Una piccola storia ignobile (2006)

Titolo: Una piccola storia ignobile

Anno di pubblicazione: 2006

Edizione: SuperPocket - Best Thriller (2008)

Pag.: 247

Prezzo: Euro 5.60

Finito il: 23/11/2011

Vantaggi: Un buon giallo, semplice ma ben scritto

Svantaggi: Nessuno

Eccoci a parlare di un altro Alessandro.

Nella recensione precedente ho parlato di Baricco, ora e' la volta di Perissinotto, torinese nato nel 1964 e insegnante presso la facolta' di Scienze della Formazione, autore di vari libri. Io lo incontro per la prima volta ed e' stato piacevole.

L'incontro si e' svolto tra le pagine del libro "Una piccola storia ignobile", scritto nel 2006 e pubblicato dalla Rizzoli. Io ho letto la versione SuperPocket, serie Best Thriller, uscita nel 2008.

Dalla breve biografia presente nel libro, scopro anche che si tratta del primo libro della serie con protagonista la psicologa Anna Pavesi. Quindi e' perfetto per iniziare la conoscenza di Perissinotto.

Un accenno di trama

Anna Pavesi e' una psicologa piu' vicina agli anta che agli enta, separata da quasi un anno da Stefano, ingegnere della Fiat di Torino. Lasciato il marito, Anna va ad abitare a Bergamo Alta. Ed e' li' che la trova Benedetta Vitali, rampolla di una famiglia benestante di Milano, assillata da uno strano problema: la scomparsa del cadavere della sua sorellastra Patrizia.

Anna, pur con qualche remora iniziale, decide di aiutare Benedetta ed inizia ad indagare. Il suo intento e' quello di psicanalizzare Benedetta per farle accettare la presenza e la mancanza di quella sorellastra scoperta da poco, ma questo si scontra con una vera e propria indagine da investigatore privato a Magenta, luogo dove Patrizia e' morta, investita da un pirata della strada.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Forse perche' arrivavo da un'esperienza confusa con Baricco, e avevo quindi bisogno di una storia lineare e comprensibile.

Forse e' per questo che la storia raccontata da Perissinotto mi ha colpito favorevolmente.

E' abbastanza lineare, non ha grossi colpi di scena. E' semplice, con personaggi comprensibili e realistici, immersi in una realta' che tutti conosciamo ai giorni nostri. Anche il finale non e' cosi' sorprendente come ci si potrebbe aspettare da un thriller o noir eccezionale. Ma e' perfetto.

Con le sue 247 pagine, "Una piccola storia ignobile" (che prende il titolo da una canzone di Guccini) scorre che e' una meraviglia catturando l'attenzione del lettore. Se a questo ci mettiamo anche il fatto di essere scritta in prima persona, il gioco e' fatto e un voto positivo, almeno per me, e' d'obbligo.

I personaggi sono ben costruiti, anche se il comportamento della Pavesi in una situazione si scontra con i miei principi e appare irrazionale: ha lasciato un marito che la tradiva e poi si ritrova a fare la parte dell'altra con un uomo sposato. Evidentemente non c'e' poi tanta solidarieta' tra le donne.

Ma questa incoerenza rende semplicemente Anna piu' umana e normale. Non e' una super eroina che si scontra con la realta' a muso duro, ma una donna con bisogni economici da soddisfare e paure con le quali convivere.

Non credo ci sia altro da dire.

Concludo quindi consigliando questo libro agli amanti del noir italiano. A me e' piaciuto e credo che continuero' con la conoscenza di questo autore, per di piu' di Torino, citta' che praticamente considero mia da tanti (troppi?) anni.

Buona lettura a tutti!