Il segreto del monastero (2000)

Der Fluch des Kopernikus - Ein Renaissance Roman

Titolo italiano: Il segreto del monastero

Titolo originale: Der Fluch des Kopernikus - Ein Renaissance Roman

Anno di pubblicazione: ...

Edizione: PiEmme

Pag.: 379

Prezzo: Euro 8.90

Finito il: 13/10/2005

Vantaggi: Un romanzo storico con i toni del thriller e il sapore della verosimiglianza. Una grande prova del talento di Vandenberg

Svantaggi: Nessuno, a parte qualche dubbio secondario lasciato irrisolto e una visione completamente anticlericale

"Nel 1582 il vecchio calendario giuliano fu sostituito da un nuovo computo cristiano del tempo, quello tuttora in uso. Il nuovo calendario, detto gregoriano dal nome del papa, Gregorio XIII, che lo ha introdotto, si basa sugli studi e sui calcoli dell'astronomo italiano Luigi Lilio e del gesuita tedesco Cristoforo Clavio. La riforma comporto' che al giovedi' 4 ottobre seguisse il venerdi' 15 ottobre 1582. Sicche' vennero rimossi dieci giorni dalla memoria dell'umanita'. Il presente romanzo racconta come si sarebbe potuto arrivare alla cancellazione di quei dieci giorni. Esso si basa dunque su un intreccio di libera invenzione e realta' storica."

Questo e' quanto viene riportato nella prima pagina del libro. Non c'e' firma, ma penso sia l'autore, Philipp Vandenberg, a dirlo. Si tratta di una perfetta introduzione a quanto segue, un romanzo che nella sua semplicita' e nel suo passare quasi inosservato potrebbe, secondo me, superare il livello del tanto pubblicizzato "Il Codice Da Vinci". Tra i suoi maggiori pregi sta proprio questo inizio che avverte il lettore che quanto segue e' pura invenzione. Senza questa avvertenza, il libro potrebbe essere quasi visto come una verita' storico per la sua perfetta ambientazione e per il suo modo magistrale di destreggiarsi tra i grandi personaggi del 1500. E si e' visto con il succitato Codice che una interpretazione del genere porta a situazioni paradossali, quasi tragi-comiche.

Da una ricerca veloce su internet ho ricavato che la modifica del calendario "si rese necessaria in quanto essendo un anno giuliano [da Giulio Cesare] lungo 365 giorni e 6 ore, e dunque in eccesso di 11 minuti e 14 secondi rispetto all'anno solare, il calendario giuliano accumulava un giorno di ritardo ogni 128 anni. Come conseguenza di ciò, al 4 ottobre 1582 la differenza accumulata nei secoli era ormai di 10 giorni; questo significava, ad esempio, che la primavera, in base alle osservazioni astronomiche effettuate, non risultava più iniziare il 21 marzo, ma l'11 marzo."

Queste le ragioni storiche. Lascio a voi scoprire quali altre modifiche ha portato l'introduzione del calendario gregoriano e torniamo al libro dando un'occhiata alla trama.

Inizia nell'anno del Signore 1554, "...1484° [anno] dalla distruzione di Gerusalemme, 224° dall'invenzione della polvere da sparo, 110° dall'invenzione della stampa, 62° dalla scoperta del Nuovo Mondo e 37° dalla Riforma dell'empio dottore in teologia di Wittenberg [Martin Lutero]" nel giorno della Candelora muore Adam Friedrich Hamann, detto il Calvo (facile capire perche'), becchino di Sand, un piccolo centro tedesco sul fiume Regnitz. Lascia orfani i due figli, Sofia e Giustino, che vengono adottati da Jakob Heinrich Schlüssel, loro lontano parente e proprietario di una osteria.

Il protagonista della storia e' Giustino, apprendista dello scalpellino Carvacchi, dalla mentalita' aperta e dalla grande intelligenza coltivata fin dalla piu' tenera eta' grazie alla cultura e agli insegnamenti del padre, frequentatore abituale della biblioteca dell'abbazia benedettina di Monte San Michele.

Apparentemente sembra una storia come tante, ma fin dalla morte di Adam strani avvenimenti si succedono e portano all'intervento della Santa Inquisizione che in quel periodo della storia aveva un grande potere. Sembra quasi assurdo, ma l'Inquisizione condanna Adam il Calvo, seppur gia' morto da tempo, al rogo, sul quale il suo cadavere viene bruciato e le ceneri disperse. Giustino pero' non si da' per vinto: e' sicuro che sotto a tutto questo "spettacolo" si celi molto piu' di quanto sembra ed e' intenzionato a scoprirne la causa e a fare di tutto per riabilitare il nome del padre.

Le cose prendono una piega inaspettata quando comprende un messaggio in latino lasciatogli dal padre

"FILIO MEO J. ° TERTIA ARCA"

che lo porta alla scoperta di un libro, "De astro minante" (il segno ° della frase e' nel libro una stella) che la Chiesa ufficialmente considera inesistente. Scritto dal grande Copernico, contiene una minaccia tale da sovvertire l'istituzione ecclesiastica. Facile desumere che la Chiesa fara' di tutto per distruggerlo.

Lascio a voi scoprire il resto.

