Once (2007)

L'incontro di due anime affini

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Once_Dvd__Opinione_1297718

Titolo italiano: Once

Titolo originale: Once

Anno di uscita: 2007

Regia: John Carney

Interpreti: Glen Hansard, Markéta Irglová

Musiche: Glen Hansard, Markéta Irglová

Vantaggi: Un film musicale semplice, che va dritto al cuore. Stupenda colonna sonora

Svantaggi: Nessuno

Dopo tanto tempo, finalmente sono riuscito a vedere questo film.

Si intitola "Once". Il titolo e' rimasto uguale anche in Italia, significa "Una volta".

Il regista e' John Carney, di cui non credo di aver visto altro, anche se ha fatto un paio di film e tre stagioni di una serie tv molto seguita in Irlanda, la sua patria.

Gli interpreti principali sono per me altrettanto sconosciuti: Glen Hansard e Markéta Irglová.

In questo caso non c'e' da stupirsi, visto che non sono professionisti del settore. Hansard in realta' ha gia' fatto una parte nel film "The Commitments" di Alan Parker, che pero' non ho visto. Il lavoro di entrambi e' un altro: la musica. Hansard infatti e' il leader del gruppo irlandese The Frames, mentre la Irglová e' una musicista ceca che nel periodo del film ha collaborato con Hansard. Una collaborazione che ha dato ottimi frutti, se mi e' consentito dirlo. Ma non precorriamo i tempi.

La storia del film e' semplice.

Ambientato a Dublino ai giorni nostri, Glen Hansard interpreta un musicista da strada che ripara aspirapolvere nel negozio del padre, con cui e' tornato ad abitare dopo la morte della madre. Markéta Irglová interpreta una giovane pianista ceca da poco trasferitasi in Irlanda e che sopravvive con piccoli lavori saltuari.

Il film racconta il loro incontro in una strada di Dublino. L'abilita' di lui con la chitarra e le canzoni si nota subito, visto che la esercita in pubblico. L'abilita' di lei si scopre dopo perche' deve sfruttare le pause pranzo per suonare il piano in un negozio di strumenti musicali.

Questo incontro accende la voglia di lui a rendere pubbliche le sue canzoni, aiutato dall'intraprendente ragazza.

E il resto lo lascio scoprire a voi.

La storia e' semplice, come dicevo sopra. Anzi, sembra quasi banale.

Perche' allora parlarne? Io di solito non recensisco film, o almeno non lo faccio cosi' spesso come succede con i libri.

Per di piu' su un film con una trama cosi', e girato senza grandi investimenti: le riprese infatti sono quasi amatoriali, senza effetti speciali.

Ma questa scelta mette in evidenza l'anima vera del film: la musica.

Nella versione del dvd che ho comprato e' allegato un libricino, che consiglio di leggere solo dopo aver visto il film, visto che rivela praticamente tutta la trama e anche il finale attraverso alcuni articoli di critici cinematografici (e non).

Leggendo quel libricino, ho scoperto che il regista John Carney e' stato bassista dei The Frames prima di passare al cinema. Ma la musica gli e' rimasta nel cuore e cercava un modo per darle vita sul grande schermo.

E' la musica la vera protagonista del film. La scelta dei due protagonisti umani e' fatta in modo oculato: non servono grandi nomi, solo due persone che amano la musica e che riescano a trasmettere questo amore al pubblico.

Io sono stato colpito gia' nel 2008 quando avevo visto il trailer del film. Semplice, ma gia' li' era la musica ad avermi attirato. Poi pero' me lo sono perso al cinema e aspettavo il momento giusto per guardarlo in dvd.

Credo sia stata una scelta azzeccata. Si tratta infatti di un film che non ha bisogno del grande schermo, ne' di un impianto stereo ultra moderno. La visione casalinga e' perfetta perche' il film ci porta in una realta' simile alla nostra, seppur pregna della magia di Dublino e dei suoi abitanti, nativi o meno.

