La falsa pista (1995)

Un serial killer per Wallander

Titolo italiano: La falsa pista

Titolo originale: Villospar

Anno di pubblicazione: 1995

Edizione: Marsilio (1998)

Pag.: 477

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 06/08/2012

Vantaggi: Buon romanzo giallo/thriller, ben scritto e con personaggi ben approfonditi

Svantaggi: Nessuno

Un accenno di trama

Giugno 1994.

E' tempo di mondiali di calcio. Le partite tengono gli svedesi incollati alla televisione fino a tarda notte.

Kurt Wallander non e' un appassionato di calcio. E' un poliziotto. E la scena cui si trova ad assistere e' devastante: una ragazza giovane e di identita' sconosciuta si da' fuoco in un campo di colza. Wallander vede tutto senza poter intervenire. Puo' solo indagare per scoprire identita' e causa del suicidio.

Ma un'altra indagine pretende l'attenzione del commissario: una serie di omicidi perpetrata da un serial killer che si crede un indiano e toglie lo scalpo alle proprie vittime. Cosa unisce le vittime tra loro? e perche' il killer agisce in questo modo?

Sono tante le domande a cui Wallander e' chiamato a rispondere. E' la prima volta che ha a che fare con un serial killer.

Riuscira' a farcela? A voi scoprirlo.

Le mie considerazioni

A circa un anno di distanza dagli avvenimenti descritti in "L'uomo che sorrideva", ritroviamo i personaggi di Henning Mankell in questo "La falsa pista", scritto nel 1995 e arrivato in Italia nel 1998 edito come al solito dalla Marsilio.

I personaggi della storia rimangono all'incirca gli stessi, almeno per quanto riguarda i buoni, ma con qualche piccolo cambiamento di ruolo: il vecchio capo di Wallander, Björk, e' stato promosso ad altro incarico e si sta aspettando il nuovo capo, questa volta una donna. Un altro segno di come sta cambiando la Svezia in quegli anni.

Ma anche la criminalita' cambia, ovviamente in peggio. E cosi' Wallander si ritrova alle prese con un serial killer, esperienza nuova per lui. Lontani dai profiler dell'FBI cui siamo abituati con serie tv (tipicamente americane) come "Criminal Minds", qui siamo in una realta' piu' verosimile e vicina alla nostra. Wallander non e' un super-eroe, ma un uomo normale con normali problemi. Le indagini lo riflettono, con colpi di sfortuna e di fortuna, ma anche con felici intuizioni.

Mankell ci accompagna in questa indagine con la sua tipica lentezza, descrivendo quasi ogni azione, anche le piu' banali. Il lettore, dall'esterno, potrebbe stupirsi che gli investigatori non riescano a capire certi collegamenti, a prima vista palesi. Ma e' la vita. Mankell descrive la vita, ma senza risultare noioso. Ed e' per questo che mi piace e che continuero' a leggerlo. Devo solo aspettare il prossimo episodio della serie.

Intanto posso consigliare la lettura di questo libro agli appassionati del genere. A me ovviamente e' piaciuto.

Buona lettura a tutti!