Miracolo alla diciassettesima buca (1996)

Amore, famiglia, miracoli... e golf

Titolo italiano: Miracolo alla diciassettesima buca

Titolo originale: Miracle on the 17th Green

Co-autore: Peter De Jonge

Anno di pubblicazione: 1996

Edizione: TEA

Pag.: 158

Prezzo: Euro 7.00

Finito il: 16/03/2006

Vantaggi: Un racconto che si legge velocemente, inusuale per un solitamente giallo Patterson, sul golf e sulla vita

Svantaggi: Sconsigliato a chi non piace il golf

James Patterson e Peter De Jonge si sono incontrati e hanno collaborato gia' almeno una volta ne "La casa degli inganni" (vedi recensione) che, come per il piu' classico dei libri di Patterson, era un giallo dal ritmo veloce, quasi dirompente.

Qui l'accoppiata Patterson-De Jonge si e' riformata per dare vita ad un romanzo che esce dai canoni del veterano James. L'argomento? Il golf, che entrambi gli scrittori conoscono: De Jonge ne ha scritto sul "New York Times Magazine" e su altri periodici americani; Patterson invece e' un patito di questo affascinante sport.

Il golf qui fa da sfondo e da coprotagonista ad una storia di vita quotidiana abbastanza classica, eppure eccezionale, che con il genere giallo non ha nulla da spartire.

Il protagonista, nonche' narratore in prima persona, si chiama Travis McKinley, ultra cinquantenne copywriter in un'agenzia pubblicitaria, sposato da trent'anni con Sarah, ostetrica e professoressa aggiunta alla University of Chicago Medical School e padre di tre splendidi figli.

Travis si trova ad un punto cruciale della sua vita: il lavoro va male e sta per essere licenziato, mentre il rapporto con Sarah si sta sgretolando. Gli rimane l'amore dei tre figli... e l'amore per il golf, insegnatogli fin da quando era bambino dall'amato nonno, che, superati i novant'anni, continua a spronarlo e allenarlo.

La storia inizia una mattina di Natale su un campo di golf, dove improvvisamente Travis scopre di possedere un sorprendente talento per questo sport. E' un miracolo oppure semplice scoperta delle sue capacita'? Non ha importanza, non e' questo il miracolo del titolo: tutto diventa piu' facile e la vita sembra fornirgli una splendida possibilita'. Travis la coglie al volo lo stesso giorno in cui viene licenziato dall'agenzia e decide di dedicarsi al golf come professionista.

Il miracolo pero' e' ancora nell'aria e arrivera' solo alla fine del libro, che lascio a voi il piacere di scoprire.

Come dicevo sopra, questo e' un libro che esce dai canoni gialli di Patterson. Si tratta principalmente di un romanzo sul golf e quindi lo sconsiglio a chi detesta questo sport: il linguaggio e' farcito di termini golfistici che anche chi non ha mai giocato puo' conoscere. Prendendo il mio caso, io non ho mai praticato questo sport, pero' ho visto qualche film ogni tanto (come ad esempio il bellissimo e intenso "La leggenda di Bagger Vance" con Will Smith, Matt Damon e una stupenda Charlize Theron) e ho trovato il libro abbastanza semplice da comprendere. Per di piu' i due scrittori hanno inserito in fondo un breve glossario con la spiegazione dei termini piu' ostici.

Ma non e' solo un libro sul golf: vi si intrecciano la vita, l'amore, la famiglia...e i miracoli. La vita e' quella del protagonista, che subisce una svolta improvvisa e unica, che Travis deve cogliere al volo. L'amore e' quello per il gioco ma anche per Sarah, che accompagna Travis tutti i giorni. La famiglia invece e' formata da Travis, Sarah, i loro tre figli Noah, Simon e Elizabeth e il nonno. E i miracoli? Quelli accompagnano Travis dall'inizio alla fine e non necessariamente riguardano solo il golf.

Detto questo, chiudo consigliando questo libro tranquillo, ben scritto e soprattutto utilissimo per riprendermi dalla precedente, durissima, lettura. Si legge in un paio di giorni, data la sua brevita', ma ne vale la pena.

Buona lettura a tutti!