La donna che non poteva essere qui (2005)

Un amore contro il destino

Titolo italiano: La donna che non poteva essere qui

Titolo originale: Sauve-moi

Anno di pubblicazione: 2005

Edizione: SuperPocket

Pag.: 357

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 15/10/2008

Vantaggi: Un bella storia dalle tinte romantiche, soprannaturali e fantastiche, scritta bene.

Svantaggi: Ricorda lo spunto di un film horror.

Nato ad Antibes nel 1974 e vissuto molti anni in America, Guillaume Musso ha gia' al suo attivo milioni di copie di libri venduti (di cui 3 solo in Francia). In Italia nel 2005 era arrivato "L'uomo che credeva di non avere piu' tempo" e l'anno dopo e' arrivato "La donna che non poteva essere qui", proprio quello di cui sto per parlarvi. "Chi ama torna sempre indietro" e' del 2007 e quest'anno la Rizzoli ha pubblicato "Quando si ama non scende mai la notte".

Io ho gia' letto "L'uomo che credeva di non avere piu' tempo" trovandolo molto interessante e ben scritto. Cosi' mi sono preso anche i due successivi. E con "La donna che non poteva essere qui" ho fatto di nuovo centro, anche se non lo reputo all'altezza del precedente. Ma ci va abbastanza vicino.

Un accenno di trama

Siamo a New York.

Juliette Beaumont e' una giovane francese emigrata in America con un sogno: quello di sfondare come attrice. Ma i sogni a volte si infrangono contro la dura realta' della vita e Juliette non e' riuscita nel suo intento. Dopo tre anni si ritrova a lavorare come cameriera in un ristorante e a fare provini con esiti quasi sempre negativi. Ormai e' tempo di rinunciare al suo sogno, tornare a casa, cercarsi un lavoro "serio" e mettere su famiglia.

Tra un paio di giorni l'aspetta il volo verso la Francia.

Ma quella sera il destino ha in serbo per lei qualcosa di speciale: incontra Sam Galloway, pediatra dedito alla sua professione, specialista nell'aiutare i malati terminali ad accettare cio' che li attende. Sam e' rimasto vedovo da un paio d'anni: sua moglie Francesca si e' suicidata improvvisamente, forse a causa di un passato che non e' mai riuscita a dimenticare.

L'incontro tra Juliette e Sam e' un fulmine a ciel sereno: un uomo che non credeva di potersi ancora innamorare e una donna che aveva messo la parola fine alla sua vita lavorativa e sentimentale in America.

Si amano come se si conoscessero da sempre.

Ma arriva il giorno della partenza: Juliette sale sull'aereo e Sam se ne torna a casa.

In un bar pero' Sam sente una notizia sconvolgente: l'aereo sul quale e' salita Juliette ha preso fuoco e si e' inabissato nell'oceano.

Di nuovo il destino sembra volersi accanire con lui: le donne che ama muoiono improvvisamente lasciandolo solo con il suo dolore.

Ma questa volta c'e' qualcosa di diverso... che lascio a voi scoprire.

Le mie considerazioni

Il libro di Guillaume Musso deve essere letto per varie ragioni.

Una e' rappresentata dalle citazioni riportate all'inizio di ogni capitolo, che in un modo o nell'altro si ricollegano al suo contenuto. E sono decisamente ben scelte, o almeno a me sono piaciute.

La seconda e' per il genere misto che Musso ha saputo creare (si avvicina al genere di Marc Levy).

"La donna che non poteva essere qui" puo' essere definito in vari modi: un romanzo rosa, ma con tinte gialle, nere e un po' di fantasy.

Il rosa e' la storia d'amore tra i due protagonisti, ovviamente.

Il giallo e' una storia parallela che riguarda Grace Costello, una poliziotta che si collega alla trama in modo strano.

Il nero riguarda sempre Grace e la missione che la spinge ad agire.

E il fantasy? Be', scopritelo da soli. Non posso certo dirvi tutto, no?

La terza ragione sta nel modo di scrivere.

Musso scrive bene, descrive bene i suoi personaggi dando loro uno spessore psicologico notevole e riesce a non essere mai noioso. Descrive tutto in modo completo ma senza esagerare. Non riesce ad essere lento e, assunto il suo ritmo, porta il lettore fino all'ultima pagina.

Queste sono le ragioni principali che mi portano a dire che questo libro mi e' piaciuto.

La trama e' interessante, anche se la presenza di Grace Costello mi ha ricordato lo spunto che sta alla base del film "Final Destination", un horror. Chi l'ha visto potrebbe intuire a cosa mi riferisco. Agli altri invece non svelero' nulla in merito.

Concludo consigliando questo libro agli amanti dei romanzi "arcobaleno" (gialli, neri e rosa). Forse non e' proprio all'altezza del precedente che ho letto ma si difende bene e credo proprio che non vi deludera'.

Buona lettura a tutti!