Non ora, non qui (1989)

Frammenti del passato

Titolo: Non ora, non qui

Anno di pubblicazione: 1989

Edizione: Feltrinelli, Universale Economica n.2309, versione "Vent'anni dopo"

Pag.: 100

Prezzo: Euro 6.50

Finito il: 06/09/2012

Vantaggi: Raccolta di ricordi del passato dello scrittore. Ben scritti e riflessivi

Svantaggi: Mi aspettavo qualcosa di meglio

Erri De Luca e' uno scrittore di cui ho molto sentito parlare ma del quale ancora non avevo letto nulla.

Finalmente, ad agosto, sfruttando una promozione della Feltrinelli, ho preso alcuni dei suoi libri. Sono andato "a naso", non avendo molti riferimenti sulle storie.

Tra i tanti disponibili, c'era anche la nuova versione del primo libro pubblicato nel 1989, intitolato "Non ora, non qui". Il primo libro di uno scrittore e' forse il suo miglior biglietto da visita: da' al lettore la possibilita' di scoprire le basi da cui tutto e' iniziato.

La nuova versione riporta una breve introduzione scritta dall'autore, con alcune considerazioni sui vent'anni trascorsi da quella prima opera, che hanno visto le sue pubblicazioni crescere e la sua vita cambiare.

Erri De Luca e' napoletano. E ne va fiero. Si deduce dalla richiesta fatta alla persona che ha scritto l'introduzione a "Non ora, non qui". Raffaele La Capria, in una prima bozza, aveva sorvolato sull'origine partenopea di De Luca, ma lo scrittore ha voluto che fosse inserita, quasi evidenziata. Ed e' stato accontentato.

Nato nel 1950, ha pubblicato con Feltrinelli tantissimi libri dopo quel primo nel 1989. Per qualche anno ha fatto parte di "Lotta Continua". Usando le sue parole, a Milano De Luca ha fatto anche il lavoro piu' antico del mondo, cioe' l'operaio, l'equivalente maschile della prostituta, che vende il suo corpo da forza lavoro.

Venendo al libro, "Non ora, non qui" e' una raccolta di frammenti del suo passato di bambino a Napoli, e soprattutto dei suoi rapporti con la madre, a cui immagina di parlare attraverso una fotografia. Erano anni diversi, con un Erri silenzioso a causa della balbuzie che gli impediva di esprimersi liberamente senza essere preso in giro dai compagni di scuola.

Non c'e' una trama definita, ci sono vari brani, spesso collegati tra loro, di lunghezza variabile, ma mai superiore ad una pagina. La serie accompagna il lettore in quegli anni d'infanzia, suddivisi tra una prima parte povera e una seconda che vede un miglioramento nelle condizioni finanziarie della famiglia, evidenziate dal trasloco in una casa piu' bella.

I ricordi sono scritti bene, e contengono anche molti spunti di riflessione. Ma devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di meglio. Non ne sono rimasto deluso, ma nemmeno entusiasta. Forse semplicemente ho letto questo libro nel momento sbagliato, nel quale invece avevo bisogno di azione e movimento, invece che di riflessione. Non so quindi se consigliarlo o meno. Appena possibile, provero' gli altri libri che ho preso e vedremo se il mio giudizio su questo scrittore cambiera'.

Buona lettura a tutti!