Ragionevoli dubbi (2006)

I desideri di Guerrieri

Titolo: Ragionevoli dubbi

Anno di pubblicazione: 2006

Edizione: Sellerio Palermo

Pag.: 299

Prezzo: Euro 12.00

Finito il: 03/05/2007

Vantaggi: Terza avventura legale di Guido Guerrieri nella fantasia di Gianrico Carofiglio. Ben raccontato. Buon legal thriller.

Svantaggi: Nessuno

"Confessare, anche a se stessi, i propri desideri - quelli veri - e' pericoloso. Se sono realizzabili, e spesso lo sono, dichiararli ti mette di fronte alla paura di provarci. E dunque alla tua vigliaccheria. Allora preferisci non pensarci, o pensare che hai desideri impossibili, e che e' da adulti non pensare alle cose impossibili."

Strano come un libro possa intrecciarsi ai nostri pensieri.

Solo pochi giorni fa ho scritto e pubblicato qui su Ciao un racconto intitolato "L'ultimo desiderio". Penso che molti di quelli che leggeranno questa opinione l'abbiano letto e sappiano di cosa parla.

Desideri.

Ed ecco che mi capita di leggere in un libro una frase come quella che ho scelto per iniziare questa opinione.

Desideri.

Quando l'ho letta, mi sono fermato qualche secondo a pensare quanta verita' contiene.

Molti di noi eliminano i propri desideri catalogandoli come impossibili perche' cosi' non si sentono dei vigliacchi per non aver provato a realizzarli. Certo, alcuni desideri sono impossibili e si rivelano semplici e brucianti illusioni, ma tanti altri, piu' piccoli, piu' a portata di mano, sono assolutamente realizzabili e c'e' solo la nostra paura a frenarci.

Non posso parlare per gli altri, ma solo per me e devo dire che troppo spesso mi sono ritrovato in questa situazione. Ma ero realista, perche' sapevo di poterli realizzare e mi sono giustamente dato del vigliacco per non averci provato. Per fortuna non sempre mi sono comportato cosi' perche' qualche desiderio si e' realizzato e qualcuno sta per realizzarsi. E la felicita' che ho provato nel farlo (soprattutto quando si doveva sudare per farlo) mi ha convinto che non bisogna mai tirarsi indietro. Qualche volta ho tentato e non ci sono riuscito e la delusione brucia, non lo nego. Ma nel complesso posso dire che e' sempre meglio tentare: se ne esce sempre vincitori, in un modo o nell'altro. Perche' anche una delusione ci aiuta a crescere, a maturare e a imparare a vivere. La vita non e' una strada in discesa che si percorre su un'auto senza freni. Bisogna assaporare ogni metro percorso, sudarselo e guadagnarselo: magari dopo tanta fatica, cio' che ci aspetta alla fine non sara' completamente soddisfacente, ma c'e' sempre un'altra meta ad attenderci e grazie ai metri sudati, quella successiva meta e' un po' piu' vicina e forse si riuscira' a realizzarla.

Scusate, come al solito mi sono lasciato prendere dalle mie riflessioni.

Ma la colpa (o il merito) va a "Ragionevoli dubbi", quarto libro scritto da Gianrico Carofiglio, uscito nel 2006 edito dalla Sellerio di Palermo al prezzo di 12.00 euro. E' il terzo che leggo, con protagonista Guido Guerrieri, avvocato del Foro di Bari, ormai quarantaduenne con molte delusioni sulle spalle, qualche conquista e un desiderio recondito, lo stesso che hanno molti di noi scrittori in erba su Ciao, quello appunto di scrivere. Deluso da tante cose, sogna di lasciare il suo lavoro e diventare scrittore. Penso che sia il desiderio che hanno tutti gli appassionati di libri. Dopo averne letti tanti, si pensa che non sarebbe male riuscirne a scrivere uno. E chi non ne ha uno scritto e buttato in un cassetto della scrivania a prendere polvere perche' (forse a ragione) non e' all'altezza delle aspettative iniziali?

Guido ha in questa terza avventura qualche problema con l'amata Margherita, che ha accettato un lavoro lontano da Bari rivelandoglielo solo a decisione presa. Ovvia la delusione e la rottura (forse temporanea) di Guido: in una coppia certe decisioni devono essere, se non prese insieme, almeno condivise da subito.

Ma Guido, come al solito, si butta nel lavoro e gli capita un caso che parte dall'appello.

Fabio Paolicelli e' stato fermato, con la sua famiglia, dalla guardia di finanza al suo ritorno da una vacanza in Montenegro con 40kg di cocaina nascosti in macchina. In primo grado e' stato condannato, anche a causa di un avvocato che non ha fatto bene il suo lavoro.

Certo e' che il caso e' lampante e non lascia molti dubbi sulla sua colpevolezza.

Lui dice che la cocaina non e' sua, che non sapeva di trasportarla sulla macchina. Ma chi, colto in flagrante, non dice una cosa del genere?

Lui dice che qualcuno lo ha incastrato e che ha inizialmente confessato per non far finire nei guai la moglie italo-giapponese e vedersi portare via la figlia di sei anni. Ma se dietro a tutto questo c'e' una grande organizzazione di narco-trafficanti, non sarebbe salutare mettercisi contro.

Per di piu' il Paolicelli e' una vecchia conoscenza di Guido perche' le loro strade si sono duramente incrociate durante l'adolescenza.

Ci sono quindi tutti i presupposti perche' Guido non accetti il caso, cosa che ovviamente non fa.

Perche'? Ma Fabio sara' poi cosi' innocente come dice?

A voi scoprirlo.

A me rimane il compito di consigliarvene la lettura. A me e' piaciuto, anche se forse non e' all'altezza dell'avventura precedente di Guerrieri, "Ad occhi chiusi", per me la migliore fra le tre lette. Ma anche questo risulta molto godibile per il legal thriller che vi si cela, insieme ai dubbi e alle riflessioni di un uomo che si avvicina alla mezza eta' e aspira ad una vita piu' tranquilla e soddisfacente.

Uno degli aspetti che mi lega a Guerrieri e' la comune passione per i libri, che penso riguardi anche Carofiglio. Il desiderio che nasce in Guerrieri sembra appartenere al suo creatore.

Che ci sia piu' di una traccia autobiografica in questo libro?

Non mi stupirebbe. Certo Guerrieri non e' un magistrato antimafia come Carofiglio, ma e' comunque un avvocato. E c'e' un personaggio che compare nel racconto e che credo si possa ricondurre a Carofiglio. A voi scoprire quale.

Ora non mi resta che leggere "Il passato e' una terra straniera", scritto nel 2005, se non vado errato, per completare le opere di Gianrico Carofiglio. E' un romanzo indipendente, quindi non incontrero' purtroppo il caro dottor Guerrieri a cui mi sono un po' affezionato. Spero che presto esca un altro libro su di lui.

Concludendo...

... buona lettura a tutti!