Notte buia, niente stelle (2010)

Quattro racconti del Re, tra horror e noir

Titolo italiano: Notte buia, niente stelle

Titolo originale: Full dark, no stars

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: Sperling&Kupfer (2010)

Pag.: 419

Prezzo: Euro 10.90

Finito il: 22/06/2013

Vantaggi: Quattro racconti tra horror e noir, ben scritti da un maestro del genere

Svantaggi: Nessuno

E con un sospiro di sollievo, mi sono ritrovato tra le pagine di un libro di Stephen King.

King e' da sempre uno dei miei scrittori preferiti, sia per i generi che tratta (soprattutto horror, ma anche fantasy e noir) che per il modo di scriverli.

Cosi' eccomi qui alle prese con "Notte buia, niente stelle", una raccolta di quattro racconti scritta nel 2010 e arrivata lo stesso anno in Italia edita come al solito dalla Sperling&Kupfer.

Parlare della biografia di King e' inutile, talmente e' famoso. Preferisco quindi parlare dei racconti.

1922: e' l'anno in cui un agricoltore di Hemingford Home, in Nebraska, decide di uccidere la moglie, aiutato dal figlio, per impossessarsi dei cento acri ereditati dal padre. Ma un delitto apparentemente riuscito bene puo' riservare sorprese indesiderate.

Maxicamionista: una scrittrice, tornando da una conferenza, viene violentata da un camionista di passaggio e, creduta morta, abbandonata in una canaletta di scolo. Ma la scrittrice non e' morta ed e' ben decisa a vendicarsi.

La giusta estensione: un uomo ormai agli sgoccioli della sua vita a causa di un cancro fa uno strano patto con un venditore.

Un bel matrimonio: un matrimonio apparentemente felice che dura da anni puo' trasformarsi in un incubo quando una moglie scopre un lato del marito che mai avrebbe immaginato. E decide di porvi rimedio.

Quattro racconti inquietanti e nerissimi, i primi due piu' lunghi degli altri. Eppure catturano il lettore come solo King sa fare. Tre racconti riguardano la violenza sulle donne, ma in alcuni casi il sesso debole si rivela non essere cosi' debole e sa come prevalere su chi cerca di prevaricarlo. Il quarto racconto e' sullo stile di "patto col diavolo", molto diverso dagli altri ma altrettanto inquietante nel rivelare la vera natura di un uomo.

Come ho avuto modo di dire discutendo di libri, secondo me King riesce a dare il massimo nei racconti, lunghi o corti che siano, piu' che nei romanzi. Forse perche' sulla breve distanza riesce ad essere piu' efficace e diretto. Nonostante questo, pero', ho apprezzato moltissimo diversi suoi romanzi diventati ormai leggende, come "It" o "Shining" o "Misery non deve morire" e tanti altri. L'unica vera delusione mi e' venuta da "Cujo", che avrei preferito in versione di racconto.

Ma una o due delusioni su un elenco di titoli come quello che puo' vantare King e' ben poca cosa e non rovina la mia opinione sullo scrittore.

Non mi resta che concludere consigliando la lettura di questo libro, in attesa di immergermi di nuovo nelle storie create dal Re.

Buona lettura a tutti!