chi gli intralcia il cammino. Il socio di Golder si suicida, ma lui non se ne cura.

Cio' che si semina, pero', si raccoglie. E Golder deve fare i conti con Gloria, moglie fredda e sempre disposta a spendere i suoi soldi, cosi' come la figlia diciottenne Joyce che non ha conosciuto un giorno di lavoro, ma solo bella vita e amanti squattrinati.

Presto questa vita presenta il conto...

... a voi scoprire come.

Le mie considerazioni

Irène Némirovsky e' ebrea, ma e' anche una evidente antisemita: gli ebrei nel suo libro non fanno una bella figura, descritti in modo quasi denigratorio. Siamo nel 1929 e queste descrizioni non producevano indignazione. Ora un libro come questo sarebbe scandaloso. Magari si e' indifferenti davanti a pagine e pagine di sesso sfrenato, ma frasi come quelle che la Némirovsky usa per descrivere i suoi personaggi genererebbero moti in piazza.

Il destino e' un patrigno ironico: nonostante l'evidente antisemitismo, la Némirovsky subisce la deportazione e la morte ad Auschwitz.

Nel romanzo poi la Némirovsky inserisce anche cio' che pensa della sua famiglia: da una parte un padre sempre assente per affari (Golder), dall'altra una madre fredda e distante (Gloria), incapace di amare la sua stessa figlia (Joyce). Chissa' se la Irène reale si comportava nella vita come la Joyce letteraria.

Venendo a me, si e' trattato di un'interessante scoperta. Di solito i libri del passato (parliamo di un libro scritto nel 1929) non riescono a piacermi. Invece questo, con il suo linguaggio diretto e pungente, mi ha colpito. Il protagonista si fa odiare per i suoi modi arroganti, ma genera anche pieta' per quanto la vita gli riserva.

Spesso invidiamo la vita dorata delle persone agiate e benestanti, pensiamo che non abbiano problemi e vivano in un mondo dorato e sempre felice. Ma purtroppo raramente e' davvero tutto oro cio' che luccica. Raramente il denaro compra anche la felicita', anzi e' piu' probabile il contrario e non bastino tutti i soldi del mondo per ottenerla. Alla fine dei conti, c'e' piu' amore in una famiglia, non dico povera, ma normale.

L'invidia e' una bestia dai denti gialli e cariati, il suo morso lascia ferite nell'anima che e' meglio medicare subito imparando a tenersi ben lontani dai desideri sbagliati. Perche' a volte si ottiene cio' che si desidera e forse si rivela essere totalmente differente da come ce lo si aspettava.

Concludo consigliando la lettura di questo libro. Io invece continuero' con gli altri libri della Némirovsky.

Buona lettura a tutti!