Anche se il genere del film puo' essere quello musicale, si discosta dai tipici musical, dove gli attori si mettono a cantare senza quasi un motivo apparente e magari anche a ballare coreografie non realistiche. Qui il fatto che i protagonisti siano due musicisti rende tutto naturale: lui canta una canzone per far sentire alla ragazza il testo. Oppure una musica viene regalata perche' l'altra persona ci metta le parole. Sono comportamenti naturali perche' la musica fa parte del mondo dei due personaggi. Ed e' ancor piu' naturale perche' i due personaggi sono anche nella realta' due musicisti.

E' praticamente un film (auto)biografico. Glen Hansard e Markéta Irglová infatti hanno inserito molte delle loro canzoni, scritte a due mani. E anche perche' il regista ha inserito parte della sua vita irlandese.

Il film mi ha colpito, come e' facile intuire, tanto che ho preso successivamente anche il CD della colonna sonora, altro acquisto azzeccato. Vista la mia particolare predilezione per le voci femminili, devo ammettere che mi piacciono maggiormente i brani interpretati dalla ragazza, come "If you want me" o "The Hill", ma anche gli altri sono belli. E non bisogna dimenticare che "Falling Slowly", il tema portante del film, ha vinto l'Oscar come miglior canzone originale nel 2008.

Sentendo "If you want me" mi vedo ancora davanti la ragazza che cammina per le strade notturne di Dublino in accappatoio e pantofole a forma di testa d'animale. Ma e' realistico: e' uscita solo per comprare le batterie per il lettore CD e sta tornando a casa.

"The Hill" invece mi ricorda la ragazza in una stanza buia ai tasti di un pianoforte a coda nero e lui dietro ad ascoltare.

Mi piacerebbe sentire questi due brani cantati dalla nostra Elisa nazionale: penso sarebbero perfetti per lei.

Ci sono tante altre scene che mi ripassano per la mente mentre parlo del film, alcune divertenti, altre intense.

Tra le divertenti mi vedo ancora i due a spasso per Dublino con un aspirapolvere da riparare, nemmeno fosse un cagnolino al guinzaglio.

E' una storia d'amore, ovviamente. I due protagonisti sono destinati ad innamorarsi, ma non finisce nel solito modo banale. Non c'e' che un bacio sulla guancia e un abbraccio. Non c'e' sesso, non c'e' "una scopata senza seguito" (parole della ragazza) come si trova spesso nelle storie d'amore, nemmeno fosse necessaria per sottolineare i sentimenti che uniscono due persone. Strano che il film negli Stati Uniti sia stato classificato come pellicola non adatta ai minori di diciassette anni non accompagnati. Visto tutto cio' che passa attualmente sul grande e sul piccolo schermo, forse era troppo "leggero" per i minori di diciassette anni. O forse si aveva solo paura che instillasse nei giovani la voglia di sognare.

Credo che la scelta in tal senso del regista non sia ispirata da sottofondi religiosi, come qualcuno potrebbe pensare. Credo invece che sia stata ispirata dal fatto di non voler rovinare un bel rapporto basato sulla musica con il materialismo del sesso. Si e' voluto preservare il lato spirituale. I due protagonisti sono soprattutto due anime alla ricerca l'una dell'altra e di altre affini. E le trovano nel loro mondo in modi insoliti.

Non vi svelero' come finisce, anche se mi piacerebbe parlarne. Ma lo si puo' fare dopo, in separata sede.

Non credo quindi ci sia altro da dire, a parte forse una cosa strana che magari avrete notato nella recensione: non ho mai detto i nomi dei protagonisti del film. Il motivo e' semplice: non vengono mai detti. Rimangono anonimi. Ma e' normale, come dicevo sopra, la protagonista ha un solo nome: la musica.

E qui la musica e' quella dolce di un piano o di una chitarra e la voce dolce di una ragazza ceca o piu' raschiante di un cantante irlandese.

Chiudo consigliandovi la visione di questo film e l'ascolto della sua colonna sonora. Spero vi conquistera' come ha conquistato me.

Buona visione a tutti!