Quello che non ci siamo detti (2008)

"Il mondo e' grande, ma l'amicizia e' immensa"

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Quello_che_non_ci_siamo_detti_Marc_Levy__Opinione_1251560

Titolo italiano: Quello che non ci siamo detti

Titolo originale: Toutes ces choses qu'on ne s'est pas dites

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione: SuperPocket - Rizzoli (2009)

Pag.: 319

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 30/11/2010

Vantaggi: Un romanzo rosa scritto bene

Svantaggi: Storia poco originale con qualche pecca nel racconto

Un accenno di trama

New York, 2006.

Julia Walsh e' una donna trentacinquenne, esperta in grafica e film d'animazione, in procinto di sposarsi.

Mancano pochi giorni al matrimonio con Adam quando arriva la notizia della morte del padre Anthony avvenuta a Parigi.

Il funerale si tiene proprio lo stesso giorno del matrimonio, che deve quindi essere rimandato.

Anthony ha di nuovo rovinato un giorno felice di Julia. I rapporti tra i due si erano deteriorati negli ultimi vent'anni, diventando quasi inesistenti.

Ma il padre di Julia ha in serbo un'altra sorpresa. Una cassa viene recapitata a casa della donna. All'interno c'e' una sorpresa che costringera' Julia a rivedere buona parte dei suoi piani: un essere del tutto uguale al padre, con gli stessi ricordi e lo stesso carattere. Si definisce un androide. Il suo compito e' permettere alle persone di dire addio ai propri cari dopo che questi sono morti.

Visti i rapporti con il padre, Julia si trova cosi' a gestire una situazione che va contro ogni sua previsione. E un viaggio che la porta sulle tracce di un passato che pensava morto ed invece...

... a voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Per cambiare un po' le mie abitudini, ho voluto cominciare questa opinione dalla trama del libro che ho letto.

Si intitola "Quello che non ci siamo detti" (titolo originale "Toutes ces choses qu'on ne s'est pas dites" ) ed e' stato scritto da Marc Levy, un autore francese che conosco da tempo. L'ho scoperto grazie al bel "Se solo fosse vero", un romanzo che usciva dai generi che fino a quel momento leggevo quasi in esclusiva per farmi entrare in un genere che definirei rosa, anche se in quel caso c'era anche una punta di fantastico.

"Quello che non ci siamo detti" e' stato scritto nel 2008 ed e' arrivato in Italia nel 2009 pubblicato dalla Rizzoli. Io l'ho preso nella versione SuperPocket.

Iniziamo dai punti positivi di questo libro.

E' ben scritto ed e' interessante da leggere, aiutato dal fatto che risulta scorrevole.

Ha una linea temporale ben definita e anche se si salta nel passato, questi salti risultano comprensibili e accettabili, per poi ritornare al presente in modo diretto e coerente, nulla a che vedere con quel che succedeva in "La citta' invincibile" di O'Neill di cui ho parlato nell'opinione precedente.

La trama, per quanto poco originale, si ambienta tra la storia recente (2006) e il 1989, riallacciandosi ad uno degli avvenimenti piu' importanti degli ultimi anni, che lascio a voi scoprire.

I punti negativi sono essenzialmente due.

La storia e' poco originale e abbastanza prevedibile. Levy poteva sicuramente fare di meglio nell'idearla.

C'e' inoltre una pecca iniziale che si sviluppa esattamente come avevo intuito. Anzi, era facilmente verificabile, solo che la protagonista, pur essendo una donna matura e al passo con i tempi, presenta una ingenuita' che rasenta l'incredibile.

E' un romanzo rosa. Di fantastico non c'e' nulla, quindi se non amate questo genere, passate ad altro.

Io solitamente non lo leggo, ma ogni tanto una punta di miele ci vuole a variare un po' cio' che leggo abitualmente. E visto che ho letto tutti (o quasi) i precedenti libri di Levy, penso che continuero' a farlo, sperando di trovarne uno un po' piu' originale, magari simile al primo che ho letto e che mi aveva colpito positivamente.

Il titolo di questa opinione e' preso direttamente da una frase del libro, che mi ha colpito e mi e' piaciuta, quindi l'ho usata.

Non c'e' altro da dire, mi pare. Percio' concludo consigliando questo libro a quanti amano le storie d'amore, quindi forse piu' ad un pubblico femminile che maschile.

Buona lettura a tutti!