Bianca come il latte rossa come il sangue (2010)

Una vita ... a colori

Titolo: Bianca come il latte rossa come il sangue

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: Mondadori

Pag.: 254

Prezzo: Euro 13.00

Finito il: 13/04/2013

Vantaggi: Romanzo romantico adolescenziale ben scritto, buone riflessioni

Svantaggi: Trama prevedibile

Pubblicato nel 2010 dalla Mondadori, "Bianca come il latte rossa come il sangue" e' il libro d'esordio di Alessandro D'Avenia.

Nato nel 1977 a Palermo, D'Avenia e' laureato "e dottorato" in Lettere classiche ed e' professore di Lettere al liceo e sceneggiatore. Il passo a diventare scrittore era davvero breve.

Era da un po' che "Bianca come il latte rossa come il sangue" mi incuriosiva: sentivo pareri positivi e negativi in egual misura e questo solitamente mi spinge a farmi un'idea personale. Poi mi e' capitato di vedere il video della canzone "Se si potesse non morire" presentata dai Moda' a Sanremo insieme ad uno sconto del 25% sul libro mi ha fatto decidere.

Perche' questa associazione con un video musicale? Semplice: il libro e' diventato un film (che non ho visto) uscito al cinema nell'aprile del 2013, regia di Giacomo Campiotti.

Purtroppo c'e' una grossa pecca: vedere il video dei Moda' implica intuire la trama del libro, almeno nelle sue tappe fondamentali.

Un accenno di trama

Leo, liceale sedicenne, odia la scuola ma ha un sacco di altre passioni: le chiacchiere con gli amici, le partite di calcetto, suonare la chitarra, l'odio per il bianco e l'amore per il rosso. E Beatrice.

Un anno piu' vecchia di lui, Beatrice e' bellissima con i suoi capelli rossi e gli occhi verdi. E Leo ne e' profondamente innamorato, anche se non le ha mai parlato.

L'occasione gli si presenta presto, anche se purtroppo non nel modo che avrebbe preferito.

L'arrivo di un supplente di Filosofia e Storia, chiamato "il Sognatore", insieme ad altre vicende, costringeranno Leo a crescere e maturare, imparando quali sono le cose veramente importanti della vita.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

D'Avenia, nonostante alcuni commenti negativi, sa scrivere bene, almeno secondo me.

Il libro e' scritto in prima persona da Leo ed e' un'immersione nei lontani anni dell'adolescenza. Quando li si vive, sembrano drammatici con i tanti problemi apparentemente insormontabili e gli scontri con gli adulti che non capiscono seppure siano stati a loro volta adolescenti. Quando si ricordano quegli anni, spesso lo si fa con nostalgia e a volte con un sorriso.

Leggere il libro di D'Avenia mi ha riportato a quegli anni, con i problemi della scuola (pochi dal mio punto di vista) e i primi amori, passioni che potevano infiammare l'anima. Magari duravano un'eternita' ma, piu' spesso, si esaurivano in pochi mesi o settimane.

Il racconto di Leo si svolge in modo pulito, senza ricorrere alla scorciatoria del sesso spesso ricorrente in altri (tanti, troppi) libri moderni che cercano di ottenere in questo modo un facile successo.

Leo e' un personaggio interessante e ha fatto passare in secondo piano il problema della trama prevedibile. I suoi pensieri si rivelano condivisibili riflessioni su una vita che si sta aprendo davanti a lui e lo costringe a maturare.

Ottimo il personaggio del Sognatore, professorino giovane ed entusiasta, di un entusiasmo che molti professori purtroppo perdono dopo i primi anni di lavoro. Bisognerebbe trovare piu' professori come questo nelle scuole moderne, persone che costringono a pensare ed impegnarsi anche ragazzi come Leo che odiano una scuola imposta dai genitori.

E poi ci sono gli amici di Leo, essenzialmente due... ma forse e' meglio non parlarne e lasciare qualche mistero.

Concludo consigliando la lettura di questo libro. A me e' piaciuto: ha risvegliato il mio lato romantico e nostalgico. In fondo non ci sono eta' per gli amori impossibili. Cerchero' di leggere anche il secondo libro di D'Avenia, "Cose che nessuno sa", con una trama apparentemente molto simile.

Buona lettura a tutti!