Il Regno del Drago d'Oro (2003)

La trilogia di Aquila e Giaguaro: secondo capitolo

Titolo italiano: Il Regno del Drago d'Oro

Titolo originale: El Reino del Dragón de Oro

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: Feltrinelli (Universale Economica n.1896)

Pag.: 259

Prezzo: Euro 8.00

Finito il: 23/01/2007

Vantaggi: Secondo libro della trilogia scritto bene come il primo. Per tutti.

Svantaggi: Iniziando a conoscere un po' il modo di raccontare della Allende, alcune cose risultano prevedibili

Il Regno Proibito e' un piccolo reame circondato dagli alti picchi dell'Himalaya.

E' questo il teatro della seconda avventura di Alex il Giaguaro, Nadia l'Aquila e la nonna Kate.

E' un posto molto riservato, che solo a pochi e' consentito di visitare, e immerso nell'aura spirituale del Buddha: il sovrano e' un uomo tranquillo che sale al trono dopo una lunga preparazione che puo' durare anni sotto la guida di un lama e la visita a diversi monasteri. Il trono non viene automaticamente passato al figlio maggiore, ma a quello piu' puro e meritevole del gravoso e delicato compito di governare e guidare.

E tra i poteri del re c'e' anche quello di riuscire a predire il futuro, aiutato da un leggendario Drago d'Oro. A quanto si racconta, si tratta di una statua molto preziosa fatta in oro e ricoperta di pietre preziose. E soprattutto depositaria di grandi virtu'. E' per questa ragione che fa gola a molti, soprattutto ad un fantomatico Collezionista, il secondo uomo piu' ricco del mondo, che la vuole per arricchirsi e arrivare finalmente al primo posto della classifica. Il suo desiderio, come la sua egocentricita', non si ferma davanti a nulla.

Ma sulla sua strada si trova casualmente una spedizione dell'"International Geographic" capitanata da Kate Cold con il compito di fare un servizio sul Regno Proibito e i suoi tesori. Se poi si riuscisse a fare almeno una foto al Drago d'Oro, lo scoop sarebbe completo.

A voi scoprire il resto della storia.

"Il Regno del Drago d'Oro" e' il secondo capitolo della trilogia dedicata ad Alex e Nadia scritta da Isabel Allende e visti i riferimenti al primo "La citta' delle Bestie" e' estremamente consigliabile leggerli nell'ordine esatto. A questo seguira' infine "La foresta dei pigmei" che ho iniziato proprio questo pomeriggio.

Gli eroi della storia sono sostanzialmente gli stessi: a parte il sedicenne Alex con lo spirito totemico del Giaguaro e la tredicenne Nadia che si libra sulle candide ali dell'Aquila, il suo totem, ritroviamo la burbera ed eccentrica Kate, nonna sessantacinquenne di Alex, dai modi spicci ed allergica ad ogni manifestazione d'affetto, seguita a ruota dai fotografi Timothy Bruce e Joel González.

Come "ospiti" originali della storia ci sono invece il lama Tensing dal corpo gigantesco e il suo discepolo, il principe Dil Bahadur, futuro re in procinto di ultimare la sua preparazione necessaria a succedere al padre sul trono.

La storia e' interessante quanto la precedente, anche se l'individuazione dei "cattivi" risulta piu' facile notando una certa coerenza nella struttura degli avvenimenti.

Divertente risulta l'intercalare tipico degli abitanti del Regno Proibito, che con i loro "Forse", "Puo' darsi" e "Probabilmente" inizialmente urtano un po' i nervi alle persone abituate a non perdere tempo nei paesi occidentali. E' un linguaggio che pero' si insinua e diventa piacevole, portando il lettore quasi a pensare sulla loro falsa riga e con la medesima calma. Il motivo di tale atteggiamento? Non prendere posizioni decise che potrebbero risultare dannose. Con un "Puo' darsi" si possono esporre le proprie idee dando la possibilita' di cambiarle senza barricarsi dietro muri d'orgoglio e questioni di principio.

E' un modo di pensare che potrebbe risultare molto utile a governanti e politici per impedire inutili e deleteri conflitti e perdite di tempo nel trincerarsi dietro posizioni troppo radicali che dopo un po' diventano ridicole.

Lasciando una via d'uscita, alla fine si puo' giungere alla conclusione che accontenta tutti senza per altro sentirsi sconfitti e covare rancori.

Puo' darsi che non abbiamo le stesse idee, ma probabilmente risulta piu' facile discuterle e pervenire ad un accordo quando si parla con calma e si tiene la mente aperta, non credete?

Concludendo, mi permetto di consigliare anche questo secondo libro della trilogia. Puo' darsi sia un valido esempio del genere avventura adatto ad un pubblico di tutte le eta'.

E se vi piace l'idea, forse potremo darci appuntamento al prossimo (ultimo) capitolo della storia di Alex e Nadia.

Buona lettura a tutti!