Cuore d'inchiostro (2003)

La magia della lettura e della scrittura

Titolo italiano: Cuore d'inchiostro

Titolo originale: Tintenherz

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: Mondadori - Oscar n.1720

Pag.: 487

Prezzo: Euro 8.80

Finito il: 10/12/2008

Vantaggi: Un ottimo racconto fantastico, scritto molto bene.

Svantaggi: Nessuno

"Certi libri vanno assaporati lentamente,

altri divorati in un sol boccone.

E solo alcuni, pochi, vanno masticati

per digerirli completamente."

(pag.15)(*)

Queste parole sono riportate su una targa attaccata alla porta del laboratorio di Mo, uno dei protagonisti del libro "Cuore d'inchiostro" (titolo originale "Tintenherz") scritto da Cornelia Funke e pubblicato nel 2003 (in Italia e' arrivato nel 2004 edito dalla Mondadori).

Ho voluto iniziare questa recensione in tal modo perche' mi ci sono ritrovato completamente. I protagonisti assoluti della storia sono i libri, da sempre anche protagonisti di quella mia storia che chiamo _vita_ .

"Cuore d'inchiosto" appartiene, secondo me, alla terza categoria.

Ma vediamo prima di cosa parla.

Un accenno di trama

Meggie e' una dodicenne da sempre circondata dai libri.

Il padre Mo, con cui vive da sola da quando la madre e' scomparsa, e' un rilegatore di libri ma soprattutto e' un lettore di libri. Questo amore e' stato instillato nella piccola Meggie fin dai primi anni di vita.

Una notte arriva uno strano individuo. Si fa chiamare Dita di Polvere e la sua visita provoca la fuga della piccola famigliola: Capricorno sta per scoprire il nascondiglio di Mo. E Mo deve assolutamente sparire.

Ma chi e' Capricorno?

E chi e' Dita di Polvere?

E perche' Dita di Polvere chiama Mo "Lingua di Fata"?

Sono domande che girano per la testa di Meggie mentre fa i bagagli per intraprendere col padre un "viaggio di lavoro".

Presto la verita' verra' a galla: Capricorno e' un criminale che cerca Mo per sfruttare la sua capacita' di lettore. E vuole impossessarsi di uno dei suoi libri, "Cuore d'inchiostro", da cui tutta la storia ha avuto inizio nove anni prima.

Mo infatti ha una strana capacita': se legge a voce alta, riesce a portare nella nostra realta' oggetti e personaggi dalla storia che sta leggendo. E non e' il solo ad avere questa capacita'...

... ma lascio a voi scoprire il resto della storia.

Le mie considerazioni

Eccoci ad un altro dei libri scoperti grazie alla mia cara amica Anna (meroko_73), la mia esperta di genere fantasy.

La copertina dell'edizione Oscar Mondadori e' intrigante: vi si vede una specie di armatura uscire fuori dalle pagine di un volume aperto. Ma nonostante questo, forse senza il consiglio di Anna, non mi sarebbe mai venuto in mente di leggere questo libro, di solito messo nella sezione ragazzi nelle librerie e nei supermercati.

Eppure e' un libro che reputo adatto anche ad un pubblico adulto.

Tanto per cambiare si parla di libri, i miei grandi compagni di viaggio e di vita da sempre.

Voglio riportare un piccolo brano tratto da "Cuore d'inchiostro" che trovo molto vero:

"«Quando ti porti dietro un libro [...] avviene qualcosa di straordinario: le sue pagine raccoglieranno i tuoi ricordi. E un giorno ti bastera' risfogliarle per tornare con il pensiero al luogo dove le hai lette per la prima volta: le immagini, gli odori, il gelato che ti eri gustata... Credimi, i libri sono un po' come la carta moschicida: a nient'altro i ricordi restano attaccati cosi' bene come alla carta stampata.»

Probabilmente aveva ragione. Tuttavia c'era anche un altro motivo per cui Meggie portava i suoi tesori con se'. Erano la sua casa in quel peregrinare attraverso l'ignoto: voci conosciute, amici con i quali non bisticciava mai, amici che la sapevano lunga, amici potenti, impavidi, navigati, fini conoscitori del mondo, capaci di affrontare qualsiasi imprevisto. I libri la rincuoravano quando era triste e scacciavano la noia [...]"

(pag.22)

Puo' capitare la stessa cosa con i profumi, che stuzzicano la memoria. Nel mio caso, pero', la memoria e' proprio legata ai libri che mi porto sempre dietro.

Spesso ho trovato che:

"Il mondo era davvero spaventoso, crudele, spietato, tenebroso come un brutto sogno. Non era un posto da viverci. I libri erano l'unica realta' dove esistessero la compassione, il conforto, la felicita'... e l'amore. I libri amavano tutti coloro che li aprivano, offrivano protezione e amicizia senza pretendere nulla in cambio. Non ti abbandonavano mai, nemmeno quando li maltrattavi. Amore, verita', bellezza, saggezza e consolazione di fronte alla morte. [...] Le parole sono immortali... a meno che non arrivi qualcuno e le bruci. E persino in quel caso..."

(pag.391)

I libri sono molto democratici, non fanno discriminazioni tra i lettori. L'importante e' che leggendoli si abbia voglia di dar loro vita.

Certo e' impensabile avere la capacita' di Mo che riesce a rendere concreti i personaggi e le cose che si trovano in una storia, anche se con un po' di fantasia si riesce a dar loro un minimo di consistenza durante la lettura. Lasciarsi trasportare dalle parole puo' farci viaggiare in mondi diversi, lontani e pieni di sorprese.

Non ho mai provato a leggere un libro a voce alta (a parte i brani letti durante la messa). Chissa' se riuscirei a fare cio' che fa Mo.

Viste le conseguenze, pero', credo che non ci provero'. Preferisco vivere i libri per conto mio, limitandomi a ricrearli semplicemente nella mia mente.

"Un autore famoso ha scritto una volta che uno scrittore puo' essere considerato in tre modi: un narratore, un maestro o un mago... ma e' quest'ultimo a prevalere, l'incantatore."

(pag.481)

Altra interessante considerazione che reputo assolutamente vera. Uno scrittore puo' rapire i suoi lettori con le sue parole e le sue storie, incantarli.

Questa e' una capacita' che vorrei avere. Mi piace molto scrivere...

"[...] scrivere storie, in fin dei conti, ha un po' a che fare con la magia."

(pag.487)

Tornando al libro, "Cuore d'inchiostro" e' scritto molto bene.

E' il primo capitolo di una trilogia, ma puo' essere letto anche da solo perche' ha un finale.

Certo, una volta letto, ci si chiede cosa Cornelia Funke si sia inventata per proseguire con la storia e visto l'eccellente modo di scrivere, si ha voglia di andare avanti leggendo gli altri libri.

Io credo proprio che faro' cosi'. Aspetto solo che il terzo libro esca in tascabile e poi proseguiro' per vedere cosa combinera' Dita di Polvere o Meggie o Mo oppure Elinor (una lontana zia appassionata di libri e grande collezionista). Sono personaggi interessanti.

Concludendo, consiglio questo libro agli amanti delle avventure fantastiche in particolare e dei libri in generale. E' scritto molto bene ed e' una continua fonte di sorprese.

Buona lettura a tutti!

(*) La numerazione delle pagine si riferisce all'edizione Oscar Mondadori n.1720.