Il protagonista, come dicevo prima, e' Giustino Hamann, un amante dell'arte e in particolare della scultura, iniziato dal padre alla cultura e alla scienza. Viene accompagnato nelle sue scoperte da varie personalita': c'e' un monaco benedettino, Odone, al secolo Jakob Bazco di Cracovia, che conduce una doppia vita, quella di uomo religioso e parallelamente di uomo di mondo e di scienza. C'e' il maestro Carvacchi, un grande artista tanto bravo nel suo lavoro quanto lo e' nel correre dietro alle donne, al buon vino e a denigrare la Chiesa e i religiosi.

E c'e' Marta, la madre adottiva di Giustino, una donna bellissima, a detta di tutti molto pia e caritatevole, che avra' un ruolo importantissimo nella vita del protagonista e nella storia.

Non mi dilungo nel descrivere i personaggi che sono troppi.

Alcuni nascono dalla fantasia dello scrittore. Altri, come l'eccelso Michelangelo (1475/1564) e papa Pio V (Antonio Michele Ghislieri - 1504/1572), sono presi direttamente dalla Storia per essere "usati" in modo magistrale a dare alla vicenda quel gusto di verita' che la rende grande. Persino il Cristoforo Clavio i cui studi hanno portato all'introduzione del calendario gregoriano (Gregorio XIII e' il successore di Pio V) e' introdotto in modo pesante nella trama: risulta infatti essere l'unico figlio dell'oste Schlüssel che adotta Giustino e la sorella. E tra lui e Giustino non corre buon sangue.

Anche Michelangelo ha un ruolo importante nella storia: quando Giustino giunge a Roma, il grande maestro e' alle prese con la costruzione della basilica di San Pietro e ha da poco terminato la Cappella Sistina. Ho inserito tra gli allegati una foto del Giudizio Universale perche' Vandenberg riesce ad introdursi con il suo racconto tra i suoi personaggi. Ma non vi dico come, solamente che cio' che racconta ha una base di verita' e la foto allegata vi permettera' di verificarla.

Mi dispiace dire che la Chiesa di Roma nel libro non fa una bella figura, essendo forse nel suo periodo piu' nero: siamo nel Rinascimento, con la Santa Inquisizione da una parte che condanna praticamente tutto cio' che non deriva dalla Bibbia, e con la corruzione spirituale del clero, dai livelli piu' bassi fino al soglio pontificio. Basti pensare alla "tassa sulle meretrici" che porta grandi introiti nelle casse della Chiesa. Interessante il pezzo in cui Vandenberg descrive i diversi ruoli delle puttane (scusate il termine) e delle cortigiane, due nomi diversi per indicare alla fin fine la stessa cosa.

"L'Inquisizione non puo' sbagliare. Non ha mai sbagliato e non sbagliera' mai, poiche' ogni sua sentenza viene emanata nel nome di Dio Altissimo"

dice il vescovo principe di Sand a Giustino. Stranamente pero' l'Inquisizione non sembra essere guidata dalla giustizia: condanna al rogo le donne che si macchiano di adulterio o che hanno rapporti fuori dal matrimonio e non gli uomini che commettono gli stessi peccati. Perche' la donna e' il "sesso diabolico"... o almeno cosi' affermano i predicatori e gli inquisitori dall'alto dei loro pulpiti nel libro.

Sul libro ci sarebbero molte altre cose da dire, ma non vorrei dilungarmi troppo.

Posso affermare che il libro mi e' piaciuto e ha catturato completamente la mia attenzione per diversi giorni, spingendomi a verificare quanto veniva rivelato nella storia e a scoprire un periodo storico, quello rinascimentale, che ha avuto una grande influenza sul mondo. Unici nei sono alcuni dubbi secondari che purtroppo non trovano soluzione, ma sono, come ho detto, del tutto secondari. E anche il forte senso anticlericale che trasuda dalle parole di Vandenberg, per cui l'unico religioso "buono" e' Odone, che ha una mente aperta alla scienza.

Consiglio pertanto il libro a tutti gli appassionati di romanzi storici. Coloro che hanno adorato "Il codice Da Vinci" qui troveranno pane per i loro denti. Quelli a cui "Il codice Da Vinci" non e' piaciuto, be', posso dire che secondo me questo libro si trova sicuramente ad un livello piu' alto.

Una piccola parentesi relativa al titolo che ho usato: e' il titolo originale del libro. Ho voluto evidenziarlo perche' l'editore PiEmme ci ha marciato un po' sopra. Infatti questo libro e' uscito in una prima edizione con il titolo "La maledizione di Copernico", che e' la traduzione quasi esatta dal titolo tedesco (quella completa e' "La maledizione di Copernico - Un romanzo rinascimentale". Fluch in realta' ha anche altri significati, bestemmia e imprecazione, che si adattano altrettanto bene). Poi, chissa' perche'?, e' passato nell'edizione tascabile con il titolo "Il segreto del monastero". Su Ciao trovate gia' un prodotto con il primo titolo, ma ho voluto inserire anche questo per completezza. Non e' la prima volta che un editore italiano fa una "vigliaccata" di questo tipo. A me e' gia' capitato con un libro di Wes Craven e cosi' a casa mi ritrovo due libri uguali ma con titolo italiano diverso.

Una piccola proposta agli editori italiani: perche' non lasciate in copertina il titolo originale dei libri e mettete magari come sottotitolo la traduzione italiana? Sarebbe una cosa logica e impedirebbe di perdere tempo nel cercare altri titoli inutili e a volte completamente sbagliati.

Buona lettura a tutti!